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Domenica, 25 Gennaio 2015 16:15

Splendori e miserie del gioco del calcio

Scritto da Giovanni Falconieri
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«Come tutti gli uruguagi, avrei voluto essere un calciatore. Giocavo benissimo, ero un fenomeno, ma soltanto di notte, mentre dormivo; durante il giorno ero il peggior scarpone che sia comparso nei campetti del mio paese».

Comincia così, con una “confessione dell’autore”, quella commovente dichiarazione d’amore al gioco del football che va sotto il nome di “Splendori e miserie del gioco del calcio”. Eduardo Galeano, giornalista, scrittore e saggista nato a Montevideo 75 anni fa, ripercorre oltre sessant’anni di storia di questo sport straordinario attraverso ricordi e aneddoti racchiusi nel suo libro: dai Mondiali del 1930, disputati guarda caso proprio in Uruguay e vinti in finale dai padroni di casa grazie al 4-2 sugli odiati cugini dell’Argentina, fino a Pelè, Maradona e Roberto Baggio. Non potendo esprimere la propria passione per il pallone attraverso i suoi piedi da “scarpone”, Galeano lo fa attraverso la penna e la scrittura. I suoi appunti e racconti sono la celebrazione del sogno che il calcio rappresenta nell’immaginario della gente. Un sogno popolato da storie, momenti e personaggi che dureranno in eterno. Personaggi come Zamora, che per vent’anni fu il miglior portiere al mondo «bevendo cognac e fumando sigari e tre pacchetti di sigarette al giorno»; Meazza, che ai Mondiali del 1938 sconfisse in semifinale il Brasile «segnando un rigore mentre gli cadevano i calzoncini»; Puskas, che dopo la sconfitta in finale nei Mondiali del 1954 dichiarò che «lo spogliatoio tedesco odorava come un giardino di papaveri» e che per questo «i vincitori avevano corso come treni»; Garrincha, che ha regalato «più allegria di tutti nella storia del football e morì povero, ubriaco e solo»; Yashin, che «parò più di cento rigori e salvò chissà quanti gol già fatti»; Pelè, che ha segnato «il suo millesimo gol al Maracanà»; Eusebio, l’africano del Mozambico «destinato a lustrare scarpe e diventato invece la Pantera nella Coppa del Mondo del 1966»; Cruyff, che «ancora ragazzo debuttò nella nazionale olandese, giocò stupendamente, segnò un gol e fece svenire l’arbitro con un cazzotto»; Maradona, che da bambino dormiva abbracciato a un pallone e da grande con quel pallone «giocò, vinse, pisciò e fu sconfitto».

Ma non solo Maradona fu sconfitto. A volte dalla Storia è uscito sconfitto anche il calcio. È accaduto in Argentina, nel 1978, durante la sanguinaria dittatura del generale Jorge Rafael Videla. Scrive Galeano: «Parteciparono dieci paesi europei, quattro americani, Iran e Tunisia. Il papa inviò la sua benedizione. Al suono di una marcia militare, il generale Videla decorò Havelange durante la cerimonia di inaugurazione nello stadio Monumental di Buenos Aires. A pochi passi da lì era in pieno funzionamento la Auschwitz argentina, il centro di tortura e di sterminio della Scuola di Meccanica dell’Esercito. E, alcuni chilometri più in là, gli aerei lanciavano i prigionieri vivi in fondo al mare». Eccole le “miserie” del titolo, le pagine tristi del più bel gioco del mondo.

Il calcio, per Galeano, è pertanto una metafora della vita, nel bene e nel male. Il calcio come metafora soprattutto in un continente, quello sudamericano, caratterizzato da contraddizioni ed incertezze, da disagi e povertà, dal desiderio estremo di riscatto attraverso un dribbling riuscito o un gol realizzato. Galeano non ignora gli aspetti meno luminosi di uno sport che è anche un lucroso affare. Tuttavia, come accade agli innamorati, le inevitabili miserie non diminuiscono, al suo sguardo, lo splendore del gioco. «Un giornalista - ricorda a un certo punto l’autore - chiese alla teologa tedesca Dorothee Sölle: “Come spiegherebbe a un bambino cos’è la felicità?”. “Non glielo spiegherei”, rispose, “gli darei un pallone per farlo giocare”». Il calcio, il gioco più bello del mondo.

Eduardo Galeano

“Splendori e miserie del gioco del calcio”

Sperling & Kupfer Edizioni

Pag. 252

16,50 euro

e-book 8.99 euro

 

Letto 3933 volte Ultima modifica il Martedì, 27 Gennaio 2015 19:31

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