La serata trascorre piacevolmente, i tre discutono amabilmente di calcio, politica e finanza. Dieci giorni più tardi, la Fifa assegna al Qatar l’organizzazione dei campionati mondiali di calcio del 2022. Una semplice coincidenza? Difficile, per non dire impossibile. Perché se il gioco del calcio è sempre stato considerato un affare maledettamente serio da milioni di tifosi in tutto il mondo, da alcuni anni a questa parte l’affare, in senso economico, lo fanno coloro che hanno adoperato la passione di quei tifosi, «materia prima per eccellenza di questo sport, per costruire un modello industriale e finanziario in una prospettiva sempre più globale».
Che il calcio non è mai stato un gioco, lo abbiamo sempre saputo.
Che lo sia ancora di meno oggi, lo scopriamo dalla lettura di “Goal economy. Come la finanza globale ha trasformato il calcio”, libro scritto dal giornalista del Sole24Ore Marco Bellinazzo ed edito da Baldini&Castoldi. Investimenti e ricavi, debiti e bilanci in rosso, Fair Play Finanziario e sanzioni Uefa, sceicchi, petroldollari e uomini d’affari giunti dal lontano Sudest asiatico.
C’è tutto questo nel libro di Bellinazzo. Un libro che si propone di guidare il lettore alla scoperta del nuovo calcio globalizzato e del nuovo mondo globale che corre dietro a un pallone: perché non è più solo il calcio europeo ad esportare il proprio prodotto, ma sono anche i nuovi mercati ad investire da noi.
Mercati come quelli asiatici, approdati nelle ultime due stagioni anche nella nostra Serie A grazie all’acquisto dell’Inter da parte del magnate indonesiano Erick Thohir e alla recentissima alleanza stretta dal presidente del Milan Silvio Berlusconi e dall’imprenditore thailandese Bee Taechaubol. Senza scordare che già da qualche anno la Roma appartiene allo statunitense James Pallotta. Ma gli americani, in Europa, li troviamo anche a Manchester, Liverpool e Londra, mentre a Parigi sono sbarcati gli sceicchi del Qatar.
Seguire il filo delle multinazionali che foraggiano squadre in quasi tutti i campionati europei, ci consegna oggi l’immagine vivida di cosa sia la globalizzazione e di cosa sia diventato il cosiddetto calcio globalizzato. La stessa geopolitica di Russia e Cina, con le manovre dei loro oligarchi, s’interseca sempre più spesso con i meccanismi mediatici del pallone.
Ma il Risiko delle sponsorizzazioni e dei diritti televisivi invade anche i mercati emergenti, dove il calcio conquista popolarità a ritmi vertiginosi: la neonata Lega del Nordamerica, i campionati australiano e indiano, i tornei mediorientali.
Mercati che hanno a disposizione risorse e pubblico tali da poter arrivare fra pochi anni a far concorrenza alle principali leghe europee, soprattutto a chi, come la nostra Serie A, non ha saputo ancora rinnovarsi e innovarsi.
Quello che Marco Bellinazzo definisce modello industriale e finanziario del calcio, ha vissuto una prima rivoluzione industriale con l’avvento della pay-tv (tra la fine degli anni ’80 e la fine degli anni ‘90) e poi una seconda rivoluzione industriale nel momento in cui le leghe dei vari paesi si sono organizzate come aziende (tra la fine degli anni ’90 e i primi anni 2000).
Oggi, spiega l’autore, siamo nel pieno della terza rivoluzione, caratterizzata «da una esasperata finanziarizzazione del pallone e da una sorta di colonizzazione geografica dei nuovi mercati».
Ma tutto questo, sottolinea Bellinazzo nelle 567 pagine di racconto, è soltanto lo strato superficiale del calcio che sta cambiando. Sotto, invisibili agli occhi dei tifosi, ci sono le manovre meno trasparenti, spesso eseguite ai limiti della legalità: sponsorizzazioni gonfiate, sconosciute società di capitali con sede in esotici paradisi fiscali, fondi d’investimento fantasma. Il tutto sotto la lente dell’Uefa e della task force del Fair Play Finanziario, che analizzano i bilanci e cercano di capire se tutte le operazioni finanziarie siano avvenute secondo le regole. Ma non sempre si riesce, e a volte i dubbi rimangono.
Questo libro, insomma, è un lungo e affascinante viaggio nel cuore del calcio globalizzato di oggi. Continente per continente e lega per lega, “Gol economy” spiega cosa si nasconde dietro le cifre, gli uomini e gli intrecci di interessi di un business multimiliardario che ha superato tutti gli altri sport per ricavi e giro d’affari.
Perché se è vero che i fatturati non fanno goal, scrivono però la storia del calcio e ci rivelano dove andrà.
Marco Bellinazzo
“Goal economy. Come la finanza globale ha trasformato il calcio”
Baldini&Castoldi
Pag. 567
16.15 euro
7.99 euro e-book