INTERVISTA - Fondatore della società e promotore del torneo dedicato alla sorella, il papà dell'attuale presidente Tony Tucci racconta: "Orgoglioso della crescita di questo torneo, che coinvolge centinaia di squadre e richiede una macchina organizzativa pazzesca. Ma per me rimane una cosa di famiglia, senza passione e sentimento non si può organizzare un evento così. Il sogno è portare il Manchester City".
In un torneo in cui memoria, sentimenti e valori familiari si mescolano con i contenuti del campo, il vero padrone di casa è Bruno Tucci, papà dell’attuale presidente Tony, fondatore della società calcistica da cui è nato lo Spazio Talent Soccer e primo promotore del torneo dedicato alla sorella: “Io ho sempre vissuto per il calcio - racconta - e sono orgoglioso del lavoro che sta facendo Tony per far crescere la società. Ho iniziato io questo torneo chiamando qualche squadra di amici, adesso è diventato un torneo internazionale, che coinvolge centinaia di squadre e richiede una macchina organizzativa pazzesca. I valori tecnici sono altissimi, per lo Spazio Talent Soccer è un salto di qualità a livello di immagine, tutto vero. Ma per me rimane prima di tutto una cosa di famiglia. E infatti arrivano i nostri parenti da tutta Italia, anche il mio nipote più piccolo partecipa, ma lui come giocatore, con la maglia del Toro”.
Ricordando la sorella Nicoletta, Bruno Tucci si commuove: “Era l’unica sorella, arrivata dopo 5 fratelli, per noi è sempre stata speciale. Anche Tony è cresciuto con lei. Il senso di questo torneo, l’unico vero significato, è ricordare lei. Ogni anno, è il minimo che possiamo fare e vogliamo farlo sempre meglio. Solo con la passione puoi organizzare un torneo così”.
Il sogno? Anche su questo Tucci senior ha le idee chiare: “Vorrei portare Manchester City prima o poi…”