LE VOCI - Il Trofeo Lascaris è stato un successo nella sua 51°esima edizione. Il torneo ha raccolto a Pianezza tanti spettatori, che presto hanno riempito spalti e bordocampo per assistere alle gare in programma sul campo sintetico. La formula Champions League della fase nazionale ha permesso di vedere accoppiamenti inediti ma stimolanti. I gironi di Pasqua infine hanno alzato la competitività con 35' in cui ogni squadra ha dato tutto per portarsi più in alto possibile. I vincitori sono stati rispettivamente: Borgaro nel gruppo bronzo, Juventus nel gruppo argento e Tau Altopascio nell'oro. Terminati gli impegni i tecnici delle tre compagini hanno fatto un bilancio su quanto fatto nell'arco di tutto il torneo, raccontando a caldo le loro sensazioni.
SQUILLACE, BORGARO - Il circuito bronzo o ha dato modo al Borgaro di Giuseppe Squillace di mettersi in mostra. Il tecnico, già estremamente soddisfatto di quanto fatto dai suoi per aver ottenuto il pass per la fase nazionale, non aveva raccolto punti nel corso del girone Champions League. A Pasqua la situazione si è ribaltata e il Borgaro con due vittorie su Vigor Milano e Genoa si è issato fino al nono posto. "Il Trofeo ci ha dato tanto morale e tanti stimoli perché abbiamo fatto davvero un bel girone per qualificarci, sudandocelo, giocando contro squadre forti. Abbiamo fatto questo torneo nazionale dove ci siamo confrontati con Juventus, Torino, Tau, Lascaris. Abbiamo poi coronato un sogno battendo 3-0 la Vigor Milano, squadra che fa un campionato élite, e battendo anche il Genoa per 3-1. Noi, dilettanti, abbiamo fatto qualcosa di straordinario che rimarrà per sempre nei nostri cuori". Infine sul gruppo: "I ragazzi sono stati davvero formidabili, un gruppo unito, lo dimostrano i cambi che hanno portato gol. Lo spirito della nostra squadra sta proprio in questo: non nel singolo ma nel gruppo".
GRAUSO, JUVENTUS - La Juventus, per un soffio finita nel girone argento, ha portato a casa il quinto posto dopo due lunghe battaglie. Prima il Chisola in semifinale, battuto all'ultimo, poi l'ultimo atto con i padroni di casa del Lascaris terminato ai rigori con maestria senza mai sbagliare un colpo. Al termine del Trofeo, sicuramente dispendioso per una squadra che come il Torino aveva terminato il campionato solo giovedì, il tecnico bianconero Claudio Grauso ha analizzato quanto fatto. "Siamo rientrati dalla trasferta contro lo Spezia giovedì alle 22.30. Abbiamo spremuto i ragazzi per tutta la stagione. Siamo arrivati primi in campionato con 16 punti di vantaggio, abbiamo fatto veramente un ottimo percorso. Per i ragazzi è sempre un grande impegno giocare così tanto. Ci portiamo dietro la possibilità di far giocare e dare minutaggio a tanti ragazzi che nell'ultimo periodo avevano fatto un po' meno. E' sempre bello venire a fare questi tornei". Ora la Juventus rivolgerà tutte le attenzioni agli ottavi scudetto, in programma tra sette giorni: "Domenica andremo a Verona, il ritorno sarà a Vinovo. Le fasi finali sono un campionato a parte. Si azzera tutto, nonostante tutto quello fatto finora. I ragazzi quando ci sarà da fare partita la faranno".
PAOLETTI, TAU ALTOPASCIO - Infine il Tau Altopascio, vincitore assoluto del 51° Trofeo Lascaris. Il tecnico Luca Paoletti, dopo aver esultato con i suoi ragazzi e averli accompagnati nella premiazione, si è fermato a fare un bilancio dei giorni in Piemonte, coronati nel migliore dei modi tra gli applausi. "Siamo tutti contenti, non ci saremmo aspettati un percorso del genere prima di iniziare. Giorno dopo giorno abbiamo iniziato a pensare però che sarebbe stata una grande soddisfazione arrivare fino in fondo. La cosa più bella ovviamente è aver fatto partecipare 21 ragazzi, che hanno preso parte a tutto il torneo in maniera equilibrata. Vincere le partite del girone oro e alzare il trofeo è una davvero una grande emozione". Il percorso fatto dal gruppo, non solo nel torneo ma più in generale da inizio stagione fino a questo momento, è quanto di più emozionante per il tecnico dei toscani: "L'orgoglio per questi ragazzi è massimo. Ogni giorno fanno vedere prima di tutto di essere belle persone e poi di essere ottimi giocatori". La finale con la Pro Eureka è stata tirata, ma alla fine ha premiato i toscani dopo un percorso perfetto: "Ovvio che l'ultimo giorno un po' di stanchezza ci sia, le partite durano 35' quindi subentra anche un po' di ansia perché sembra possano finire in un attimo, a volte si gioca meno bene rispetto alle prime giornate. I ragazzi hanno cercato di crescere durante la partita, ce l'hanno fatta e siamo stracontenti di essere una delle prime dilettanti che vince il torneo". E sul traguardo raggiunto proprio di fronte a tante professioniste dopo un confronto diretto stimolante anche in ottica crescita: "Per noi è gratificante aver superato in classifica squadre professionistiche compagini importanti come Juventus, Genoa e Torino. Siamo davvero molto contenti per quanto fatto".