Venerdì, 26 Aprile 2024

“Due giorni da numeri 1”, l’evento di Fabrizio Capodici sbarca a Bruino. E già quattro portieri sono in prova nel professionismo…

KEEPLAY PROFESSIONAL SOCCER SCHOOL - Iscrizioni aperte per l'evento che si terrà sabato 5 domenica 6 giugno con l'allenatore dei portieri delle Nazionali Italiane Under 18 e Under 16, alla presenza di tecnici e preparatori di società professionistiche. Per seguire le orme di Lorenzo Canale, Filippo Colliard e Lorenzo Ceppi, in prova rispettivamente con Torino, Piacenza e Genoa, ma soprattutto di Sava Golingher, già preso dal Novara


Lorenzo Canale, classe 2004 del Borgaro, è in prova al Toro. Della stessa annata è Sava Golingher: giocava nel Masseroni di Milano, è già stato preso dal Novara. È un 2005 Filippo Colliard del Pont Donnaz Hone Arnad, che si sta allenando con il Piacenza. Provino con il Genoa per il giovane Lorenzo Ceppi, classe 2006 della Cairese, la società di Cairo Montenotte, in provincia di Savona.

Che cos’hanno in comune questi quattro ragazzi vicini al salto nel professionismo? Primo, sono tutti portieri. Secondo, hanno tutti partecipato agli eventi organizzati da Fabrizio Capodici, uno che di numeri 1 se ne intende davvero: ex portiere professionista, istruttore dei portieri nel Settore giovanile della Juventus e nello staff della Federazione cinese, oggi allenatore dei portieri delle Nazionali Italiane Under 18 e Under 16.

“Due giorni da numeri 1” è un appuntamento imperdibile per chi vuole fare il portiere professionista, o almeno provarci. Due giorni di allenamenti ai mille all’ora, con la supervisione e il coordinamento di Fabrizio Capodici: in campo gli istruttori della Keeplay Professional Soccer School, in tribuna allenatori e preparatori di club professionisti, a caccia dei nuovi talenti su cui puntare nella prossima stagione. “Sarà uno stage intenso dal punto di vista degli allenamenti - spiega Capodici - ma alla fine l'obiettivo dei ragazzi e delle ragazze che partecipano dovrà essere quello di mettersi in mostra di fronte a chi fa selezione per le società professionistiche. Come nelle scorse edizioni, in tribuna ci saranno preparatori dei portieri che potranno valutare i partecipanti guardando come si esprimono sul campo”.

La prossima tappa, aperta ai portieri (e anche alle portiere) delle annate dal 2009 al 2002, si terrà sabato 5 e domenica 6 giugno in collaborazione con la Bruinese, presso il campo sportivo di via Piossasco 35 a Bruino, con un numero chiuso di massimo 20 partecipanti. Non c’è tempo da perdere: iscrizioni alle mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., oppure chiamando i numeri 391/7076017 e 327/5303956.

KEEPLAY PROFESSIONAL SOCCER SCHOOL

Ma come lavora la Keeplay Professional Soccer School? Ce lo spiega direttamente Fabrizio Capodici: “La scuola di perfezionamento tecnico calcistico KPSS ha come mission quella di allenare giovani portieri, preparandoli a livello tecnico, atletico, coordinativo e motorio, nonché a livello mentale, per poter affrontare con competenza, determinazione e sicurezza gli impegni sportivi. Portiamo la nostra esperienza e adattiamo la nostra metodologia alle specifiche esigenze del singolo atleta, alle qualità che deve migliorare. Non proponiamo allenamenti prestabiliti, ma lavori costruiti su misura per ogni ragazzo, per il suo livello di preparazione e per gli obiettivi che intende raggiungere. 

Obiettivo ultimo è la formazione del portiere moderno, figura ricercata dalle società professionistiche. Ancora Fabrizio Capodici: “Il ruolo si sta evolvendo velocemente. Il portiere moderno deve essere in grado di usare in modo naturale i due piedi, su media e lunga distanza, e di rilanciare la palla con entrambi gli arti, nel modo più naturale possibile. Deve saper giocare di reparto, tenere le distanze giuste dalla linea difensiva, deve imparare a leggere le situazioni sia con possesso palla che con palla agli avversari, insomma il portiere moderno è integrato alla squadra, è un ruolo molto più complesso. Servono forte personalità e leadership, bisogna saper comunicare con i toni e i tempi giusti, per esempio non posso dire “uomo” o “solo” con lo stesso tono di voce. Senza dimenticare la base, la tecnica del portiere, bisogna conoscerla e farla diventare automatica. Il calcio moderno è molto più veloce, i palloni sono più leggeri, il portiere deve rispondere agli stimoli in modo immediato, deve essere veloce in tutto quello che fa”.

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