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Lunedì, 19 Ottobre 2020 09:36

Il grido di allarme del presidente LND Sibilia: “Grave fermare calcio di base e giovani”. Ma rimane da chiarire il futuro dei campionati giovanili

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EMERGENZA - Pubblicato il testo del Dpcm, rimangono i dubbi interpretativi. La Repubblica scrive: “Sì a partite e gare sportive a livello regionale e nazionale per professionisti e dilettanti”. Sibilia frena: “Se da un lato sembrerebbe garantita la prosecuzione dell’attività dilettantistica a livello nazionale e regionale, non possiamo dire lo stesso per quella provinciale e giovanile”


È stato pubblicato nella notte il testo del Dpcm firmato dal Presidente Giuseppe Conte, in cui è scritto che “sono consentiti soltanto gli eventi e le competizioni di interesse regionali e nazionali”, mentre “l’attività sportiva dilettantistica di base, le scuole e l’attività formativa di avviamento relativa agli sport di contatto sono consentite solo in forma individuale e non sono consentite gare e competizioni”.

Clicca qui per il testo completo del Dpcm

Rimane aperta l’interpretazione precisa di queste frasi, in attesa delle FAQ (le risposte che il Governo fornisce a chiarimento dei provvedimenti) e la lettura che ne darà la Figc. Fermo restando che queste disposizioni rimangono attive fino al 13 novembre.

Questa la lettura che ne dà Repubblica: “Sì all'attività sportiva e motoria all'aperto, sempre nel rispetto della distanza di sicurezza. Sono vietati del tutto gli sport di contatto svolti a livello amatoriale e arriva il divieto anche per le gare dilettantistiche in ambito provinciale. Ma è possibile, per chi pratichi uno sport come il basket, il calcio o la pallavolo, nell'ambito di una società sportiva, continuare ad allenarsi a livello individuale e fare training con i compagni di squadra evitando però il contatto e dunque di fare "partitelle" o sessioni di gioco con gli altri. Sì a partite e gare sportive a livello regionale e nazionale per professionisti e dilettanti”.

Il presidente della Lega Nazionale Dilettanti Cosimo Sibilia già ieri sera aveva lanciato un grido d’allarme: “Dalle informazioni parziali che abbiamo il nuovo DPCM avrebbe confermato i nostri timori. Perché se da un lato sembrerebbe garantita la prosecuzione dell’attività dilettantistica a livello nazionale e regionale, non possiamo dire lo stesso per quella provinciale e giovanile. Se così fosse siamo preoccupati perché impedire lo sport soprattutto a bambini e ragazzi equivale a creare un forte squilibrio tra una socialità organizzata e quella disorganizzata, quella che porterà migliaia di giovani a vivere il proprio tempo libero senza regole e senza responsabilità, a differenza di ciò che avrebbero potuto garantire le società sportive dilettantistiche che hanno investito risorse e mezzi per consentire la ripresa in sicurezza delle attività sportive. Trovo grave considerare lo sport un’attività non essenziale, come anche non aver cercato un confronto con chi organizza e gestisce lo sport di base nel nostro Paese”.

Quindi? Giocheranno ancora i campionati dilettantistici fino alla Prima (on in alcune regioni alla Seconda) categoria, verrà fermata la Scuola calcio. E i campionati giovanili? Regionali sì, provinciali no, o tutti a casa? Servono risposte chiare e immediate.

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