EMERGENZA - In attesa del testo ufficiale del Dpcm, la lettura potrebbe essere questa: avanti con i campionati nazionali e regionali (dilettanti fino alla Prima categoria e giovanili), stop ai campionato provinciali, Scuola calcio compresa
In attesa del testo ufficiale del Dpcm, che non è ancora stato pubblicato sul sito del Governo, e della lettura che ne darà la Figc, il destino del calcio dilettantistico rimane in dubbio.
Secondo le bozze che circolano, riportante anche dal sito della Gazzetta dello Sport, nel testo si specifica che “sono consentiti soltanto gli eventi e le competizioni di interesse regionali e nazionali”, mentre “l’attività sportiva dilettantistica di base, le scuole e l’attività formativa di avviamento relativa agli sport di contatto sono consentite solo in forma individuale e non per gare e competizioni”.
Se così fosse, sarebbero salvi i campionati organizzati dal Comitato regionale: i dilettanti dall’Eccellenza alla Prima categoria e le giovanili regionali dall’Under 19 all’Under 14. Fermate invece le competizioni gestite dai comitati provinciali: Seconda e Terza categoria, giovanili provinciali e tutta la Scuola calcio. La frase pronunciata dal premier Conte in conferenza stampa è stata letteralmente questa: “Non sono consentite gare e competizioni dell’attività sportive e dilettantistica di base”.
"Non si capisce ancora, stanno ancora discutendo sul testo definitivo. Sono in continuo contatto con Cirio e Gravina, appena ci saranno notizie definitive le comunicheremo". Così Christian Mossino, presidente regionale della Lega Nazionale Dilettanti. "Siamo in attesa di chiarimenti - continua Mossino - neanche l'interpretazione di attività di base è univoca, si intende tutto il calcio giovanile o solo dagli Esordienti in giù? Bisogna ancora aspettare".