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Giovedì, 18 Giugno 2015 10:11

Intervista - Daniel Doda: "La finale a San Siro, un'esperienza così non capiterà mai più nella vita"

Scritto da redazione

GLI EROI DI SAN SIRO / 3 - Il portierone del Venaria ci confida che Marco Gentile è l'allenatore a cui è più legato mentre sul TDR 2015 dice: "Il momento più divertente è stata la gita all'Expo"

Il giorno in cui distribuirono la timidezza, di certo Daniel Doda arrivò in ritardo. Personaggio estroso e mai banale, il gigante della porta ha disputato il campionato di Promozione con il Venaria (in prestito dalla Pro Vercelli) trovando però poco spazio nella formazione titolare. Questo non gli ha impedito di essere convocato al Torneo delle Regioni, manifestazione in cui Doda ha mostrato tutte le sue qualità, in campo e fuori. Tra i pali è un gatto e vederlo assistere dalla tribuna al match contro il Molise è uno spettacolo per partecipazione emotiva e verbale. Ragazzo di grande personalità, Doda se lo sentiva all'inizio dell'avventura: "Ragazzi, noi vinceremo il torneo". Non avrà azzeccato il pronostico ma ci è andato davvero vicino... 

A quale giocatore ti ispiri? 
“Neuer, è il portiere più forte in assoluto”.

Qual è il tuo punto di forza sul campo di calcio? 
“Nel calcio sono più importanti il gruppo e il fair play”.

Qual è stata la tua miglior partita? Cosa è successo? 
“Nella stagione appena trascorsa la mia miglior partita è stata quella nei quarti di finale contro le Marche al Torneo delle Regioni, anche perché con il Venaria, la mia squadra di club, ho avuto poco spazio”.

La peggiore invece? 
“Sempre con la rappresentativa, è stata la gara di apertura al Torneo delle Regioni contro la Basilicata, perché, pur avendo vinto 4-1, ho preso un gol sotto le gambe che non mi ha fatto dormire per diverse notti”.

A quale allenatore sei più legato?
“Marco Gentile, che mi ha allenato al Ciriè ed è stato molto importante per la mia crescita”.

Quali sono secondo te i migliori tre giocatori in Piemonte nel tuo ruolo? 
“De Rosa, Gega e Bordino”.

Come valuti la stagione appena conclusa con la tua squadra di club? Sei soddisfatto di come è andata?
“Da un lato sono soddisfatto perché abbiamo dimostrato la nostra forza arrivando secondi in campionato qualificandoci ai playoff per salire in Eccellenza, dall’altro lato sono poco soddisfatto perché sono stato impiegato poco”.

Parliamo di mercato … Dove giocherai la prossima stagione? Hai ricevuto tante chiamate?
“Ho ricevuto chiamate ma per ora non so cosa fare, ci penserò con calma”.

Quale obiettivo hai nel mondo del calcio? 
“Arrivare più in alto possibile”.

Che passioni hai oltre il calcio? 
“Nessuna”.

Cosa vorresti fare da grande? 
“Spero di raggiungere alte categorie da calciatore, ma in ambito lavorativo non lo so ancora, sono ancora abbastanza giovane”.

TORNEO DELLE REGIONI

Se chiudi gli occhi e pensi al Torneo delle Regioni che ricordo ti viene in mente?
“Sicuramente è stata una grandissima esperienza con dei compagni fantastici, peccato per la sconfitta in finale perché un’occasione così non capiterà mai più nella vita”.

Tre aggettivi per descrivere Diego Lombardi.
“Capace, intelligente, simpatico”.

Qual è stato il momento più divertente del Torneo delle Regioni?
“La gita all’Expo”.

Quale invece il momento più emozionante?
“La vittoria in semifinale e l’ingresso a San Siro”.

Ti aspettavi di arrivare in finale?
“Onestamente sì. Prima di partire per Milano, sul pullman avevo detto ai miei compagni “Ragazzi, me lo sento qua dentro di me, noi vinceremo il torneo”. Purtroppo non l’abbiamo vinto ma siamo arrivati comunque in finale”.

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