Per come gioca Johnatan Maci, sembra abbia già conseguito la laurea in Architettura: specializzazione in costruzione di gioco e creazione di spazi non visibili ad occhio nudo. Una saggezza in mezzo al campo difficile da trovare in una giocatore di 16/17 anni. Mai una giocata precipitosa, e una continua ricerca della giocata più utile e profittevole per la squadra. Sul terreno di gioco abbassa la testa giusto per allacciarsi le scarpe, e i suoi calci di punizione sono costantemente un pericoloso per le difese avversarie. Insieme a Birolo forma forse una delle migliori coppie di centrocampisti che la Rappresentativa Allievi abbia mai avuto, e chissà se entrambi avranno l'occasione di sbarcare in una squadra professionista la prossima stagione.
A quale giocatore ti ispiri?
“Il mio idolo è Steven Gerrard perché oltre ad essere uno dei centrocampisti più forti è anche un vero leader”.
Qual è il tuo punto di forza sul campo di calcio?
“Non mollare mai, fino alla fine”.
Qual è stata la tua miglior partita? Cosa è successo?
“Quella contro l'Asti in Juniores perché nessuno si aspettava che entrassi in campo invece il mister mi ha dato fiducia e ho subito segnato, ma anche quella con la Basilicata in cui ho segnato dopo due minuti dall'inizio”.
La peggiore invece?
“La finale perché non ero al 100%, potevo far meglio e volevamo vincerla”.
A quale allenatore sei più legato?
“A Savino e Bosticco perché con loro sono cresciuto molto”.
Quali sono secondo te i migliori tre giocatori in Piemonte nel tuo ruolo?
“Birolo, Nastasi e Rosano”.
Come valuti la stagione appena conclusa con la tua squadra di club? Sei soddisfatto di come è andata?
“La stagione appena conclusa la valuto positivamente e sono abbastanza soddisfatto”.
Parliamo di mercato … Dove giocherai la prossima stagione? Hai ricevuto tante chiamate?
“Sto aspettando, non ho ancora ricevuto nessuna chiamata”.
Quale obiettivo hai nel mondo del calcio?
“Di arrivare a giocare in una professionista”.
Che passioni hai oltre il calcio?
“Con i miei amici pratico anche altri sport come basket e tennis”.
Cosa vorresti fare da grande?
“Spero il calciatore”.
TORNEO DELLE REGIONI
Se chiudi gli occhi e pensi al Torneo delle Regioni che ricordo ti viene in mente?
“La partita contro il Friuli vinta all'ultimo”.
Tre aggettivi per descrivere Diego Lombardi.
“Coraggioso, umile e uno che ha tanta voglia di fare”.
Qual è stato il momento più divertente del Torneo delle Regioni?
“Ce ne sono stati davvero tanti perché eravamo un bel gruppo affiatato”.
Quale invece il momento più emozionante?
“L'entrata a San Siro e aver giocato in quel campo, un vero privilegio”.
Ti aspettavi di arrivare in finale?
“All'inizio pensavamo partita dopo partita ma andando avanti avevamo sempre più consapevolezza di potercela fare”.