Centrocampista di grande cuore e temperamento, Salvo Nastasi è uno dei simboli del Centrocampo, squadra che ha centrato la qualificazione regionale per la prima volta nella sua storia. Guai però a pensare che sia il classico mediano di rottura: Nastasi ha un'infinita padronanza tecnica e una lucidità nelle giocate da sembrare un giocatore veterano. Che giochi dall'inizio o a partita in corso a lui cambia ben poco: l'intensità e l'impegno è sempre di altissimo livello. Al Torneo delle Regioni si è preso i titoli tutti per lui in occasione della semifinale contro il Friuli con lo stupendo gol dell'1-0 con un destro di esterno collo quasi a tempo scaduto. Già in forza al Torino negli anni passati, Nastasi aveva già deciso di rimanere al Centrocampo e giocare da protagonista in una realtà minore. Per lui questa è stata la stagione dell'esplosione e bisognerà capire se qualche squadra di prima fascia andrà a bussare alla porta del Centrocampo.
A quale giocatore ti ispiri?
“Pirlo”.
Qual è il tuo punto di forza sul campo di calcio?
“La tranquillità e la tecnica”.
Qual è stata la tua miglior partita? Cosa è successo?
“La partita del Torneo delle regioni contro il Friuli, ho segnato all'ultimo minuto”.
La peggiore invece?
“Forse quella con le Marche”.
A quale allenatore sei più legato?
“Pigniatiello”.
Come valuti la stagione appena conclusa con la tua squadra di club? Sei soddisfatto di come è andata?
“Beh abbiamo passato la fase di qualificazione, ma nel girone regionale potevamo piazzarci meglio”.
Parliamo di mercato … Dove giocherai la prossima stagione? Hai ricevuto tante chiamate?
“Ho ricevuto offerte ma sono indeciso sul da farsi”.
Quale obiettivo hai nel mondo del calcio?
“Va beh più che obbiettivo è un sogno, ed è quello di giocare in serie A”.
Che passioni hai oltre il calcio?
“Nessuna direi”.
Cosa vorresti fare da grande?
“Il calciatore professionista”.
TORNEO DELLE REGIONI
Se chiudi gli occhi e pensi al Torneo delle Regioni che ricordo ti viene in mente?
“La delusione per aver perso la finale ma anche la gioia per il gol con il Friuli”.
Tre aggettivi per descrivere Diego Lombardi.
“Competente, furbo, leader”.
Qual è stato il momento più divertente del Torneo delle Regioni?
“Dopo la vittoria con il Friuli, i festeggiamenti nello spogliatoio”.
Quale invece il momento più emozionante?
“Entrare in campo a San Siro”.
Ti aspettavi di arrivare in finale?
“Sinceramente sì, perché dopo che ho visto i miei compagni ero consapevole delle nostre possibilità, poi eravamo tutti molto uniti... Forza Piemonte! Il Piemonte paura non ne ha!”