Venerdì, 29 Marzo 2024

Trofeo Sporting Rosta, rinviate le finali: “La situazione pandemica si aggrava, la salute pubblica viene prima di tutto”

TORNEO - Giuseppe Mirisola: “Mille bambini e gli accompagnatori in un impianto sportivo, poteva essere un enorme focolaio di trasmissione del virus. Sono convinto che è la decisione giusta, i responsabili delle società ci hanno fatto i complimenti”


Il Trofeo Sporting Rosta, almeno per quest’anno, “non s’ha da fare”. È di oggi il comunicato stampa con cui il comitato organizzatore della manifestazione capitanato da Giuseppe Mirisola e Luca Pirronti e la società del Lascaris (che ha ospitato le partite), nella persona del presidente Vincenzo Gaeta, annunciano il nuovo - forse definitivo - rinvio.

“È con sommo dispiacere che devo comunicare il nuovo annullamento della fase finale del Trofeo Sporting Rosta. Dopo l’uscita delle linee guida della FIGC di giovedì, dopo una lunga giornata di consultazioni del comitato organizzativo, dopo aver sentito il parere di tutte le società professionistiche con le loro aree mediche e di molte società dilettanti, dopo aver considerato il netto peggioramento della situazione epidemiologica in Italia e in particolare sui bambini, è apparso evidente a tutti noi che lo svolgimento del torneo, considerata l’enorme mole di persone che avrebbe portato all’interno dell’impianto sportivo ed i conseguenti assembramenti incontrollabili, sarebbe potuto essere un enorme focolaio di trasmissione del virus.

Con la speranza che questa decisione possa essere capita e anche apprezzata, avviso che comunicheremo a breve se il riterremo annullato definitivamente il torneo, o rinviato a nuova data (maggio). Rimaniamo a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento in merito”.

Una decisione difficile, che mette la salvaguardia della salute di tutti davanti al divertimento e - non giriamoci intorno - all’incasso che la disputa delle finali avrebbe garantito. “In due giorni di partite - spiega Giuseppe Mirisola - si sarebbero concentrati in un solo impianto sportivo mille bambini più tutti gli accompagnatori. Con tante partite negli spogliatoi ci sarebbe stato un via vai, ci sarebbero stati assembramenti sulle tribune e file per la ristorazione. Impossibile mantenere le giuste distanze e le normative di sicurezza necessarie di fronte all’aggravarsi della situazione pandemica: i contagi aumentano in generale, ma aumentano soprattutto tra i bambini, che ovviamente non possono essere vaccinati. Non ce la siamo sentita di assumerci questa responsabilità, e se fosse scoppiato un focolaio? Ci sono momenti in cui la salute pubblica e il benessere collettivo valgono più di qualsiasi altra cosa”.

E le società come l’hanno presa? “Non faccio nomi - continua Mirisola - ma ho sentito personalmente tutti i responsabili delle società professionistiche, mi hanno detto che abbiamo fatto una scelta intelligente e responsabile. Alcuni sono dispiaciuti, soprattutto le società dilettantistiche che non vedevano l’ora di giocare contro Juve, Toro, Milan, Sampdoria, Genoa, Bologna, Venezia eccetera. Ma, ripeto, sono convinto che abbiamo preso la decisione giusta. È un momento in cui tutti dobbiamo essere responsabili, noi abbiamo fatto la nostra parte e sono felice di questo. Vedremo se a maggio ci sarà modo di recuperare la fase finale, altrimenti se ne parlerà l’anno prossimo”.

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