Mercoledì, 27 Novembre 2024

VENARIA REALE
VENARIA REALE

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Venaria, la sua reggia, la sua società di calcio. Tradizioni che affondano solide radici nel passato, realtà che guardano dritte negli occhi l'attualità, progetti e – perché no – sogni che non hanno paura di affrontare il domani. L'ASD Venaria Reale, così come la città e il suo simbolo, vive una fase di rinnovato splendore, sotto la guida del presidente Giuseppe Spaolonzi, in carica dal 2001, e dell'amministratore delegato Domenico Mallardo, fresco di nomina. Ma la storia dei Cervotti è di lunga data e parte dal lontano 1947, l'anno della fondazione: un testimone ancora saldamente in pista c'è, si tratta del vicepresidente Leonardo Manzella, la vera memoria storica della società. Tanti presidenti, tante fusioni con altre piccole società cittadine, alcuni anni ai vertici del calcio dilettantistico regionale, e soprattutto la fama, ampiamente meritata, di fucina di campioni: a Venaria sono cresciuti campioni come Roberto Fogli, Diego Fuser, Andrea Sottil (che poi è tornato anche per iniziare la carriera di allenatore), Omar Milanetto, Andrea Fabbrini, Giovanni Pasquale, solo per citarne alcuni. Il periodo più buio della società è seguito a una fusione poco fortunata, quella che ha fatto nascere l'ibrido Orbassano Venaria. Un autentico terremoto che ha obbligato un gruppo di amanti dello sport e della città di Venaria a ripartire da zero: il Venaria Reale è rinato dalle ceneri nel 2001, grazie anche all'attuale presidente Giuseppe Spaolonzi e all'ormai ex direttore generale Valter Ponte. Da allora è stata una continua scalata, passo dopo passo: nella stagione calcistica 2003/2004 la strepitosa vittoria del campionato di Terza categoria e il salto in Seconda, doppio salto di categoria concretizzato nella stagione 2004/2005, con la vittoria in campionato e il passaggio in Prima categoria. Qualche fatica e qualche anno in più per arrivare in Promozione, meritatamente conquistata dalla stagione 2010/2011 e da allora sempre vissuta da protagonisti. Non solo il settore dei dilettanti, nella “seconda giovinezza” dei Cervotti, perché il Venaria è sempre stata una fabbrica di campioni oltre che un porto sicuro per la crescita umana e sportiva dei giovani venariesi. Grandi risultati sono arrivati anche dal Settore giovanile, con le squadre regolarmente presenti nei campionati regionali e spesso in posizioni di vertice, e soprattutto dalla Scuola calcio, imponente nei numeri e con alti picchi nella qualità. Emblematica in questo senso l'annata 1994, che nella categoria Esordienti ha vinto il Pulcino di Pasqua e il “Sei bravo a...” nella fase finale nazionale svoltasi a Coverciano. Il vero fiore all'occhiello della società del Venaria Reale è costituito dall'impianto sportivo Don Giacomo Mosso, unico per tecnologia e costruzione in tutto il Piemonte, con i suoi tre campi in erba sintetica, le tribune e gli spogliatoi all'avanguardia. La data di abbandono dei vecchi campi della Mandria e di inaugurazione del nuovo impianto sportivo è giugno 2006, una pietra miliare per la società dei Cervotti e un punto di svolta per tutto il movimento dilettantistico regionale, che da allora ha un nuovo punto di riferimento in ambito di impiantistica sportiva. Nel 2014 l'ultima trasformazione, con l'inserimento di nuove forze nel Consiglio direttivo e la conseguente ristrutturazione della struttura societaria. Dopo una sola stagione il direttore generale Valter Secchieri passa la mano, e con lui “scompare” la figura del dg. Al suo posto, viene creata la figura di amministratore delegato, individuata nella persona di Domenico Mallardo, che nella società è stato prima allenatore, poi consigliere del presidente. Un nuovo assetto, sempre capitanato dal presidente Giuseppe Spaolonzi e impostato intorno alle figure di Raffaele Balluardo (responsabile dell'area tecnica), Antonino Esta (responsabile dell'area gestionale) e Michele Fontana (responsabile dell'area finanziaria). Una nuova struttura societaria più performante e finalizzata ad affrontare le sfide e gli obiettivi, molto ambiziosi, che attendono la società nel prossimo futuro. Tecnologia, professionalità e organizzazione le parole d'ordine, per costruire una società capace di autosostenersi a 360 gradi, di insegnare calcio ai giovani, e di continuare a svolgere un'importante funzione sociale sul territorio. E, come recita il motto dell'ASD Venaria Reale, di “divertirsi... vincendo”. O di “vincere... divertendosi”, fate voi. Fonte www.venariacalcio.it