INTERVISTA - La manifestazione dedicata alla memoria di Alessio Ferramosca e Riccardo Neri si giocherà dal 14 maggio al 19 giugno, con le annate 2006 e 2009 e la partecipazione delle migliori società dilettantistiche. Il direttore generale: “È la vetrina della nostra società, che sta crescendo giorno dopo giorno. Siamo in linea con i programmi, prossimo obiettivo migliorare la qualità”
Era solo un’idea, che il presidente Riccardo De Maglianis aveva anticipato a inizio stagione. Ora è una certezza, con tanto di date e squadre partecipanti. Il “nuovo” Moderna Mirafiori ha deciso di ripartire dalle solide basi del passato e riproporre in grande stile il torneo Ale&Ricky.
È un evento simbolico, in quanto mantiene viva la memoria di Alessio Ferramosca e Riccardo Neri, cui è anche intitolato l’impianto sportivo di strada delle Cacce. È un tributo a Luciano Ferramosca, che rimane l’anima e il primo tifoso della società. “Ed è anche un grande torneo - racconta Pasquale Blandi, direttore generale del Moderna Mirafiori e figura centrale nella sua rinascita - visto il numero e la qualità delle adesioni che abbiamo ricevuto. È bastato fare il nome del torneo Ale&Ricky per avere risposte positive da chi abbiamo deciso di coinvolgere. Vogliamo fare le cose per bene perché questa manifestazione è la vetrina della nuova società e del progetto che stiamo portando avanti. Un passo per volta ma con grande ambizione: per questa stagione partecipano solo le società dilettantistiche, quando saremo pronti ci allargheremo alle professioniste”.
Il nuovo torneo Ale&Ricky, che andrà in scena dal 14 maggio al 19 giugno, sarà dedicato alle categorie Under 16 ed Esordienti. Un mese di partite che coinvolgerà 16 squadre per annata. Nei 2009, oltre ai padroni di casa del Moderna Mirafiori, in campo Accademia Pertusa, Beiborg, Beppe Viola, Bruinese, Bsr Grugliasco, Cbs, Garino, Lascaris, Mirafiori, Moncalieri, Pinerolo, Rosta, San Giorgio, Sisport e Venaria. Per quanto riguarda i 2006, spazio a Barcanova, Beiborg, Beppe Viola, Bruinese, Bsr Grugliasco, Cbs, Garino, Lascaris, Moncalieri, Pinerolo, Rosta, San Giorgio, Sisport, Vanchiglia e Venaria. La formula, semplice ma efficace, prevede una prima fase eliminatoria con 4 gironi da 4 squadre e una seconda fase ad eliminazione diretta, a partire dagli ottavi di finale.
NON SOLO TORNEO: UNA SOCIETA’ IN CRESCITA
“Organizzare una manifestazione già così importante al primo anno è motivo di orgoglio per la nostra società” commenta Pasquale Blandi, che è arrivato all’Atletico Mirafiori già nel 2019 ed è tra gli artefici della fusione che ha portato, questa estate, alla nascita del Moderna Mirafiori. “Quando sono arrivato qui non c’era più niente. E invece adesso la società è solida, la struttura è rinnovata e, soprattutto, i campi sono pieni”.
In linea con i programmi? “A metà stagione - risponde il direttore generale - si possono fare le prime valutazioni e devo dire che siamo contenti. Siamo passati da 3 a 10 squadre, ci stiamo giocando la promozione in Prima categoria, abbiamo il Settore giovanile completo, con l’Under 17 che tiene vivo il sogno di qualificarsi ai regionali. Nella Scuola calcio ci manca qualche annata, ma stiamo crescendo continuamente nelle iscrizioni, anche a gennaio è arrivata una ventina di nuovi tesserati. Di strada da fare ce n’è ancora molta, ma la direzione è quella giusta”.
Prossimi obiettivi? “Dobbiamo migliorare la qualità nel Settore giovanile e crescere nei numeri della Scuola calcio. Già avere due squadre in più, 2010 e 2011, e aumentare le iscrizioni dei Primi calci sarebbe un successo enorme. Per farlo, dobbiamo riconquistare la fiducia nella zona, che è molto popolata, ma i bambini e le loro famiglie scelgono altre realtà che sembrano più solide. Non è così e lo stiamo dimostrando. Comunque è normale, perdere la fiducia è un attimo, invece per riconquistarla servono anni di lavoro. Noi siamo pronti, dobbiamo solo dare continuità al nostro lavoro e alla struttura societaria”.
Il blocco dirigenziale sarà quindi confermato. “Su questo non c’è dubbio, con Riccardo De Maglianis e Luciano Ferramosca ci siamo trovati subito d’accordo su questo aspetto: primo, persone competenti. Guarda Paolo Tomaino, il direttore sportivo, è un martello: per esempio nei 2009 eravamo in 4, ora siamo 19. O Natale Moncada, che porta sul campo tutte le sue conoscenze tecniche. A gestire la Scuola calcio abbiamo messo ragazzi giovani e preparati, come Claudio Ivaldi (il responsabile del settore, nonché allenatore dei 2007) e mio figlio Luca, oltre ad alcuni giocatori della Prima squadra che stanno iniziando il percorso da istruttori. Tutti investimenti per il futuro”.
Investimenti come quelli che riguardano l’impianto sportivo. “La struttura è bellissima e, pezzo dopo pezzo, la stiamo rimettendo a nuovo. L’ultimo lavoro portato a termine riguarda l’impianto di illuminazione. Ma il vero problema, come per tutti gli altri campi di Torino, è il campo in erba sintetica. Noi siamo pronti a fare investimenti anche importanti, ma ovviamente di fronte a una concessione abbastanza lunga da permetterci di rientrare delle spese”.