INTERVISTA - La nomina del giovane imprenditore è stata ratificata venerdì sera: “Ringrazio per l’accoglienza, sono orgoglioso e felice. Abbiamo un crono-programma degli interventi da fare, per ripristinare l’impianto sportivo, migliorare gli aspetti tecnici e sportivi e anche l’immagine della società. Iniziamo subito con spogliatoi, illuminazione e aree verdi, già la settimana prossima potrebbero esserci altre novità…”
Classe ’81, giovane imprenditore in ambito edile e finanziario, appassionato di calcio, già impegnato con una squadra di Terza categoria, la Promo Sport, ma ora pronto al salto di qualità, alla guida di una società centenaria, tra le più prestigiose del panorama torinese e non solo: Gianluca Pinto è il nuovo presidente del Barcanova.
Presidente, come è nata questa avventura?
“Avevo da qualche tempo l’idea di fare calcio in modo più ambizioso, la voglia di prendere una struttura e costruire una realtà sportiva importante. Avevo diverse possibilità, poi mi hanno messo in contatto con la dirigenza del Barcanova e, di fronte al blasone e alla storia di questa società, non ho più avuto nessun dubbio. Ci siamo incontrati che era ancora gennaio, in questi due mesi ci siamo conosciuti e abbiamo strutturato il percorso da fare insieme, fino a venerdì sera quando il Consiglio direttivo ha ratificato la mia nomina a presidente. Voglio ringraziare tutti, a partire dalla vicepresidente Rosa Racioppi, per l’accoglienza che mi hanno riservato, sono orgoglioso e felice di essere il presidente del Barcanova”.
Senza giri di parole, il Barcanova non sta vivendo uno dei periodi più fulgidi della sua storia…
“Certo, ne sono ben consapevole. Non parlo solo dei conti, ma dobbiamo crescere e migliorare anche a livello tecnico. Sarò nostalgico, ma mi ricordo del Barca quando faceva paura a tutti, quando venire qui voleva dire perdere. Il calcio è cambiato e non possiamo vivere di ricordi, ma al passato possiamo ispirarci per un costruire un percorso tutto nuovo, che possa farci tornare ai vertici, a partire dalla scuola calcio e dal settore giovanile”.
Priorità alle giovanili quindi?
“No, tutti i settori sono importanti, dai Primi calci alla Prima squadra, una società di calcio è un organismo unico che deve funzionare nel suo complesso”.
Ci saranno nuovi ingressi, persone di tua fiducia?
“Ripartiamo da chi c’è, da chi in questi anni ha lavorato per il bene del Barcanova. Poi certo, se vogliamo migliorare qualcosa dobbiamo cambiare, ma non mettendo in discussione chi già c’è, piuttosto aggiungendo competenze e qualità dove mancano. Qualche sorpresa potrebbe arrivare già la settimana prossima…”
Oltre alla questione tecnica, c’è la struttura: anche qui, grandi potenzialità ma tanto lavoro da fare.
“Intanto abbiamo la concessione per i prossimi 19 anni, che è un’ottima base di partenza per guardare con calma al futuro e anche per programmare gli interventi. Io lavoro in campo edile e finanziario, su questi aspetti gioco in casa: abbiamo ripreso e rivisto la bozza del progetto precedente di riqualificazione dell’impianto sportivo, abbiamo stilato un cronoprogramma preciso degli interventi da fare. Iniziamo subito con gli interventi di riqualificazione degli spogliatoi, di rinforzamento dell’illuminazione e di ripristino delle aree verdi. L’ambizione è diventare un punto di riferimento, non solo calcistico, per il quartiere”.
Il campo in erba sintetica?
“Magari non subito, ma anche quello sarà da fare. Un passo per volta. Ma sottolineo che il nostro progetto vuole intervenire a 360 gradi: l’impiantistica da un lato, gli aspetti tecnici e sportivi dall’altro, ma anche l’immagine della società e la comunicazione, anche il nuovo sito web è in costruzione. Senza proclami grandiosi, senza false illusioni, senza promesse vuote. Un passo per volta, in modo lungimirante ma concreto”.
Torniamo al campo, in conclusione. È in pieno svolgimento il Pulcino di Pasqua, uno dei tasselli da cui ripartire.
“È una delle nostre certezze, nonostante qualche difficoltà è un torneo che rimane prestigioso, con tante squadre e tanti campi base, anzi ne approfitto per ringraziare tutte le persone che ci lavorano quotidianamente. Sono tanti i valori del Barcanova, il Pulcino di Pasqua è uno di questi: se riusciremo a conciliare la memoria del passato con una gestione imprenditoriale, indispensabile nel calcio moderno, ci possiamo togliere delle soddisfazioni”.
ROSA RACIOPPI: "ABBIAMO SCELTO LA PERSONA GIUSTA PER RIPORTARE IL BANCANOVA DOVE MERITA"
La vicepresidente del Barcanova Rosa Racioppi saluta così il nuovo presidente: “La società del Barcanova ha scelto il suo nuovo presidente, Gianluca Pinto: si erano avvicinate diverse persone, ma sia io che tutto il consiglio direttivo ha scelto Gianluca Pinto, un ragazzo giovane, preparato e con molte idee, a partire dalla riqualificazione della struttura e dell’impianto sportivo. La zona della Barca ti entra nel cuore, noi facciamo del calcio e attività sociale, il nostro obbiettivo principale è il benessere dei ragazzi, vogliamo farli crescere in un contesto sano, con disciplina e regole. Faccio tanti auguri al nuovo presidente, che saprà condurre il Barcanova secondo gli obbiettivi prefissati, sono sicura che abbiamo trovato la persona giusta da mettere al timone della società, ce la faremo tutti insieme a riportare questa società nel posto che merita. Grazie presidente da tutto il direttivo del Barcanova”.