CONFERENZA STAMPA - La nuova società si chiama Virtus Calcio, utilizza impianti sportivi a Venaria e Cirié, punta ai 500 tesserati con tutte le squadre giovanili ai regionali. Riccardo Savant: “Basta campanilismi, il calcio è cambiato: ora possiamo diventare una società top”. Marco Scognamiglio: “Andiamo avanti puntando su qualità, selezione, progetto tecnico condiviso e codice comportamentale. Vogliamo dare visibilità ai nostri ragazzi e puntiamo alla serie D”
La Virtus Calcio sbarca a Ciriè: dopo Venaria, è il secondo polo della società del presidente Marco Scognamiglio, nata solo un anno fa ma già capace di contare numeri impressionanti, con l’obiettivo realistico dei 500 tesserati già dalla stagione 2021/2022. È il frutto della fusione con il Cirié, ufficializzata in una conferenza stampa che si è tenuta ieri sera nell’impianto sportivo di via Biaune. La nuova società manterrà il nome di Virtus Calcio e i colori bianconeri, potrà contare su due impianti sportivi (tre campi a 11 in erba naturale e un campo sintetico a 9 a Cirié; un campo a 11 in erba, un altro sintetico a 9 e due sintetici a 5 a Venaria) più lo stadio di Cirié, omologato per la Lega Pro, e avrà alle spalle una società molto solida, visto che entrambe le proprietà sposano con entusiasmo il nuovo progetto.
RICCARDO SAVANT: “BASTA CAMPANILISMI, IL CALCIO E’ CAMBIATO”
È il padrone di casa Riccardo Savant, già presidente del Cirié, a spiegare i termini dell’accordo: “Abbiamo deciso di fondere le nostre due società, un sodalizio nuovo come la Virtus e realtà storica come il Ciriè, e di fare un percorso comune. Ci siamo capiti subito, abbiamo una visione del calcio in comune: vogliamo puntare sulla qualità e rivolgerci principalmente ai giovani. Puntualizzo che sarà una società unica, sono orgoglioso di aver creato un grande polo che, sono convinto, otterrà grandi risultati in breve tempo”.
Il nome del Cirié sparisce dal panorama calcistico regionale. “La mia famiglia ha fatto la storia di questa società - spiega Savant - e il mio cuore è neroazzurro, ma il calcio romantico dove sono cresciuto io non esiste più, il mondo è cambiato e il Covid ha accelerato questa evoluzione. L’Italia è la terra dei campanili, ma è ora di svecchiare questo concetto: basta campanilismi, servono progetti ampi per garantire un futuro ai nostri ragazzi. Mi spiego: le micro-scuole calcio di paese sono un’idea obsoleta, con il crollo delle nascite al massimo possono avere un ruolo sociale. Noi a Cirié eravamo nella terra di mezzo: 300 tesserati, 5 squadre ai regionali, abbiamo lavorato benissimo ma di più cosa potevamo fare? L’unico modo per entrare nella fascia delle società top era unire le forze con chi aveva già superato questa idea romantica e campanilistica del calcio. Rimangono il nome e il logo della Virtus proprio perché è generico, non è legato a un territorio specifico, si apre anzi ad altre collaborazioni”.
MARCO SCOGNAMIGLIO: "AVANTI CON IL NOSTRO PROGETTO TECNICO"
Le cariche societarie sono ancora da definire nel dettaglio, l’unica certezza è che Marco Scognamiglio sarà il presidente e il responsabile tecnico. “La nuova società - spiega - si chiama Virtus calcio, con due poli a Venaria e Ciriè. Partiamo da una base di 360 iscritti nella Scuola calcio, 5 squadre di Settore giovanile ai regionali, una Prima squadra che in futuro diventerà il nostro fiore all'occhiello: lo dico forte e chiaro, il nostro obiettivo è la serie D. Siamo una potenza assoluta nei numeri e anche nelle strutture, nessuna società ha tanti campi come noi: c’è già il progetto per fare un sintetico nuovo qui a Cirié. Possiamo contare su un direttivo unico e forte, persone competenti e imprenditori capaci”.
La linea programmatica sarà quella della Virtus. Ancora Scognamiglio: “Continueremo con il percorso intrapreso quest'anno e che ha portato 11 dei nostri ragazzi a provare con Juve e Toro, due di questi sono stati tesserati. Non tanti gruppi ma selezione rigorosa per puntare sulla qualità, programma tecnico condiviso, tutti allenatori qualificati, preparatore atletico a partire dagli Esordienti e preparatore che cura l’aspetto coordinativo e posturale per i più piccoli, codice comportamentale per giocatori, allenatori e genitori. Senza dimenticare il percorso di visibilità, anche fuori regione con il centro provini in Brianza, perché il nostro obiettivo principale è crescere giocatori pronti per il professionismo. Ma vogliamo anche arrivare ad avere una Prima squadra in serie D, un altro sbocco importante per i nostri giovani”.
Tanta carne al fuoco, ma non finisce qui: “Siamo molto contenti - prosegue Scognamiglio - di quanto fatto quest’anno, con la storicità del Ciriè diventiamo ancora più forti. Ma non ci fermiamo qui, in futuro vogliamo un terzo impianto e, fin da subito, compreremo dei pulmini per aiutare i ragazzi negli spostamenti. Vogliamo una base il più ampia possibile, una vasta scelta per fare selezione”.
Per la prossima stagione verranno iscritti, nelle annate della Scuola calcio, due squadre a Cirié e una a Venaria; saranno mantenute anche tutte le squadre del Settore giovanile, con 5 regionali a Cirié più i due gruppi 2007 e 2008 già formati a Venaria. “Anche lo staff tecnico sarà confermato in blocco - conclude Scognamiglio - perché ci serve una stagione per capire e valutare tutto, poi faremo delle scelte”. “Senza manuale Cencelli - interviene Savant - perché l’unica cosa che ci interessa è la qualità”.