INTERVISTA - Il presidente racconta una stagione straordinaria: “Siamo dei privilegiati a vivere queste emozioni, impensabili a inizio stagione. Abbiamo dato il massimo, ora dobbiamo dare ancora di più. Qui si respira calcio, la differenza l’ha fatta il senso di appartenenza dei giocatori cresciuti nelle nostre giovanili, andremo avanti con loro”
Per la prima volta nella sua storia, il Chisola giocherà in serie D. È il coronamento di una stagione al limite della perfezione per la società di Luca Atzori, che ha messo in bacheca anche due titoli regionali, con le categorie Under 15 e Under 14. Ne abbiamo parlato proprio con il presidente.
Luca, in serie D non si scherza. Adesso sei nei guai davvero…
“No, nei guai no, anche se ci sarà da correre e se finora abbiamo dato il massimo, adesso dobbiamo dare ancora di più. Ma queste sono soddisfazioni, è il modo più bello per ripagare tutti gli sforzi che abbiamo fatto in questi 10 anni, anche a livello umano. È stato fantastico: nei playoff nazionali, e dove andiamo? ci siamo domandati. E invece siamo andati fino in fondo e abbiamo vinto, contro realtà che magari non incontreremo mai più, che hanno 3 o 4 volte il nostro budget. Abbiamo vinto con Germinario, Dagasso, Zeni, con i nostri ragazzi. Ripeto, queste sono soddisfazioni vere, siamo dei privilegiati ad averle vissute”.
Stai ancora festeggiando?
“Siamo in una bolla, non pensavo che la serie D desse tutta questa visibilità, creasse tutto questo movimento. Ci stanno chiamando tante società per farci i complimenti e questo ci fa molto piacere. E si sta proponendo chiunque, anche nel Settore giovanile. Adesso bisogna fare selezione…”
Anche perché, parlando di giovanili, le squadre sono già forti.
“Esatto, abbiamo vinto due titoli, abbiamo un’ottima base anche negli Esordienti e nella Scuola calcio, non dobbiamo certo ricostruire. Ripeto, si propongono in tanti, noi ripartiremo dai nostri e proveremo a migliorarci ancora”.
Nel Settore giovanile, per fare meglio di quest’anno vuol dire vincere almeno tre titoli regionali.
“Il mio sogno è fare poker, magari è impossibile ma il sogno è quello. E fare meglio a livello nazionale. Se siamo arrivati in serie D, vuol dire che possiamo fare tutto”.
I segreti di questo successo?
“È il frutto del lavoro di 10 anni: inizialmente abbiamo fatto fatica, poi ci siamo stabilizzati, poi siamo cresciuti, se non ti inventi qualcosa di nuovo tutti gli anni, finisce che ti fermi e torni indietro. La cosa bella è che mi giro e vedo tanti ragazzi pronti, abbiamo talenti per i prossimi anni”.
Possiamo dire che Germinario, che è al Chisola fin da quando non sapeva ancora allacciarsi le scarpe, è il simbolo del vostro modo di lavorare?
“Alla grande. È riduttivo dire che è il simbolo della squadra, è l’emblema della società Chisola. Noi siamo questo, un ragazzo dei Pulcini che porta la Prima squadra in serie D. Ovviamente non solo lui: Dagasso, Zeni che è qui da quando aveva 6 anni, Luca Sardo, Perotti, Garcetti, Belluca, Geraci, Viano e me ne dimentico qualcuno. Ricordo un’intervista di Bolla, qualche anno fa: tutti dicevano che il sogno era diventare professionista, lui che il suo sogno era andare in serie D con il Chisola… Questo è senso di appartenenza, è un valore che poi trasmetti in campo, o ce l’hai o non ce l’hai, di sicuro non si compra. Su 20 giocatori più di metà è cresciuto qui al Chisola, questo fa la differenza”.
C’era anche Alessandro Bianco (ora alla Primavera della Fiorentina, dove ha già esordito in Prima squadra, ndr) alla festa.
“Ale è un bravo ragazzo, oltre ad essere bravo a giocare a calcio ha dei valori. Lui sarà sempre legato al Chisola, è anche grazie a noi se ha la possibilità di diventare un calciatore professionista. Magari l’anno prossimo giocherà in serie A, però è venuto lì con noi, a tifare. Vuol dire che a questi ragazzi trasmettiamo cose positive, non siamo solo una massa di idioti che urla alla domenica, gli lasciamo valori e sensazioni positive”.
Farete la serie D con una squadra giovane?
“Certo, la base della rosa sarà quella attuale, con i nostri 2003, 2004 e 2005. Dobbiamo prendere un portiere, un difensore, un centrocampista e un attaccante di categoria, la spina dorsale della squadra. Poi giocheremo con 6/7 fuoriquota, anche perché Germinario, Dagasso e Zeni sono dei top in serie D. Se poi per loro arriverà una chiamata, che so, dalla serie B, li faremo andare, è ovvio”.
Anche la Juniores nazionale sarà un bell’impegno.
“La logistica sarà impegnativa, ma fare la squadra non sarà un problema, i nostri 2005 sono un ottimo gruppo, e adesso si stanno proponendo giocatori da tutte le parti, vedremo. Sarà una vetrina per i nostri ragazzi, un’opportunità che devono sfruttare al meglio. La Juniores è serbatoio per la Prima squadra, è vero, ma la categoria è prestigiosa e giocheremo per vincere, come sempre. Sono contento anche per Andrea Gnan, è stato premiato il suo azzardo di accettare l’Under 19”.
Insomma, ci sarà da correre ma anche da divertirsi.
“Sì, si prospetta un’annata carica, bella piena, ma siamo tutti felicissimi di poterla vivere, magari con meno soldi di altri ma con tante idee. Abbiamo l’appoggio delle istituzioni, la Juve ci aiuta anche per il solo fatto di essere un’Academy, ma poi la differenza la fa e la farà la testa di chi lavora, allenatori e istruttori, dirigenti e direttori… Qui al Chisola si respira un’aria diversa, si respira calcio. Anche in serie D”.
TORNEO / ESORDIENTI 2009 - Nell'ultimo quarto di finale, giocato martedì, il Pinerolo ha battuto il Bsr Grugliasco per 5-1. Week end di grandi appuntamenti nell'impianto sportivo di strada delle Cacce a Torino: domani dalle 15.30 sono in programma le semifinali, domenica dalle 14 le finali, cui seguirà la partita tra la vincente e la Juventus. Ecco tutti i risultati del torneo organizzato dal Moderna Mirafiori in ricordo di Alessio Ferramosca e Riccardo Neri
MEMORIAL ALE&RICKY / ESORDIENTI 2009
Girone A: Garino 9, Bacigalupo 4, Bruinese 3, Moderna Mirafiori 1
Girone B: Sisport 9, Beiborg 4, Moncalieri 3, Crocetta 1
Girone C: Lascaris 9, Bsr Grugliasco 6, San Giorgio Torino 3, Rosta 0
Girone D: Pinerolo 9, Mirafiori 3, Cbs 3, Pianezza 3
RISULTATI - Moderna Mirafiori-Bacigalupo 1-1, Garino-Bruinese 2-1, Moncalieri-Beiborg 0-4, Lascaris-Bsr Grugliasco 6-0, San Giorgio-Rosta 4-0, Cbs-Pinerolo 0-3, Crocetta-Sisport 0-11, Pianezza-Mirafiori 1-0, Rosta-Bsr Grugliasco 0-4, Bsr Grugliasco-San Giorgio 3-1, Pianezza-Cbs 0-4, Moderna Mirafiori-Bruinese 1-2, Garino-Bacigalupo 2-1, Crocetta-Beiborg 1-1, Lascaris-Rosta 3-0, Pinerolo-Mirafiori 3-0, Sisport-Moncalieri 10-0, Crocetta-Moncalieri 0-2, Mirafiori-Cbs 8-0, San Giorgio-Lascaris 0-2, Bruinese-Bacigalupo 2-4, Moderna Mirafiori-Garino 3-5, Sisport-Beiborg 9-0, Pianezza-Pinerolo 0-5
QUARTI DI FINALE
Garino-Beiborg 4-3 dcr
Sisport-Bacigalupo 6-0
Lascaris-Mirafiori 1-2
Pinerolo-Bsr Grugliasco 5-1
SEMIFINALI - Sabato 25 giugno
15.30 Garino-Mirafiori
16.30 Sisport-Pinerolo
FINALI - Domenica 26 giugno
14.00 Perdente semifinale A-Perdente semifinale B (3°/4° posto)
15.15 Vincente semifinale A-Vincente semifinale B (1°/2° posto)
16.30 Vincente Memorial Ale&Ricky-Juventus
TORNEO / ALLIEVI 2006 - La vittoria del Bsr Grugliasco sul Mirafiori, nell'ultimo quarto di finale giocato lunedì scorso, ha definito il programma delle semifinali, che si giocheranno domani dalle 18 nell'impianto sportivo di strada delle Cacce; domenica dalle 18.15 le finali. Ecco tutti i risultati del torneo organizzato dal Moderna Mirafiori in ricordo di Alessio Ferramosca e Riccardo Neri
MEMORIAL ALE&RICKY / ALLIEVI 2006
Girone A: Bruinese 5, Barcanova 4, Garino 4, Moderna Mirafiori 3
Girone B: Vanchiglia 9, Sisport 6, Beiborg 3, Moncalieri 0
Girone C: Bsr Grugliasco 7, Rosta 7, Settimo 1, San Giorgio Torino 1
Girone D: Pinerolo 6, Mirafiori 6, Cbs 3, Pianezza 3
RISULTATI - Moderna Mirafiori-Barcanova 4-1, Garino-Bruinese 1-1, Moncalieri-Beiborg 0-3, Settimo-Bsr Grugliasco 1-2, San Giorgio-Rosta 1-4, Cbs-Pinerolo 2-0, Pianezza-Mirafiori 0-2, Settimo-Rosta 1-2, Barcanova-Garino 1-0, Pinerolo-Pianezza 2-1, San Giorgio-Bsr Grugliasco 1-4, Cbs-Mirafiori 1-2, Moderna Mirafiori-Bruinese 0-7, Beiborg-Sisport 0-1, Vanchiglia-Moncalieri 4-2, Vanchiglia-Beiborg 5-2, Sisport-Moncalieri 2-1, Bsr Grugliasco-Rosta 1-1, Pinerolo-Mirafiori 1-0, Moderna Mirafiori-Garino 0-3, Settimo-San Giorgio 0-0, 20.30 Bruinese-Barcanova 1-1, Vanchiglia-Sisport 2-1, Cbs-Pianezza 1-2
QUARTI DI FINALE
Bruinese-Sisport 3-4 dcr
Vanchiglia-Barcanova 4-0
Bsr Grugliasco-Mirafiori
Pinerolo-Rosta 2-1
SEMIFINALI - Sabato 25 giugno
18.00 Vanchiglia-Pinerolo
19.15 Sisport-
FINALI - Domenica 26 giugno
18.15 Perdente semifinale A-Perdente semifinale B (3°/4° posto)
19.30 Vincente semifinale A-Vincente semifinale B (1°/2° posto)
PANCHINE - Due volti nuovi nello staff tecnico: l’ex Castagnole Pancalieri in Under 17, l’ex Orbassano in Under 14. Confermati Michele Ruggiaschi in Under 16 e Nicola Misale in Under 15
Il Garino riparte dai campionati provinciali con rinnovato entusiasmo, quello portato dal nuovo responsabile del Settore giovanile Maurizio Bisi, che sta costruendo dei gruppi pronti a tentare la riconquista dei regionali. Intanto, è stato definito l’organigramma tecnico del Settore giovanile, con due conferme e due novità.
I volti nuovi sono Luca Grandi, che arriva dalla Juniores del Castagnole Pancalieri per allenare l’Under 17, e Stefano Ciavarella, ex Sporting Orbassano 2009, che continuerà con la stessa annata in Under 14. Confermati in società Michele Ruggiaschi, che tiene la categoria Under 16, e Nicola Misale, che completa il biennio con i 2008 in Under 15.
A completare lo staff, ci sono il preparatore dei portieri Massimo Cerri, i preparatori atletici Roberto e Leonardo Finardi e il massaggiatore Gabriele Granata.
SOCIETA’ E PANCHINE - Nuovi gli allenatori di U17, U16 e U15, rimane solo Daniele Azzalin con l’Under 14. Igor Carnazza riparte dai Pulcini 2013, Lorenzo Chioso dai Primi Calci 2014. Ad aiutare il responsabile delle giovanili Michele Titone, arriva il direttore tecnico Kevin Dardus
Tante novità all’Ivrea Banchette, come racconta il responsabile del Settore giovanile Michele Titone: “Innanzitutto, abbiamo rimodulato lo staff dirigenziale: insieme a me avrò due collaboratori, uno è Kevin Dardus, che sarà direttore tecnico e farà seguire da tutti gli allenatori un progetto tecnico condiviso; l’altra figura è Stefano Strazza, che rivestirà il ruolo di direttore sportivo per l'attività di base”.
Tante novità anche nel quadro degli allenatori delle categorie agonistiche. In Under 17 c’è Angelo Martinetti, patentato Uefa A e laureato in scienze motorie, con esperienze anche a livello professionistico e all’estero: subentra a Igor Canazza, che riparte dai Pulcini 2013. In Under 16 spazio ad Andrea Abbate, Uefa C, che arriva da esperienze sul territorio con Ivrea, San Giorgio e Real Canavese; sostituirà Gaetano Magrì, che lascia la società eporediese. Proviene dall’Alicese Orizzonti Stefano Bergamini, anche lui Uefa C, che avrà la responsabilità dell’Under 15. L’unico riconfermato alla guida della squadra già allenata quest’anno è Daniele Azzalin, altro patentato Uefa C, che sale in Under 14 con il gruppo del 2009.
Già pronti anche gli istruttori della Scuola calcio: confermati Massimo Rosciano agli Esordienti 2010 e Mauro Scala agli Esordienti 2011; Fabio Quagliero continua con i Pulcini 2012, mentre per i 2013, come detto, c’è Igor Canazza; quanto ai Primi Calci, per i 2014 c’è Lorenzo Chioso (aveva l’Under 14), per i 2015 confermato Manuel Rotundo.
PANCHINE - Angelo Martorana completa il biennio in Under 15, Andrea Bava e Samuele Peisino ricominciano dall’Under 14, Daniele Guglielmino scelto per l’Under 19
In attesa di individuare un nuovo responsabile del Settore giovanile che prenda il posto di Stefano Peddis, il Collegno Paradiso ha definito l’organigramma tecnico in vista della stagione sportiva 2022/2023, con un interessante mix di novità e conferme.
Cambiano gli allenatori delle due annate di Allievi: l’Under 17 è stata affidata a Cristian Lion, che era il secondo di Roberto De Filippo proprio alla guida dei 2006; per l’Under 16 c’è Federico Locci, ex Bruinese e Alpignano. Angelo Martorana completa il biennio con i 2008 nella categoria Under 15, mentre Andrea Bava e Samuele Peisino ricominciano dall’Under 14 con i 2009. Deciso anche il mister dell’Under 19, Daniele Guglielmino.
PANCHINE - Il coordinatore sportivo e tecnico Tony Marchio ha scelto di valorizzare le risorse interne: tre allenatori rimangono con il gruppo già allenato quest’anno, l’ex 2011 prende i 2009, Giovanni Gallo rimane saldo con gli Esordienti
La Sisport, che nella prossima stagione schiererà tre squadre su quattro ai nastri di partenza dei campionati regionali, ha ormai definito l’organigramma tecnico, con la precisa scelta di valorizzare le risorse interne. Il coordinatore sportivo e tecnico Tony Marchio ha infatti confermato tre allenatori con i gruppi già allenati in questa stagione: si tratta di Fabrizio Tiengo in Under 17 con i 2006 (categoria tutta nuova per la società bianconera, quindi l’unica che giocherà nei provinciali), Davide Borin in Under 16 con i 2007 e Yobiè Bassaoulè in Under 15 con i 2008.
C’è una sorpresa invece sulla panchina dell’Under 14: la squadra del 2009 verrà accompagnata nel difficile passaggio dagli Esordienti all’attività agonistica da Matteo Saglietti, promosso dopo l’ottima stagione vissuta alla guida dei Pulcini 2011 bianconeri, con precedenti esperienze ad Alessandria. Confermato invece con gli Esordienti lo “specialista” Giovanni Gallo, che lascia proprio i 2009 per i 2010, un gruppo di grande prospettiva.
INTERVISTA - Una vita in bianconero, da quattro anni responsabile dell’attività di base del Bologna, Ramello si racconta all’indomani dello Scudetto Under 17 vinto dai rossoblù: “Molti dei ragazzi e anche l’allenatore sono partiti dai Pulcini. Cerchiamo di costruire giocatori pensanti, adatti alla velocità e all’intensità del calcio moderno. Il Piemonte? La Juve di Gigi Milani rimane un’eccellenza, Buonagrazia grande professionista”
C’è un po’ di Piemonte nello Scudetto Under 17 vinto ieri dal Bologna, con una rimonta pazzesca ai danni dell’Inter. Il responsabile tecnico dell’attività di base rossoblù è, ormai da quattro stagioni, Alessandro Ramello, che ha vestito il bianconero per più di vent’anni come allenatore e dirigente: responsabile delle Juventus Academy dal 1998 al 2004, per tre stagioni responsabile tecnico del progetto Juventus Soccer School, poi ancora responsabile organizzativo di J Stas e Sisport e, nel contempo, istruttore della Juventus per più di 10 anni, dai Primi Calci fino all’Under 13.
Alessandro, ti sei ripreso dai festeggiamenti?
“Beh, sono tornato a casa alle 4 e mezza… Ma ero lì come tifoso, il responsabile del Settore giovanile è Daniele Corazza, io mi occupo delle categorie fino all’Under 14”.
I ragazzi del 2005 sono passati anche dalle tue mani, no?
“Sì, molti dei ragazzi campioni d’Italia sono partiti dall’attività di base, questo è motivo di grande soddisfazione per la società".
Non sarà un caso, immagino, ma il frutto di un lavoro di lungo periodo.
“Sì, sono precise scelte societarie. Il Bologna crede molto nella crescita dei ragazzi del territorio e nel valore del gruppo, basti pensare che otto titolari della finale Scudetto sono emiliani e romagnoli. Il lavoro di scouting regionale gestito da Antonio Piazza sta dando ottimi risultati, puntiamo molto sulla ricerca del talento locale ed Antonio Piazza è il numero 1 in Italia per me”.
Da quanto mancava lo Scudetto a Bologna?
“Non vincevamo da 21 anni, pensa che l’ultimo scudetto Under 17 l’aveva vinto un certo Stefano Pioli. E l’ultimo Under 15, saranno trent’anni fa, in panchina c’era Ballardini. Però 4 anni fa abbiamo vinto uno Scudetto di calcio a 5 under 15.
Puntate molto sul futsal?
"Siamo stati i primi in Italia a sviluppare il futsal come attività parallela e formativa per il calcio a 11, un progetto nato prima del mio arrivo, a cui credo molto anche io e che stiamo portando avanti con determinazione. Anche quest’anno, oltre a far migliorare tutti i nostri giocatori dell’attività di base, abbiamo raggiunto buoni risultati agonistici siamo in semifinale nazionale sempre con l’Under 15 ed abbiamo vinto il Torneo nazionale Under 13 Futsal Pro”.
Funziona? Nel senso, c’è poi un passaggio dal futsal al calcio a 11?
“Ci sono ragazzi che ieri hanno vinto lo Scudetto che proprio tre anni fa erano presenti nella finale nazionale Under 15 di calcio a 5. Questo può essere un caso, ma noi crediamo che ci siano aspetti del futsal propedeutici e formativi per calcio a 11. In molte altre Nazioni è una cosa normale praticare entrambe le attività, e anche qui in Italia alcune società hanno iniziato a seguirci, anche la Juventus”.
Da quanto racconti, lo Scudetto è frutto di una programmazione precisa e lungimirante.
“Negli ultimi 5/6 anni il Bologna ha iniziato a investire tanto nel Settore giovanile, non solo a livello economico ma anche nella capacità di gestione. Qui crescono tanti giocatori interessanti, ma crescono anche gli allenatori, molti sono passati dall’attività di base alle squadre giovanili. Anche Denis Biavati, che ieri ha vinto lo Scudetto Under 17, ha allenato Pulcini ed Esordienti. È una dinamica difficilissima da trovare in altre società professionistiche, eppure per tutti noi è molto bello e stimolante. Il merito è senza ombra di dubbio del direttore Daniele Corazza”.
Le altre squadre sono altrettanto competitive?
“L’Under 18 ha perso finale Scudetto con la Spal, l’Under 15 è uscita in semifinale con la Fiorentina. Anche sotto, nell’attività di base, abbiamo squadre composte da giocatori di grande prospettiva. Sì, ormai a Bologna il livello è davvero molto alto”.
Qualche nome di futuro campione?
“No, farei torto a qualcuno, perché sono davvero tanti i profili che lasciano intravedere un grande futuro. Basta guardare il numero dei nostri giocatori convocati in Nazionali in tutte le categorie”.
Passiamo al personale, Alessandro. Come ti trovi a Bologna?
“Benissimo, è un ambiente dove si lavora in serenità, c’è grande sinergia con i colleghi dell’attività di base. Si lavora duro, si cerca di dare sempre il massimo, siamo sempre sul campo per far crescere i ragazzi, ma si lavora bene e si raccolgono i frutti, questo è l’importante”.
Quale l’impostazione, quale la filosofia di fondo del tuo lavoro di responsabile dell’attività di base, se di può riassumere in poche parole?
“Una filosofia cognitiva. Vogliamo costruire giocatori pensanti, che sappiano risolvere le situazioni, che facciano scelte di gioco attive, globali. I nostri ragazzi hanno doti tecniche e mentali che devono essere sviluppate costantemente, devono essere allenate per adattarsi a un calcio sempre più dinamico e veloce, con sempre meno tempo per pensare. Tutta la nostra programmazione è finalizzata a preparare i ragazzi in questo senso”.
Come lo vedi, da fuori, il calcio professionistico piemontese?
“Seguendo l’attività di base, posso esprimermi solo su queste categorie, sulle squadre che incontriamo costantemente. Abbiamo fatto tanti confronti con la Juventus, devo dire che l’attività di base seguita da Gigi Milani rimane un’eccellenza a livello nazionale, abbiamo sempre incontrato squadre con tanti talenti che possono diventare giocatori veri. Ultimamente hanno esordito in serie A tanti ragazzi cresciuti nella Juve fin da piccoli, di questo va dato merito a Gigi e al suo staff. Il Torino lo conosco poco, anche con l’Alessandria non ci sono stati tanti confronti. Ma, se posso spendere una parola per Corrado Buonagrazia, lui è sinonimo di professionalità e capacità, una grande persona e un grande professionista”.
Allargo la mia domanda. Quante società professionistiche ci sono in Emilia-Romagna? In Piemonte c’è il deserto dei Tartari…
“Qui ce ne sono più di 10, la Fiorentina e l’Empoli sono a un’ora di distanza ed anche le venete. Ci confrontiamo costantemente in modo formativo, anche nei campionati dell’attività di base ci sono tante partite di alto livello che fanno crescere i ragazzi. In effetti in Piemonte non è così, serve un ulteriore sforzo organizzativo per proporre test match e tornei formativi”.
Il Bologna partecipa spesso ai tornei in Piemonte.
“Quando i vecchi amici ci invitano, accetto sempre volentieri, è l’occasione per incontrare persone che non vedo da tempo. Gli anni passano, le amicizie restano, quelle vere”.
Insomma, per concludere: 4 anni fa hai fatto la scelta giusta.
“Sì, sono molto contento. Mi trovavo benissimo anche alla Juve, sia chiaro, ma qui ho la possibilità di lavorare in un bell’ambiente, mi trovo bene”.
Anche a livello personale?
“A Bologna si vive molto bene”.
Non hai un po’ di nostalgia? Non tornerai dalle nostre parti, prima o poi?
“Qui mi trovo bene, ripeto, e spero di proseguire il percorso intrapreso. Ma mai dire mai”.
INTERVISTA - Una vita in bianconero, da quattro anni responsabile dell’attività di base del Bologna, Ramello si racconta all’indomani dello Scudetto Under 17 vinto dai rossoblù: “Molti dei ragazzi e anche l’allenatore sono partiti dai Pulcini. Cerchiamo di costruire giocatori pensanti, adatti alla velocità e all’intensità del calcio moderno. Il Piemonte? La Juve di Gigi Milani rimane un’eccellenza, Buonagrazia grande professionista”
C’è un po’ di Piemonte nello Scudetto Under 17 vinto ieri dal Bologna, con una rimonta pazzesca ai danni dell’Inter. Il responsabile tecnico dell’attività di base rossoblù è, ormai da quattro stagioni, Alessandro Ramello, che ha vestito il bianconero per più di vent’anni come allenatore e dirigente: responsabile delle Juventus Academy dal 1998 al 2004, per tre stagioni responsabile tecnico del progetto Juventus Soccer School, poi ancora responsabile organizzativo di J Stas e Sisport e, nel contempo, istruttore della Juventus per più di 10 anni, dai Primi Calci fino all’Under 13.
Alessandro, ti sei ripreso dai festeggiamenti?
“Beh, sono tornato a casa alle 4 e mezza… Ma ero lì come tifoso, il responsabile del Settore giovanile è Daniele Corazza, io mi occupo delle categorie fino all’Under 14”.
I ragazzi del 2005 sono passati anche dalle tue mani, no?
“Sì, molti dei ragazzi campioni d’Italia sono partiti dall’attività di base, questo è motivo di grande soddisfazione per la società".
Non sarà un caso, immagino, ma il frutto di un lavoro di lungo periodo.
“Sì, sono precise scelte societarie. Il Bologna crede molto nella crescita dei ragazzi del territorio e nel valore del gruppo, basti pensare che otto titolari della finale Scudetto sono emiliani e romagnoli. Il lavoro di scouting regionale gestito da Antonio Piazza sta dando ottimi risultati, puntiamo molto sulla ricerca del talento locale ed Antonio Piazza è il numero 1 in Italia per me”.
Da quanto mancava lo Scudetto a Bologna?
“Non vincevamo da 21 anni, pensa che l’ultimo scudetto Under 17 l’aveva vinto un certo Stefano Pioli. E l’ultimo Under 15, saranno trent’anni fa, in panchina c’era Ballardini. Però 4 anni fa abbiamo vinto uno Scudetto di calcio a 5 under 15.
Puntate molto sul futsal?
"Siamo stati i primi in Italia a sviluppare il futsal come attività parallela e formativa per il calcio a 11, un progetto nato prima del mio arrivo, a cui credo molto anche io e che stiamo portando avanti con determinazione. Anche quest’anno, oltre a far migliorare tutti i nostri giocatori dell’attività di base, abbiamo raggiunto buoni risultati agonistici siamo in semifinale nazionale sempre con l’Under 15 ed abbiamo vinto il Torneo nazionale Under 13 Futsal Pro”.
Funziona? Nel senso, c’è poi un passaggio dal futsal al calcio a 11?
“Ci sono ragazzi che ieri hanno vinto lo Scudetto che proprio tre anni fa erano presenti nella finale nazionale Under 15 di calcio a 5. Questo può essere un caso, ma noi crediamo che ci siano aspetti del futsal propedeutici e formativi per calcio a 11. In molte altre Nazioni è una cosa normale praticare entrambe le attività, e anche qui in Italia alcune società hanno iniziato a seguirci, anche la Juventus”.
Da quanto racconti, lo Scudetto è frutto di una programmazione precisa e lungimirante.
“Negli ultimi 5/6 anni il Bologna ha iniziato a investire tanto nel Settore giovanile, non solo a livello economico ma anche nella capacità di gestione. Qui crescono tanti giocatori interessanti, ma crescono anche gli allenatori, molti sono passati dall’attività di base alle squadre giovanili. Anche Denis Biavati, che ieri ha vinto lo Scudetto Under 17, ha allenato Pulcini ed Esordienti. È una dinamica difficilissima da trovare in altre società professionistiche, eppure per tutti noi è molto bello e stimolante. Il merito è senza ombra di dubbio del direttore Daniele Corazza”.
Le altre squadre sono altrettanto competitive?
“L’Under 18 ha perso finale Scudetto con la Spal, l’Under 15 è uscita in semifinale con la Fiorentina. Anche sotto, nell’attività di base, abbiamo squadre composte da giocatori di grande prospettiva. Sì, ormai a Bologna il livello è davvero molto alto”.
Qualche nome di futuro campione?
“No, farei torto a qualcuno, perché sono davvero tanti i profili che lasciano intravedere un grande futuro. Basta guardare il numero dei nostri giocatori convocati in Nazionali in tutte le categorie”.
Passiamo al personale, Alessandro. Come ti trovi a Bologna?
“Benissimo, è un ambiente dove si lavora in serenità, c’è grande sinergia con i colleghi dell’attività di base. Si lavora duro, si cerca di dare sempre il massimo, siamo sempre sul campo per far crescere i ragazzi, ma si lavora bene e si raccolgono i frutti, questo è l’importante”.
Quale l’impostazione, quale la filosofia di fondo del tuo lavoro di responsabile dell’attività di base, se di può riassumere in poche parole?
“Una filosofia cognitiva. Vogliamo costruire giocatori pensanti, che sappiano risolvere le situazioni, che facciano scelte di gioco attive, globali. I nostri ragazzi hanno doti tecniche e mentali che devono essere sviluppate costantemente, devono essere allenate per adattarsi a un calcio sempre più dinamico e veloce, con sempre meno tempo per pensare. Tutta la nostra programmazione è finalizzata a preparare i ragazzi in questo senso”.
Come lo vedi, da fuori, il calcio professionistico piemontese?
“Seguendo l’attività di base, posso esprimermi solo su queste categorie, sulle squadre che incontriamo costantemente. Abbiamo fatto tanti confronti con la Juventus, devo dire che l’attività di base seguita da Gigi Milani rimane un’eccellenza a livello nazionale, abbiamo sempre incontrato squadre con tanti talenti che possono diventare giocatori veri. Ultimamente hanno esordito in serie A tanti ragazzi cresciuti nella Juve fin da piccoli, di questo va dato merito a Gigi e al suo staff. Il Torino lo conosco poco, anche con l’Alessandria non ci sono stati tanti confronti. Ma, se posso spendere una parola per Corrado Buonagrazia, lui è sinonimo di professionalità e capacità, una grande persona e un grande professionista”.
Allargo la mia domanda. Quante società professionistiche ci sono in Emilia-Romagna? In Piemonte c’è il deserto dei Tartari…
“Qui ce ne sono più di 10, la Fiorentina e l’Empoli sono a un’ora di distanza ed anche le venete. Ci confrontiamo costantemente in modo formativo, anche nei campionati dell’attività di base ci sono tante partite di alto livello che fanno crescere i ragazzi. In effetti in Piemonte non è così, serve un ulteriore sforzo organizzativo per proporre test match e tornei formativi”.
Il Bologna partecipa spesso ai tornei in Piemonte.
“Quando i vecchi amici ci invitano, accetto sempre volentieri, è l’occasione per incontrare persone che non vedo da tempo. Gli anni passano, le amicizie restano, quelle vere”.
Insomma, per concludere: 4 anni fa hai fatto la scelta giusta.
“Sì, sono molto contento. Mi trovavo benissimo anche alla Juve, sia chiaro, ma qui ho la possibilità di lavorare in un bell’ambiente, mi trovo bene”.
Anche a livello personale?
“A Bologna si vive molto bene”.
Non hai un po’ di nostalgia? Non tornerai dalle nostre parti, prima o poi?
“Qui mi trovo bene, ripeto, e spero di proseguire il percorso intrapreso. Ma mai dire mai”.
PANCHINE - Vincenzo Minniti ricomincia dall’Under 16 con i 2007, ancora da definire la futura guida tecnica dei 2009, Paolo Rossi rimane in Under 19
Manca solo un tassello - ovvero l’allenatore dell’Under 14 - per completare il quadro tecnico della Scuola Calcio Astigiana, abbreviata in SCA Asti. Il presidente Gianluca Castrignanò e il responsabile dell’attività agonistica Corrado Buscemi hanno confermato in blocco lo staff, a partire da Paolo Rossi alla guida della Juniores. Gianluca Assandri completa il biennio Allievi con i 2006, salendo in Under 17 con il suo vice Gianluca Libbia, mentre Vincenzo Minniti (con il braccio destro Alberto Linsalata) ricomincia dall’Under 16, con i 2007.
Anche Daniele Daniele Barbera e il suo vice Daniele Baracco rimangono per il secondo anno con i 2008, portandoli in Under 16, mentre come detto è ancora da definire la futura guida tecnica dei 2009.