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Lunedì, 05 Dicembre 2016 16:12

www.calcisticamente.com - Ivan Zauli: “Due giorni di lavoro sulla tecnica applicata al calcio moderno”

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SPONSORIZZATA / INTERVISTA - Il maestro di tecnica protagonista del nuovo evento organizzato da “Calcisticamente”, sabato 17 e domenica 18 dicembre sul campo dell’Union Valle di Susa: “Meno spazi e più velocità, il calcio è cambiato. Anche l’insegnamento della tecnica dev’essere funzionale a questa evoluzione: i bambini devono accelerare per poter mettere in pratica il loro gesto tecnico, gli istruttori devono proporre metodologie ed esercizi adeguati”

“Due giorni di lavoro sul campo e in aula, daremo delle pillole pratiche e teoriche sugli esercizi da fare per migliorare la tecnica, in particolare per migliorare l’abilità dei giocatori di gestire la palla in situazioni di stress tecnico, con uno o più avversari. Perché il calcio cambia - meno spazi e più velocità - e deve cambiare di conseguenza anche la didattica di insegnamento”.
Parole e musica di Ivan Zauli, maestro di tecnica calcistica e ideatore del metodo “La strada dei campioni”, che sabato 17 e domenica 18 dicembre sarà il protagonista assoluto del nuovo evento organizzato da “Calcisticamente” in collaborazione con l'Union Valle di Susa e All Football.
“Calcisticamente”, l’associazione fondata da Diego Salvamano, ha un obiettivo preciso: “l’aggiornamento e la formazione non siano un privilegio per pochi ma una possibilità per tutti”. Si integra perfettamente in questa filosofia l’aggiornamento della due giorni con Ivan Zauli, unico nel suo genere perché è rivolto contemporaneamente ai giovani calciatori e agli allenatori. Ne abbiamo parlato con il diretto interessato.

Ivan Zauli, come funzionerà l’evento che ti vedrà protagonista?
“Sarano due giorni intensi, in cui lavorerò sul campo con i ragazzi e avrò un confronto continuo con istruttori e allenatori, cui spiegherò il mio sistema di lavoro sia in campo che in aula. Prevalentemente, faremo un lavoro sulla tecnica calcistica”.

Spiegaci.

“Oggi il calcio è cambiato notevolmente, anche solo rispetto a due o tre anni fa. La pressione e la velocità del gioco sono aumentati, di conseguenza gli spazi si riducono notevolmente. Deve cambiare anche la modalità di allenamento della tecnica, per essere funzionale al calcio moderno: meno spazio e più velocità, i bambini hanno meno tempo per pensare, devono accelerare per poter mettere in pratica il loro gesto tecnico”.

Cambiano le finalità, cambiano le metodologie.
“Il gesto tecnico di per sé non basta più, deve adattarsi al calcio di oggi, deve essere applicato all’interno del gioco. Per questo l’istruttore deve proporre degli esercizi che inducano il giocatore a trasferire nel gioco “moderno” i gesti tecnici. Di conseguenza, cambiano le metodologie: forca, muro e palleggi sono ancora strumenti utilizzabili, ma vanno integrati con lavori in cui il giocatore deve districarsi in poco spazio e con poco tempo. Deve aumentare la frequenza del contatto con la palla, o per fare un esempio bisogna concentrarsi su gesti tecnici come il cambio di direzione, che ormai è diventato uno dei più importati. In generale, in questi due giorni lavoreremo sull’abilità del giocatore di gestire la palla in situazioni di stress tecnico con uno o più avversari”.

Ivan, facciamo un passo indietro. Come si diventa “maestro di tecnica”, cosa vuol dire.
“Io ho iniziato 20 anni fa, senza falsa modestia sono stato uno dei primi a inventare questa figura specifica, che ormai va per la maggiore ed è richiesta da tante società, professionistiche e non. Ho un passato da buon giocatore in serie D, ero un giocatore tecnico, ma per insegnare non basta essere un buon dimostratore, serve una didattica differenziata in base alle varie fasi di età, secondo una logica di progressione del lavoro, perché devi sapere dove e quando intervenire se davanti hai un Pulcino piuttosto che un Allievo. Nel mio percorso ho avuto la fortuna di entrare subito nei quadri di una società professionistica, il Cesena Calcio, e sono partito da lì. Ho girato l’Europa per studiare, dall’Ajax al Barcellona ai centri federali in Germania, da tutte queste esperienze ho creato una mia metodologia, “La strada dei campioni”, un sistema di lavoro che si basa su tre livelli di formazione, da 6/7 anni fino agli adulti”.

In cosa consiste “La strada dei campioni”, facci capire.

“Si tratta di un metodo di sviluppo delle abilità tecniche individuali sviluppato su tre livelli di formazione: avviamento alle tecniche di base del gioco del calcio, consolidamento e perfezionamento delle abilità tecniche acquisite al livello uno, tecnica specifica a seconda del ruolo occupato in partita. È un metodo che parte dalla tecnica individuale per arrivare al gioco di squadra, dal singolo al globale, perché l’intelligenza è fondamentale per ogni giocatore, ma strumenti tecnici individuali sono indispensabili per metterla in pratica”.

Ma tu ti rivolgi anche agli allenatori, giusto?
“Sì. In una prima fase, il progetto è nato per offrire formazione ai bambini, tramite lezioni individuali e camp estivi. Lavoro ancora con i ragazzi, ma ormai mi rivolgo soprattutto ai futuri allenatori, con l’obiettivo di formare gli allenatori, insegnare loro la gestualità tecniche da trasferire ai ragazzi, gli esercizi e gli obiettivi per strutturare la loro professionalità nel calcio”.

E come reagiscono i futuri allenatori? Nell’epoca del web, è facile trovare informazioni e sentirsi preparati…
“La rete è un grande vantaggio, perché ti dà l’opportunità di avere informazioni ed esercizi, ti offre mille modi di proporre calcio a livello giovanile. Ma è anche uno svantaggio, perché il copia e incolla è sempre un modello perdente. Il problema è cucirsi addosso gli esercizi da proporre ai ragazzi, bisogna interiorizzare i concetti che poi vai a proporre, bisogna conoscere il perché e il per come. Nelle mie due scuole, a Faenza e Caserta, ho un centinaio di allenatori iscritti, che mi seguono con grande passione. Con me gli allenatori lavorano sul campo, ritornano bambini. Imparano vivendo le esperienze direttamente sulla loro pelle, solo così possono capire come proporre un gesto tecnico, e soprattutto quando e come correggerlo”.

Quindi sarà questa la logica che sostanzierà l’evento di sabato 17 e domenica 18 dicembre.
“Daremo un saggio di tutto questo, andremo a toccare diversi argomenti, offriremo pillole di lavoro su determinati obiettivi tecnici. E spiegheremo in aula l’importanza della giusta didattica di lavoro, ovvero da cosa partire per insegnare tecnica a un bambino di sei anni, le priorità di obiettivi a seconda delle varie fasce di età e periodo psicologico che vivono i ragazzi. Non bisogna mai dimenticare che ogni ragazzo è unico nella sua singolarità e come tale va trattato”.

MIGLIORIAMO LA TECNICA INDIVIDUALE

PROGRAMMA SABATO 17
9.30 ritrovo e briefing
10.45-12.45 seduta di allenamento
13.00-14.30 pausa pranzo
14.45-16.45 seduta di allenamento
17.00-19.00 lezione in aula per i mister

PROGRAMMA DOMENICA 18
10.30 ritrovo
10.45-12.45 seduta di allenamento
13.00-14.30 pausa pranzo
14.45-16.45 seduta di allenamento
17.00 consegna attestati e saluti

IMPIANTO SPORTIVO UNION VALLE DI SUSA
Campo sportivo comunale
Piazza Matarazzo 6
10050, Bruzolo (Torino)

ISCRIZIONI E INFORMAZIONI
La quota di iscrizione è di 75.00 euro per i ragazzi e di 50.00 euro per gli allenatori. Sono previste agevolazioni per i gruppi. La quota comprende: maglietta evento, pranzo del sabato e della domenica, e attestato finale.
Per maggiori informazioni: www.calcisticamente.com
Telefono 340/5367418

Letto 3970 volte Ultima modifica il Mercoledì, 07 Dicembre 2016 11:46

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