PROGETTUALITA' - Momento magico non per caso quello che stanno vivendo tutte le annate del Volpiano Pianese. Dal terremoto pandemia che ha colpito tutti, la società bianco blu ha tratto forza per riorganizzarsi e programmare un piano triennale di crescita che ha da subito permesso di costruire gruppi competitivi e in questa stagione sta brillando in vetta a tutte le classifiche.
Un'annata da favola quella delle foxes. A due giornate dal termine i vari campionati regionali sono un dominio bianco blu e solo l'Under 14, ancora incertissima, impedisce di celebrare uno strepitoso en plein. La società non può che esserne soddisfatta, ma Lorenzo De Simone tiene saldi i piedi in terra.
"Arrivare a questo punto con quattro campionati vinti fa enorme piacere. Un risultato simile è in parte inaspettato ed è importante perché rimarca il buon lavoro svolto, però ora arriva la parte più importante. Inizia un altro campionato, con ben 16 squadre al via, sarà difficile, ma speriamo ovviamente di riuscire a portare a casa qualche titolo".
La bontà di questi risultati non cade dal cielo.
"Siamo a metà di un programma che ci siamo prefissati dopo la pandemia. Tra le difficoltà occorse, come prima cosa abbiamo puntato a rinnovarci, a migliorare le strutture e puntare su un parco allenatori di livello. L'idea era costruire qualcosa di importante in un triennio partendo dalla scorsa stagione. Dopo il titolo regionale con la Juniores e le fasi finali raggiunte con U16 e U15 abbiamo proseguito nel solco tracciato, tenendo gli istruttori e cercando di migliorarci ulteriormente. Ora stiamo raccogliendo, ma non è finita qui".
Parola d'ordine?
"Valorizzare i nostri ragazzi. E' bello vedere come tutti i gruppi stiano lavorando bene, da quelli che si sono più rinnovati ad un gruppo come quello dei 2007, che ha giocatori che si conoscono da diversi anni, ha esperienza e questa stagione ha raccolto successi importanti nel SuperOscar e nel Queencar in casa del Lascaris. Centrare il titolo regionale con loro o fare il bis con la Juniores, sarebbe un risultato fantastico. Farei un torto a fare il nome di qualche ragazzo, perché sono davvero tanti coloro che si stanno mettendo in mostra in questa stagione in tutte le categorie. La speranza è che continuino a crescere per essere pronti per la prima squadra e che la valorizzazione di molti di loro li porti a seguire il cammino dei vari Odello, Ceschini, Burruano, ora nel professionismo. Intanto per continuare su questa strada puntiamo a non stravolgere le varie squadre, sia in campo che in panchina, puntiamo alla riconferma di tutti".
C'è qualche spauracchio che evitereste nella futura fase finale?
"Su tutte temo il Chieri, specialmente l'Under 15 che ha una grande squadra e l'Under 17, che in panchina ha un valore aggiunto come Massimo Ricardo. Più che evitarle in realtà mi piacerebbe incontrarle in finale, per me poi sarebbe una sfida in famiglia, visto il profondo legame che mi unisce a Omar Cerutti".