INTERVISTA - Il numero 1 verde granata tra i protagonisti di questa splendida annata e con il piglio giusto per emergere si è fatto notare dai professionisti.
Grande stagione il quel di Borgosesia, con i ragazzi del 2003 guidati da Carlo Zucca autori di un ottimo campionato e nonostante la sconfitta di domenica (23/2), la prima sul campo, guardano tutti dall'alto in basso nel girone A. Si prospettano ultime giornate di fuoco, ma il gruppo ha qualità collettive ed individuali tali da poter tenere le redini del comando fino alla fine e questo grazie anche al suo primo baluardo, l'estremo difensore Nicolò Gavioli, titolarissimo e assoluto protagonista fino a questo momento. Con l'esperienza giusta per gestire situazioni del genere, visto il suo passato, vanta già un'ottima esperienza a livello regionale, come ci spiega lui stesso.
"Ho sempre fatto il portiere, sin da quando iniziai a 5-6 anni. Sono stato al Gaglianico, poi alla Biellese e lì ho avuto la prima esperienza ai regionali. Arrivammo anche al 1° posto, ma essendo a parimerito giocammo uno spareggio e uscimmo sconfitti. Ho avuto anche la possibilità di giocare nella rappresentativa di categoria. Sto crescendo molto, c'è ancora tanto da imparare, ma la strada è quella giusta."
Qui al Borgosesia hai trovato un clima a te congeniale.
"C'è tanta forza in questa società, sia in chi va in campo che in chi lavora attorno a noi, è davvero un buon gruppo. Qui in particolare ho trovato ottimi allenatori dei portieri e grazie a loro sto migliorando giorno dopo giorno. Gli allenamenti non sono mai blandi, decisamente tosti, c'è un ottimo livello di preparazione. Personalmente devo ancora crescere su tanti aspetti, principalmente su rinvii e palle alte. Il modello a cui ispirarsi ovviamente è Buffon, sempre stato un idolo. Ha le caratteristiche del grande portiere, oltre la forza tra i pali è il carattere, il sapersi far rispettare e trasmettere fiducia ai compagni."
Qualità che stai sviluppando giocando costantemente.
"Sia la continuità che la competizione possono essere importanti. Questa stagione sto giocando tanto e con questa intensità di allenamenti, per come sei seguito, puoi accrescere la tua autostima, è importante. Ma anche gli anni scorsi, dove mi alternavo maggiormente, è stato bello. Perché ti impegni sempre per superare il collega, sei costretto a non rilassarti mai".
Idee chiare e carattere, come dimostrato quando gli chiediamo della sua esperienza a Bergamo.
"Essere stato chiamato dall'Atalanta per un provino è stato bello, un'esperienza formativa senza dubbio. Vedere il modo in cui lavorano i professionisti, l'importanza della preparazione, dei dettagli. Ma per me deve essere un punto di partenza, non di arrivo. Non bisogna mai perdere la speranza di arrivare in alto, dopotutto il calcio è la mia passione, una passione alla quale non cambierei nulla e per la quale bisogna sempre farsi trovare pronti."
E per l'immediato futuro?
"Ovviamente tenere il 1° posto e vincere il campionato. Come detto siamo un ottimo gruppo e possiamo farcela, poi alle fasi finali ci saranno tante squadre forti, ma ce la possiamo giocare anche lì per la vittoria finale."