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Giovedì, 22 Giugno 2023 13:48

Un'annata di successi per la Virtus Calcio. Il presidente Marco Scognamiglio traccia la strada futura

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PROGETTO - Tre anni per portare tutti ai regionali, gli occhi delle professioniste su tanti suoi talenti. Ma la Virtus non si ferma certo qui e punta ad offrire sempre di più.
 


E' stata una stagione piena di soddisfazioni per la Virtus Calcio, sia per ciò che concerne i risultati delle varie annate, che per l'attenzione ricevuta da diversi ragazzi che si sono messi in mostra. Il presidente Marco Scognamiglio non può che essere soddisfatto di quanto costruito in così poco tempo ed esprime tutta la sua soddisfazione.

"Aver portato tutte le squadre ai regionali in tre anni è motivo di orgoglio per noi. Stiamo raccogliendo i frutti dell'ottimo lavoro svolto e possiamo dire con fierezza di aver mantenuto le promesse fatte alla nascita del progetto Virtus. Obiettivi raggiunti facendo le cose per bene, puntando su un progetto tecnico di qualità e organizzato nei minimi dettagli, lavorando in sinergia con tutti gli allenatori. Non abbiamo improvvisato nulla, ci siamo concentrati su modalità condivise che prevedessero schede tecniche e report mensili per monitorare la crescita dei nostri ragazzi. I nostri istruttori sono tutti qualificati e patentati, e abbiamo un preparatore atletico a disposizione fin dagli Esordienti. Oltre a questi aspetti abbiamo puntato sull'avere un codice di condotta comportamentale che i nostri giocatori devono rispettare, perché il nostro compito di educatori non si limiti solo all'insegnare calcio. E a tal proposito ne abbiamo stilato uno anche per i genitori, per tutelare noi, in modo da essere padroni delle scelte tecnico tattiche e garantire serenità a chi è in campo".

Con anche una fusione appena certificata, il futuro cosa prevede per le varie annate?
"Ci prepareremo al meglio per i prossimi campionati, per dare a tutte le squadre la possibilità di ben figurare ai regionali. Per quel che concerne i 2010 invece abbiamo allestito un gruppo di qualità, con giocatori importanti, che possa puntare a conquistare la categoria. La fusione con l'Accademia Real Torino poi è un ulteriore passaggio nel percorso di crescita dei nostri ragazzi. L'obiettivo è quello di puntare all'Eccellenza, costruendo un gruppo formato esclusivamente da elementi provenienti dalle nostre giovanili. Sappiamo di potercela fare e ad ulteriore riprova ci sono i risultati ottenuti quest'anno, visto che siamo una società che non punta sull'arrivo di elementi provenienti dalle professioniste e i successi ottenuti sono stati tutti frutto della nostra cantera, cosa che ci inorgoglisce non poco".

Anzi, spesso siete voi ad aver arricchito le loro rose.
"E' stata una grande soddisfazione vedere tanti nostri giovani avere la possibilità di vivere esperienze con Juventus e Torino in questi tre anni. Sono stati chiamati in 16 e di questi ben 7 tra Scuola Calcio e Settore Giovanile sono approdati nei due club".

Fattore campo, un argomento delicato per la Virtus.
"Siamo felici delle nostre strutture, ma ci piacerebbe investire le nostre finanze per una nostra di proprietà. Per questo cercheremo di appoggiarci ai campi del Don Mosso, ma è qualcosa che non possiamo decidere noi unilateralmente e stiamo aspettando di capire la volontà dell'amministrazione comunale. Per adesso, i bandi come sono strutturati non permetterebbero ad un'associazione quale siamo, ad una società dilettantistica, di prendere quegli spazi, ma vedremo come evolve la situazione. Purtroppo è l'unico modo che ci permetterebbe di restare a Venaria e questa è la nostra ferma volontà. Abbiamo un compito anche a livello sociale e per un comune popoloso come Venaria sarebbe un peccato non avere almeno due realtà importanti a livello calcistico. Ovviamente stiamo cercando delle alternative nel caso in cui non dovessimo avere la possibilità di restare a Venaria, se non si dovesse trovare una soluzione al problema".

Non è l'unica cosa che attualmente catalizza la vostra attenzione però.
"Stiamo preparando alcune cose per settembre. Anzitutto apriremo un mega store di abbigliamento sportivo, un servizio in più da offrire a tutti i nostri tesserati. Per loro in oltre ci sarà una scuola di perfezionamento coadiuvata da me, dove porteremo avanti una metodologia di insegnamento innovativa, che non si concentri solo sull'aspetto tecnico, ma punti soprattutto su quello situazionale, in modo da insegnare al bambino, al ragazzo, come comportarsi nelle due fasi di gioco. In maniera molto analitica e specifica andremo ad allenare la tecnica applicata. I nostri ragazzi avranno la precedenza, ma chiunque lo vorrà avrà la possibilità di iscriversi, con le lezioni che si terranno nella nostra sede. Questo progetto nasce da un mio stage in Olanda, da ciò che ho visto nelle lì nella scuola calcio e nelle giovanili e che penso sarebbe proficuo riportare qui da noi. Infine, siamo in contatto con una società professionista per una collaborazione, che potrebbe portare anche ad avere un'Academy qui alla Virtus. Inizierebbe tutto da settembre, ma per ora siamo ancora in fase di dialogo".

Un'annata positiva per voi e in generale per tutto il movimento piemontese. Come pensi si possa migliorare ulteriormente?
"Credo nel complesso il calcio italiano sia in difficoltà rispetto all'Europa, a livello organizzativo, di investimenti. Come visto nella mia esperienza in Olanda, ci sono cose per cui il calcio nordico andrebbe preso da esempio, dovremmo riuscire ad esportare la loro mentalità. Le risposte naturalmente non sono facili, ma serve puntare sempre di più sui nostri giovani e se non lo si fa allora cambiare i regolamenti perché l'utilizzo venga obbligato. Magari con l'imposizione di farne giocare almeno tre in prima squadra. Ma per quello servirebbe anche un cambio di mentalità generale, del tifoso in primis. Non sappiamo aspettare i giovani, bastano poche partite storte che subito li si mette sotto pressione. E questo è un problema non solo del professionismo, ma lo si riscontra moltissimo anche qui nel dilettantismo e in tutte le categorie. Questa stagione ci sono stati risultati importanti da parte delle squadre piemontesi, ma serve comunque puntare di più sul movimento a livello nazionale e anche le professioniste dovrebbero contribuire maggiormente".

Ultima modifica il Giovedì, 22 Giugno 2023 16:39

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