KEEPLAY PROFESSIONAL SOCCER SCHOOL - Iscrizioni aperte per l'evento che si terrà a Cairo Montenotte (in provincia di Savona) con l'allenatore dei portieri delle Nazionali Italiane Under 18 e Under 16. Presenti tecnici e osservatori di Juventus, Atalanta, Parma, Piacenza e Brescia. Numero chiuso a 20 partecipanti, per informazioni e iscrizioni scrivi alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure chiama il numero 327/5303956.
“Due giorni da numeri 1”. Si intitola così l’evento dedicato ai portieri (e anche alle portiere) delle annate dal 2009 al 2002, organizzato per sabato 24 e domenica 25 aprile da Fabrizio Capodici, uno che di numeri 1 se ne intende davvero. Ex portiere professionista, istruttore dei portieri nel Settore giovanile della Juventus e nello staff della Federazione cinese, oggi allenatore dei portieri delle Nazionali Italiane Under 18 e Under 16, Capodici ha fondato e dirige la scuola di perfezionamento calcistico Keeplay Professional Soccer School, sotto il cui cappello viene organizzato l’evento.
Particolare anche la location, lo stadio comunale Cesare Bin di Cairo Montenotte (via della Repubblica), in provincia di Savona, dove si tiene uno dei tornei internazionali più importanti a livello di settore giovanile. Con la supervisione di Fabrizio Capodici, in campo andranno gli istruttori della Keeplay Professional Soccer School, mentre in tribuna siederanno allenatori e osservatori di club professionisti, a caccia dei nuovi talenti su cui puntare nella prossima stagione.
E' proprio questo uno degli aspetti fondamentali di “Due giorni da numeri 1”: hanno già assicurato la propria partecipazione alcuni tecnici di Juventus, Atalanta, Parma, Piacenza e Brescia, e nei prossimi giorni potrebbero aggiungersi altre società. "Sarà uno stage intenso dal punto di vista degli allenamenti - spiega Capodici - ma alla fine l'obiettivo dei ragazzi e delle ragazze che partecipano dovrà essere quello di mettersi in mostra di fronte a chi fa selezione per le società professionistiche".
Tutto questo per un massimo di 20 partecipanti: le iscrizioni, a numero rigorosamente chiuso, vanno fatte entro il 19 aprile 2021 scrivendo alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure chiamando il numero di cellulare 327/5303956, cui risponde direttamente Fabrizio Capodici.
KEEPLAY PROFESSIONAL SOCCER SCHOOL
Ma come lavora la Keeplay Professional Soccer School? Ce lo spiega direttamente Fabrizio Capodici: “La scuola di perfezionamento tecnico calcistico KPSS ha come mission quella di allenare giovani portieri, preparandoli a livello tecnico, atletico, coordinativo e motorio, nonché a livello mentale, per poter affrontare con competenza, determinazione e sicurezza gli impegni sportivi. Portiamo la nostra esperienza e adattiamo la nostra metodologia alle specifiche esigenze del singolo atleta, alle qualità che deve migliorare. Non proponiamo allenamenti prestabiliti, ma lavori costruiti su misura per ogni ragazzo, per il suo livello di preparazione e per gli obiettivi che intende raggiungere.
Obiettivo ultimo è la formazione del portiere moderno, figura ricercata dalle società professionistiche. Ancora Fabrizio Capodici: “Il ruolo si sta evolvendo velocemente. Il portiere moderno deve essere in grado di usare in modo naturale i due piedi, su media e lunga distanza, e di rilanciare la palla con entrambi gli arti, nel modo più naturale possibile. Deve saper giocare di reparto, tenere le distanze giuste dalla linea difensiva, deve imparare a leggere le situazioni sia con possesso palla che con palla agli avversari, insomma il portiere moderno è integrato alla squadra, è un ruolo molto più complesso. Servono forte personalità e leadership, bisogna saper comunicare con i toni e i tempi giusti, per esempio non posso dire “uomo” o “solo” con lo stesso tono di voce. Senza dimenticare la base, la tecnica del portiere, bisogna conoscerla e farla diventare automatica. Il calcio moderno è molto più veloce, i palloni sono più leggeri, il portiere deve rispondere agli stimoli in modo immediato, deve essere veloce in tutto quello che fa”.