34ª GIORNATA - La Juventus strappa un buon punto sul campo della seconda forza del campionato, anche se vede così ridursi il vantaggio sulle prima inseguitrici Verona e Milan. Ultime tra giornate con due sfide bollenti con Hellas e Sassuolo, per tenere il posto playoff serve mantenere i 4 punti di vantaggio sulla settima piazza.
INTER-JUVENTUS
RETI: pt 3' Topalovic (I), 42' Crapisto (J)
INTER (4-3-3): Calligaris, Aidoo, Cocchi, Zanchetta (st 28' Bovo), Alexiou, Berenbruch (st 15' Venturini), Spinaccè (st 41' Lavelli), Mosconi (st 15' Pinotti), Re Cecconi (st 15' Garonetti), Topalovic, De Pieri. A disp. Zamarian, Maye, Quieto, Motta, Della Mora, Zouin. All. Zanchetta
JUVENTUS (4-2-3-1): Radu, Savio, Martinez, Rizzo (st 28' Verde), Pagnucco, Boufandar, Ngana, Ventre (st 37' Biliboc), Crapisto, Merola (st 37' Finocchiaro), Vacca (st 28' Pugno). A disp. Marcu, Nisci, Ripani, Montero, Sosna, Djahl, Lopez. All. Magnanelli
AMMONITI: st 3' Berenbruch (I), 11' Martinez (J), 20' Rizzo (J), 49' Ngana (J)
LA PARTITA
Parte male il pomeriggio della Juventus, con i padroni di casa che trovano immediatamente il vantaggio grazie alla conclusione di Topalovic, con deviazione decisiva di Pagnucco che non lascia scampo a Radu. Nonostante il buon inizio dei neroazzurri la Juve si scuote in breve tempo, ma la difesa protegge bene Calligaris, che di fatto non deve compiere interventi. Anzi è Radu a doversi far trovare pronto in due occasioni, prima su Mosconi, poi in uscita su un lancio lungo effettuato dal collega sul lato opposto del campo. Pochi i pericoli da una parte e dell'altra in ogni caso e al 30' il portiere di casa si sporca per la prima volta i guantoni, controllando facilmente la conclusione di Merola. Ci si avvicina all'intervallo quando Crapisto trova lo spiraglio giusto, premiato dall'assist di Vacca che vale l'1-1.
La ripresa vie ancor meno emozioni, con un certo predominio territoriale dell'Inter che però non porta mai a veri e propri pericoli e gli ospiti che cercano quando possibile di farsi vedere in avanti, ma senza costrutto. L'unica vera parata avviene al 52', con Radu che non si fa sorprendere dal tiro di Berenbruch, reso velenoso da una deviazione della difesa. Si va verso il recupero dove la situazione rimane invariata e al 95' il direttore di gara fischia tre volte.