PLAY-OFF – Gli errori dagli undici metri di Yildiz e Anghelè costano caro ai bianconeri, dopo una gara terminata sullo 0-0 e in 9 contro 11 per le espulsioni di Dellavalle e Nonge. Alla squadra di Montero resta soltanto il campionato
In casa Juventus Under 19 sostenere che non si sprizzi di gioia in questa frazione di stagione è più che un eufemismo. Venerdì scorso la manita offerta dalla Fiorentina a Vinovo, quest’oggi la prematura eliminazione dalla Youth League. A varcare l’accesso agli ottavi della competizione europea sono i belgi del Genk, ai calci di rigore, dopo lo 0-0 maturato nei novanta minuti di gioco. Un match in cui i bianconeri si ritrovano a stringere i denti e sopportare la doppia inferiorità numerica. Dopo cinque minuti dall’intervallo, il direttor di gara mostra a Dellavalle il cartellino rosso. Stessa uscita di scena che riguarda il compagno Nonge, per un’ingenuità. L’arbitro lo punisce per una simulazione con il giallo: era il secondo. Nonostante le avversità, è comunque la Juventus ad avvicinarsi più al gol con il palo colpito al minuto 76 da Anghelè da fuori area. Dal triplice fischio che sospende una partita conclusasi a reti bianche nei suoi tempi regolamentari, si passa alla lotteria spietata dei penalty. Per la Juve inizia anche bene. Van De Perre si fa ipnotizzare da Daffara, ma subito dopo è Anghelè a vanificare tutto grazie alla prodezza dell’altro estremo difensore. Savona, Maressa e Bonetti fanno centro, non Kenan Yildiz che al sesto e decisivo rigore colpisce il palo. Il suo errore costa l’eliminazione dalla coppa europea, dopo quella di qualche settimana fa da quella nazionale per mano del Napoli. Resta il campionato, dove i bianconeri sono in lizza per i playoff scudetto. Servirà trovare in fretta un cambio di tendenza.
GENK-JUVENTUS 4-3 d.c.r. (0-0)