LA PARTITA - La doppietta nel primo tempo del bomnber (conclusione dal limite dell'area e rigore trasformato con freddezza) regala il titoilo regionale ai torinesi di Gianfranco Maione. L'Acqui gioca una gara orgogliosa ma non riesce a sfruttare la superiorità numerica, anche per merito delle parate di Losi
LUCENTO-ACQUI 2-0
RETI: pt 23’ Tucci (L), 41’ rig. Tucci (L)
LUCENTO: Losi, Doria, Delli Calici (st 31’ Ponzano), Milito, Falcone, Ferla, Tine (st 10’ Melano), Tomiato, Cirillo (st 25’ Francioso), Buffone, Tucci (st 41’ Almondo). A disp. Okojie, Lombisani, Melano, Francioso, Sapienza, Ponzano, Paviglianiti, Shaker, Almondo. All. Gianfranco Maione.
ACQUI: Laiolo, Lanza (st 17’ Massa), Badano, Giachero (st 6’ Siriano), Pavia, Abdlahna, Anguiletti, El Hlimi (st 30’ Filippini), Gai (st 37’ Leone), Gillardo, Biglia (st 19’ Cestari). A disp. Bello, Filippini, Massa, Cestari, Garberoglio, Zunino, Leone, Siriano, Gallo. All. Alessandro Moscardini.
NOTE ammoniti pt 19’ Falcone (L), 19’ Gai (A), 42’ Milito (L), st 6’ Falcone (L), 12’ Ferla (L). Espulso st 6’ Falcone (L) per doppia ammonizione, st 49’ Filippini (A) per proteste.
PRIMO TEMPO
La finale inizia subito ai mille all’ora, con l’agonismo e la “cattiveria” sportiva inevitabile quando la posta in palio è così alta. Il Lucento si presenta con il modulo 4-3-3, sulle corsie esterne Tine e Cirillo hanno il compito di innestare la potenza di capitan Tucci. L’Acqui risponde con il 4-4-2 a rombo, con il numero 10 Gillardo in appoggio a bomber Gai.
Il primo affondo è di Tine, imprendibile sulla destra ma impreciso nell’assist per Tucci, dall’altra parte una bella combinazione tra Badano e Angiuiletti produce un traversone pericoloso, ma senza finalizzazione. Passata la sfuriata iniziale, le squadre si assestano in campo in cerca del guizzo giusto, ma senza scoprire il fianco agli avversari: torinesi più manovrieri, termali più verticali. Al 20’ un lancio lungo innesca Gai, che difende alla grande il pallone da Falcone e lo costringe al fallo al limite dell’area (con tanto di cartellino giallo, che ci sta perché i compagni di reparto stavano recuperando). Gallardo calcia di sinistro ma trova la risposta di Losi, bravo nella parata bassa sul suo palo. Si passa subito dall’altra parte e i centrali dell’Acqui commettono l’errore fatale di lasciare un po’ di spazio a Tucci: il bomber si gira in una mattonella e calcia da fuori area in modo imparabile, con la palla che si infila nell’angolino basso: Lucento in vantaggio.
La partita, se possibile, si accende ancora di più, con i ragazzi in maglia bianca che si lanciano subito alla ricerca del pari: ci prova Biglia con un sinistro da fuori area, ma la palla finisce alta. Ben più pericolosa l’azione alla mezz’ora: Anguiletti sguscia con agilità sulla destra e mette un traversone perfetto sulla testa di Gai, che incorna alto. L’Acqui spinge, il Lucento passa ancora: un retro passaggio corto di Badano (ancora frastornato da un colpo al volto subito in precedenza) libera Cirillo, che anticipa l’uscita bassa del portiere Laiolo e si procura un calcio di rigore, che ancora Tucci trasforma con freddezza. Sì va al riposo sul 2-0.
SECONDO TEMPO
Si riparte con gli stessi 22 giocatori in campo, nessun cambio nell’intervallo. Il Lucento ha la testa più leggera e si rende subito pericolosissimo. Tine calcia con violenza e colpisce metà il guantone di Laiolo e metà il palo, sul seguente calcio d’angolo si scatena una mischia clamorosa in cui nessuno riesce a buttarla dentro: il terzo gol avrebbe chiuso definitamente la contesa. L’Acqui ha bisogno di una scossa per tornare in partita: al 5’, su calcio d’angolo, Pavia calcia al volo in modo fin troppo perfetto, la palla schizza centrale e Losi riesce a bloccarla prima che superi la linea di porta. Subito dopo Falcone commette un’ingenuità, tira la
maglietta di Gallardo in modo plateale e si merita il secondo cartellino giallo.
La superiorità numerica riaccende le speranze dei termali, che si gettano in attacco alla ricerca della rimonta, con forze fresche in campo e un modulo iper offensivo. A rendersi pericoloso è però ancora il Lucento in contropiede, con il destro a giro di Cirillo che chiama Laiolo alla parata plastica. Il 4-4-1 senza fronzoli dei torinesi non lascia spazio agli avversari, che faticano terribilmente a trovare trame di gioco pulite: arriva qualche traversone e nulla di più. Al 35’ la percussione di Siriano dà la scossa, sul seguente angolo Gai ha la palla buona per il colpo di testa, ma Losi para con sicurezza. Ancora Siriano si esibisce in una serpentina e calcia, il portiere lucentino respinge di piede. È la volta di Gallardo che al 40’ cerca una punizione mancina, ma la sua traiettoria beffarda non trova lo specchio della porta. L’Acqui ci mette il cuore, ancora il 10 calcia da fuori area senza fortuna, non è giornata. Neanche 5 minuti di recupero servono a cambiare il risultato: dopo 7 stagioni (era il 2018) il Lucento torna sul tetto del Piemonte nella categoria Juniores.