Lunedì, 25 Novembre 2024
Giovedì, 20 Luglio 2023 19:50

Csf Carmagnola punta in alto: Daniele Martinelli direttore tecnico, Tommaso Schiavo prende l’Under 17

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Daniele Martinelli con la fascia da capitano del Vicenza Daniele Martinelli con la fascia da capitano del Vicenza

SOCIETA’ E PANCHINE - Definito lo staff tecnico delle giovanili, con Alessandro Scarsi (ex Candiolo) in Under 16, Dario Bono confermato in Under 15 e Antonino Lo Preiato (ex Lenci Onlus) in Under 14


Tante novità al Csf Carmagnola, che è entrato nelle Academy Juventus (qui l’articolo) e vuole alzare l’asticella in tutto il settore giovanile. A fianco del direttore sportivo Paolo Biolatto, c’è un nuovo direttore tecnico di grande esperienza, Daniele Martinelli, ex giocatore in serie A e B, cresciuto nel Torino e poi bandiera del Vincenza.

Tante novità anche nello staff tecnico. Tommaso Schiavo, entrato in società un anno fa proprio come direttore tecnico, torna in panchina con la categoria regina, l’Under 17. Novità in Under 16, squadra affidata ad Alessandro Scarsi, ex Candiolo. Confermato invece Dario Bono, che completa il biennio dei Giovanissimi con i 200, salendo in Under 15. Infine, l’Under 14 è stata affidata ad Antonino Lo Preiato, in arrivo dal Lenci Onlus.

INTERVISTA A DANIELE MARTINELLI

Un apporto societario importante per la stagione 2023-24 del CSF Carmagnola neopromosso in Eccellenza che, in termini di esperienza e professionalità, si pone come obiettivo quello di raggiungere alte basi per la crescita a medio-lungo termine del CSF Carmagnola. La società del presidente Alessio Russo lo fa infatti puntando forte sul torinese Daniele Martinelli, 41 anni, ex calciatore professionista con tanta Serie B alle spalle (ritiratosi nel 2017 dopo 400 partite nella serie cadetta) e memore degli 8 anni, da lui definiti “magnifici”, come capitano del Vicenza, ma anche col ricordo di giocatore nella fila, tra le altre squadre, di Torino e Trapani. A lui è stato affidato il ruolo di direttore tecnico del settore giovanile biancazzurro.

«Il progetto del presidente Russo, ringraziandolo per l’opportunità, mi è piaciuto sin da subito, partendo dalle strutture che molte società possono solo invidiare. Basti pensare ai semplici spogliatoi che non ho nemmeno trovato in squadre di B. Il CSF dovrà diventare tra le squadre top della rete di Torino, ma non si può ottenere questo risultato con un semplice schiocco di dita. Il primo passo nell’ingaggiarmi è stato fatto, ora il secondo sarà quello di alzare ulteriormente l’asticella e raggiungere il livello dei grandi competitor calcistici del territorio».

«Il mio ruolo - spiega Martinelli - mi permetterà di relazionarmi in modo approfondito con istruttori e ragazzi. Il lavoro sarà molto di campo, con l’obiettivo di innalzare il livello di tutto il settore giovanile e far crescere in primis i giocatori dell’area carmagnolese. Fattori base e impeccabili dovranno essere la serietà, l’impegno, il fattore umano, la presenza agli allenamenti e l’autonomia degli allenatori verso scelte che però devono dettate da coerenza».

«Da una buona scuola calcio - prosegue - partirà il mio percorso di formazione dei ragazzi nel settore giovanile, con l’obiettivo di trovare tanti giovani poi pronti per la prima squadra, meglio ancora se in pianta stabile».

Sulla fresca affiliazione del CSF con la Juventus Academy Elite: «Se la Juve si muove in questa direzione è perché ha intuito nel CSF le qualità e le prospettive future con condizioni e valide persone. Si avverte tanta voglia di fare bene da parte degli addetti ai lavori e sicuramente la Juve non sarà solo un prestigioso marchio, ma al tempo stesso darà garanzie a livello tecnico, fornendo istruttori e metodologie. Sarà un rapporto di sinergia che durerà tutto l’anno. Contro la Juve io ricordo da calciatore del Vicenza le due sfide di andata e ritorno, quando la affrontai in B nel 2006. Fui subito rapito dai tocchi di gioco e dalla classe immensa di giocatori come Del Piero, Nedved e Trezeguet. Era la seconda di andata quando perdemmo 2-1 a Torino, ma sfiorammo più volte il pari, mentre a Vicenza facemmo uno spettacolare 2-2. La Juve da -17 vinse quel campionato storico, dietro di lei Napoli e Genoa che diedero 10 anni di distacco alle avversarie. In quell’anno non furono per questo motivo necessari i playoff».

Fonte: www.csfcarmagnola.com

Ultima modifica il Venerdì, 21 Luglio 2023 17:57

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