Domenica, 05 Gennaio 2025

INTERVISTA - Parla il responsabile del settore giovanile: “I risultati ci stanno dando ragione, lo staff tecnico merita una statua. Ora che siamo lì, ce la giochiamo fino in fondo. I miei pronostici per i titoli? Alpignano U17, Chisola U16, Lascaris U15 e Vanchiglia U14. I gironi élite hanno senso solo in un discorso di formazione dei giocatori”


Alzi la mano chi, questa estate, avrebbe immaginato le squadre dell’Alpignano ai vertici delle classifiche in tutte le annate del settore giovanile. Arrivata al massimo del suo splendore, con tanto di titolo regionale Under 15 e vittoria del SuperOscar, la società biancoazzurra sembrava destinata a una brutta fine, dopo il cambio di presidenza e l’addio degli artefici di quei successi - Christian Bellanova, Antonio Seminerio e Mimmo Dilonardo, passati in blocco al Lascaris. E invece i presagi funesti sono stati smentiti dal lavoro del nuovo presidente Silvio De Paolis e del direttore generale Andrea Carli, che non solo sono riusciti a “salvare la baracca”, ma lo hanno anche fatto bene. Fondamentale, almeno per quanto riguarda il settore giovanile, l’apporto del direttore sportivo Lorenzo Verduci.

Lorenzo, questa estate hai accettato una sfida al limite dell’impossibile. Lo rifaresti?
“No, sinceramente no. È stata un’estate veramente difficile, abbiamo fatto un lavoro importante, ma ne sono uscito provato. Per me calcio è passione, hobby, divertimento, ero arrivato a impiegare lo stesso tempo che metto nel lavoro, con una stanchezza fisica oltre che mentale veramente pazzesca. No, non credo che lo rifarei”.

Però i risultati ti stanno dando ragione.
“Ad oggi abbiamo fatto un capolavoro, a metà stagione siamo arrivati a un punto che io e lo staff tecnico non ci aspettavamo. Tanto lavoro ha premiato, oggi siamo felicissimi. Meritiamo una statua all’ingresso di via Migliarone”.

Analizziamo squadra per squadra. L’Under 17 è seconda a due punti dal Vanchiglia capolista.
“Siamo lì, nonostante il calo subito alle prime partite difficili. È una squadra forte, con giocatori di prospettiva anche per le categorie superiori. Alessio Rapisarda è un allenatore preparatissimo e capacissimo. Adesso sono a Cagliari per un torneo importante, un premio e una vetrina importante per i ragazzi, anche perché in Piemonte farsi vedere dai professionisti è sempre più difficile”.

L’Under 16 è a pari punti con il Lucento, nonostante il brutto ko nello scontro diretto.
“Abbiamo perso malamente l’ultima partita ma ci può stare. Il Lucento è una squadra forte e ben allenata, il nostro mister arriva da lì, un concentrato di sentimenti che ha portato via la concentrazione in un gruppo completamente nuovo. Una sconfitta, comunque, non scalfisce quanto di bello fatto fino a quel momento, un pareggio e 10 vittorie sono un percorso eccezionale. Anche questo è un gruppo fantastico, Barbarello lo seguivo da tempo, è il primo allenatore che ho preso ad Alpignano”.

L’Under 15 se la gioca nel super girone con Volpiano Pianese, Lascaris e Pro Eureka.
“Squadra in crescita costante e continua, Alessandro Grungo sta facendo lavoro fantastico, per me è l’allenatore del futuro. Preparatissimo, in gambissima, gli ho dato due consigli dal punto di vista caratteriale nella chiacchierata di inizio anno e li ha ascoltati. Ora lavora in serenità, senza pressione, segue un percorso formativo e non la vittoria a ogni costo, un approccio che alla fine premia perché risultati devono essere la conseguenza del lavoro fatto. Questa è la scuola del Valencia, creamos futbolistas”.

Qualche difficoltà in più con l’Under 14, per ora al 5° posto del girone C.
“Perché la squadra è penalizzata dalla fisicità, ma anche loro sono in crescita. È una squadra su cui lavorare, ci sono ottimi giocatori, ma serve pazienza. Sono tranquillo perché Ricci, con me a Bruino e Lascaris, è un mio fedelissimo e sa cosa fare”.

Nel mercato sei intervenuto in tutte le squadre. Vuol dire che ci credete.
“Certo, siamo lì e ce la giocheremo fino alla fine. Abbiamo integrato i gruppi con giocatori di prospettiva, che daranno una mano alla causa. La cosa che mi fa piacere è che siamo stati anche cercati, vuol dire che abbiamo di nuovo appeal. Questa estate non succedeva, facevamo fatica a convincere i giocatori a venire ad Alpignano”.

Facciamo un gioco. Chi vincerà i titoli regionali?
“Under 17 Alpignano. Under 16 Chisola. Under 15 è difficile, ma scommetto sul Lascaris. Under 14 Vanchiglia, anche la Sisport è forte ma dico Vanchiglia”.

Allarghiamo il discorso al format dei campionati. Tutti parlano dei gironi élite come elemento indispensabile per la crescita qualitativa del movimento piemontese, tu cosa ne pensi?
“Se parliamo di società élite è un conto, se è un discorso solo di risultati non sono d’accordo, non basta. A me interessano gli obiettivi formativi, vedo poche società nel torinese che hanno quel tipo di prospettiva, il Chisola con Denis Sanseverino e pochi altri. Bisogna fare investimenti sul settore giovanile e non guardare solo al risultato”.

In una recente intervista, Lorenzo De Simone (clicca qui) sosteneva che due fasce - regionali e provinciali - nel settore giovanile sono poche, mentre nei dilettanti ce ne sono molte di più, dalla serie D alla Terza categoria.
“Su questo sono assolutamente d’accordo. Ne parlavo qualche settimana fa con il direttore sportivo di una società professionistica, mentre guardavamo Juve-Toro di Under 15, finita 7-0. Ci sono diversi livelli nei professionisti, nei regionali, nei provinciali, ci saranno una decina di fasce, non due o tre. Ma, ripeto, deve esserci una prospettiva formativa, non solo di risultati. Se per fare l’élite prendo 10/12 giocatori, non è giusto. Bisogna formare dei giocatori, poi prenderne due o tre per completare la rosa”.

Diventa un discorso sui premi di preparazione.
“Certo, abolirli è stato un danno per le società, ma qui entriamo in discorsi di politica sportiva. In una società élite, che deve fare percorso formativo e avere allenatori di mestiere, la scuola calcio dovrebbe costare mille euro, non 250. La riforma sportiva che obbliga a contrattualizzare tutti va nella direzione giusta, così come la necessità di migliorare impiantistica sportiva, o la scelta di limitare i gruppi nella scuola calcio. È un discorso complesso, che non può essere limitato ai soli risultati”.

INTERVISTA - Il primo bilancio del nuovo numero 1 dei Cervotti, in carica dallo scorso maggio: “A giugno ci hanno rubato tutti i cavi dell’impianto elettrico, partire così è stato molto complicato, grazie a tutti quelli che ci hanno aiutato e dato fiducia. Ora possiamo pensare solo al campo, con tante figure nuove, un entusiasmo ritrovato e un impianto sportivo che finalmente torna a riempirsi”


“Il mio primo obiettivo era far respirare aria nuova, qui a Venaria, e ripopolare l’impianto sportivo. Direi che ci stiamo riuscendo”. Giovanni Pasquale, presidente dei Cervotti da questa estate (oltre che allenatore e instancabile giocatore della prima squadra, ormai dal 2017), racconta i suoi primi mesi al comando della società dove è cresciuto, prima di una lunga carriera vissuta con le maglie di Inter, Siena, Parma, Livorno, Udinese e Torino, con 350 presenze da professionista e 5 gol, tra cui quello mitico al Liverpool ad Anfield Road.

Presidente, l’inizio non è stato facile.
“Diciamo che la precedente gestione ci ha lasciato un’eredità pesante, che stiamo cercando di gestire tra mille difficoltà. Inoltre, a giugno ci hanno tagliato e rubato tutti i cavi dell’impianto elettrico, lasciandoci senza luce e senza riscaldamento fino a pochi giorni fa. Oltre al danno economico davvero importante, per noi è stato molto complicato organizzare l’attività: abbiamo affittato un generatore con torre faro, ci siamo arrangiati con le stufe. Devo ringraziare allenatori, dirigenti, giocatori e famiglie per essere andati avanti, nonostante tutto”.

Ora la situazione è risolta.
“Il comune si è occupato del collegamento dalla centrale elettrica al nostro impianto, dentro abbiamo fatto tutto a spese nostre, tante spese. Ora, finalmente, è tornata la luce e possiamo guardare al futuro con ottimismo”.

L’impianto sportivo rimane il fiore all’occhiello del Venaria.
“Sì, anche da questo punto di vista ci sono novità importanti, perché l’anno prossimo rifaremo il sintetico del campo principale. E siamo contenti dell’arrivo della Federazione nell’altra parte dell’impianto sportivo, dove sono iniziati i lavori di ristrutturazione: porterà movimento e attenzione, vedo solo risvolti positivi anche per noi”.

Nel frattempo, continua l’opera di ricostruzione della struttura societaria. Come sta andando?
“A gestire la società, insieme a me, ci sono i vicepresidenti Davide Airaudi e Leonardo Manzella, il tesoriere e factotum Carlo Copersito, la fondamentale Letizia Romagnoli in segreteria. E poi, pezzo dopo pezzo, stiamo investendo sulle figure di campo: il settore giovanile è in mano a Michele Gricone, per la scuola calcio abbiamo preso da poco un personaggio importante come Luigi Di Frenza, del settore femminile si occupa Tony Giannetta, altro recente arrivo è quello di Edoardo Sbordone, che sta organizzando i tornei come il Calcio&Coriandoli. E poi abbiamo cinque preparatori atletici e due preparatori dei portieri, figure che negli ultimi anni mancavano e che invece sono fondamentali per lavorare bene”.

I primi risultati iniziano a vedersi. Quanti tesserati avete e come stanno andando le squadre?
“Abbiamo più di 300 tesserati, molti di più degli anni scorsi, anche perché stiamo salendo tantissimo con nel settore femminile, dove contiamo circa 90 bambine. Abbiamo la filiera di squadre completa, con qualche difficoltà solo nei 2014, ma anche gruppi molto forti come i 2013. Nelle giovanili abbiamo Under 19 e Under 17 nei regionali, l’obiettivo naturalmente è salire anche con 2009 e 2010. Paghiamo ancora gestioni sbagliate del passato, devo ringraziare chi è rimasto e chi sta lavorando per ricostruire, un gruppo dopo l’altro. Io ci ho messo la faccia, senza false promesse, promettendo solo la serietà che stiamo dimostrando con i fatti”.

Parliamo di tornei. È appena iniziato il Calcio&Coriandoli.
"È diventato maggiorenne, per la 18esima edizione abbiamo deciso di fare le cose in grande. Come detto, abbiamo preso una nuova figura per l’organizzazione, Edoardo Sbordone, che ha rinnovato la formula, con tre fasi - provinciale, regionale e nazionale - e tante partite. L’obiettivo è far vivere il nostro impianto sportivo secondo le sue potenzialità”.

Ultima domanda. Contento o pentito di aver accettato la presidenza del Venaria?
“Contento. Il calcio è la mia passione, è difficile ma mi diverto. Mi piace stare con la gente, arrivo al campo, prendo il caffè, chiacchiero e mi confronto con tutti. Sabato scorso le bambine hanno vinto il campionato, ho portato la merenda e abbiamo fatto festa insieme. Questo mi piace”.

CONVOCAZIONI - La selezione classe 2010 parteciperà nei giorni 27 dicembre 2024, 3 e 4 gennaio 2025 (e, in caso di qualificazione alle fasi finali, anche 5 e 6 gennaio) al 43° Memorial “Pier Giorgio Tappari” organizzato dalla società Lucento, presso l’impianto di Corso Lombardia 107 a Torino. Questi i giocatori convocati per il torneo


  • Belmonte Claudio - Cbs
  • Barberis Paolo - Volpiano Pianese
  • Benevento Gioele - Alpignano
  • Bergamini Emanuele - Alpignano
  • Cammarata Alvino Lorenzo - Lascaris
  • Caramassi Jacopo - Sisport
  • Cocciolo Gabriele - Volpiano Pianese
  • Cordero Samuele - Lascaris
  • Daka Elion - Vanchiglia
  • Lavatelli Luca - Suno
  • D’Ario Demetrio - Volpiano Pianese
  • Dimasi Michael - Lascaris
  • Gagliardi Vincenzo - Saviglianese Fbc
  • Gasbarro Giacomo - Cuneo Olmo
  • Ghio Lorenzo - Chisola
  • Giolitti Francesco - Bra
  • Koshena Musa Samuel - Cheraschese
  • Manes Alessandro - Sisport
  • Memaj Alessandro - Derthona Fbc
  • La Fata Tommaso - Cbs
  • Musso Andrea Giuseppe - Derthona Fbc
  • Rua Alessandro - Pro Eureka
  • Tonin Claudio - Alpignano
  • Dierna Angelo - Suno
  • Iori Emanuele Stefan - Baveno Stresa

INTERVISTE - Tutto pronto per la terza edizione della Turin Winter Cup. Dal 27 dicembre al 6 gennaio, in campo sei categorie (con la novità delle due annate di Esordienti che si aggiungono al settore giovanile) di 16 società: Lascaris, Chisola, Volpiano Pianese, Pro Eureka, Cbs, Chieri, Spazio Talent Soccer, Borgaro Nobis, Pianezza, Mirafiori, Nichelino Hesperia, Rosta, Bsr Grugliasco, Rivarolese, Pinerolo e Sisport. Si gioca su sei campi base (Chisola per U17, Volpiano Pianese per U16, Lascaris per U15, Borgaro Nobis per U14, Spazio Talent Soccer per U13 e Bsr Grugliasco per U12), confermato ufficialmente lo Juventus Training Center di Vinovo come sede di tutte le finali.


CHRISTIAN BELLANOVA: "CONTENTO PER LA FIDUCIA DELL'AMBIENTE DILETTANTISTICO E DELLA JUVENTUS"

L’organizzatore Christian Bellanova è emozionato: “Sono soddisfatto della continuità che siamo riusciti a dare a questa manifestazione, mi fa enormemente piacere l'importanza che ha riscontrato in breve tempo in tutto l'ambiente dilettantistico e ringrazio ancora Juventus per la fiducia e l'interesse rivolto a questo torneo”.

LUCA ATZORI: “CONFRONTO IMPORTANTE CON TUTTE LE SQUADRE MIGLIORI”

A Vinovo, oltre alle finali allo Juventus Training Center, si giocheranno anche le partite dell’Under 17 nell’impianto sportivo del Chisola. Ecco l’opinione del presidente Luca Atzori: “La Winter Cup è evento importante, ci permette di fare punto sullo stato di preparazione delle squadre perché ti confronti con le migliori, cosa che in campionato purtroppo non è possibile. Purtroppo capita nel periodo di Natale, chiediamo sacrifici importanti alle famiglie, ma finché non ci sarò un girone élite - soluzione per cui spingono anche altre società - è una delle poche occasioni per avere confronti di alto livello. Infine, ci fa piacere l’ospitalità della Juventus, che aggiunge prestigio alla manifestazione”.

LORENZO DE SIMONE: “FINALI A VINOVO EMOZIONE UNICA PER I RAGAZZI”

Il campo base dell’Under 16 è in via Trento a Volpiano. Microfono a Lorenzo De Simone, direttore sportivo del Volpiano Pianese. “È un onore ospitare le partite della Winter Cup, torneo che ha lo scopo di concentrare in pochi giorni tante partite di alto livello. La platea dello Juventus Training Center delle finali, inoltre, è un’emozione unica per i ragazzi, lo so bene perché noi abbiamo portato tre squadre nella scorsa edizione. Questo torneo sta diventando un classico del periodo natalizio, bisogna ringraziare l’organizzazione, in particolare Christian Bellanova, e la Juventus, che ci permette di fare le finali nella loro struttura”.

PIERGIORGIO PERONA: "TORNEO GIOVANE MA GIA' IMPORTANTE, ABBIAMO ADERITO CON ENTUSIASMO"

Il presidente del Borgaro Nobis (dove giocherà l'Under 14) Piergiorgio Perona: "È la prima volta che partecipiamo a questo torneo, abbiamo aderito con entusiasmo in quanto - seppur un torneo giovane - sta diventando un appuntamento importante per il calcio giovanile. Oltre all’invito per la partecipazione, l’organizzazione ci ha chiesto di fare campo base per la categoria Under 14. È sicuramente un impegno gravoso ma per noi è motivo d’orgoglio e tutto è pronto per accogliere le squadre. I nostri ragazzi hanno accolto la notizia con entusiasmo, il pensiero di poter giocare la finale all'Allianz Training Center di Vinovo è un’ulteriore stimolo a far bene".

TONY TUCCI: “ONORATI DI OSPITARE UNA CATEGORIA, VOGLIAMO FARE BELLA FIGURA”

Lo Spazio Talent Soccer, new entry nell’organizzazione, ospiterà la categoria Esordienti 2012 sui campi della Pellerina, a Torino. Il presidente Tony Tucci è entusiasta: “Questo torneo è il più importante del periodo invernale, siamo felici di farne parte già dalla scorsa edizione e siamo onorati di ospitare una categoria. Cercheremo di dare il meglio a livello di ospitalità, il nostro impianto sportivo è il più grande nella città di Torino e si presta ad accogliere eventi di questa portata. Sarà l’occasione per i nostri ragazzi di affrontate tutte le squadre più forti del Piemonte, la sola partecipazione è un motivo di crescita, cercheremo di dare il meglio in campo e speriamo di fare bene”.

FELICE MARMO: “LA COSA PIU’ IMPORTANTE? SPERIAMO CHE I RAGAZZI SI DIVERTANO”

Altra novità è il Bsr Grugliasco, campo base degli Esordienti 2013. Il presidente Felice Marmo: “Sono contento di partecipare, per me è la prima edizione sia come campo base, sia con le squadre in campo, speriamo di arrivare lontano. È un torneo molto prestigioso, ringrazio l’organizzazione per averci coinvolti, ma alla fine la cosa più importante è che si divertano i ragazzi, tutto quello che facciamo nel mondo del calcio è per loro”.

I calendari del settore giovanile: https://www.11giovani.it/index.php/tornei/3-turin-winter-cup-calendari-sg

I calendari della scuola calcio: https://giocaacalcio.it/index.php/tornei/3-turin-winter-cup-calendari-sc

UNDER 15 - Prima fase con 13 sfide di andata e ritorno, poi gare secche dagli ottavi di finale fino alle finali, in programma lunedì 6 gennaio 2025. Nell’impianto sportivo di via Palatucci 12 a Torino è tutto pronto per il torneo invernale per squadre classe 2010: si parte venerdì 27 dicembre con Dorina-Pro Collegno e Tetti Francesi-Vianney. Ecco il calendario


FASE A ELIMINAZIONE DIRETTA / ANDATA

Venerdì 27/12/2024
19.00 Dorina-Pro Collegno (1)
20.15 Tetti Francesi-Vianney (2)

Sabato 28/12/2024
13.00 PorporatI-Rebaudengo Sempione (3)
14.15 Paradiso Collegno-Autovip San Mauro (4)
15.30 Ivrea-Carrara (5)
16.45 Csf Carmagnola-Rosta (6)
18.00 Settimo-Gassino (7)
19.15 Fc Volpiano-Morevilla (8)

Domenica 29/12/2024
10.30 Pozzomaina-Orbassano (9)
11.45 Virtus Accademia Calcio-Alta Valle Susa (10)
13.00 Gar Rebaudengo-Barcanova (11)
14.15 Beppe Viola-Rapid Torino (12)
15.30 FC Mirafiori-Cenisia (13)

RITORNO

Giovedì 2/1/2025
16.00 Pro Collegno-Dorina (1)
17.00 Vianney-Tetti Francesi (2)
18.00 Rebaudengo Sempione- Porporati (3)
19.00 Autovip San Mauro-Paradiso Collegno (4)
20.00 Carrara-Ivrea (5)
21.00 Beppe Viola-Rapid Torino (12)

Venerdì 3/1/2025
15.00 Cenisia-FC Mirafiori (13)
16.00 Gassino-Settimo (7)
17.00 Morevilla-Fc Volpiano (8)
18.00 Orbassano-Pozzomaina (9)
19.00 Alta Valle Susa-Virtus Accademia Calcio (10)
20.00 Barcanova-Gar Rebaudengo (11)
21.00 Rosta-Csf Carmagnola (6)

OTTAVI DI FINALE

Sabato 4/1/2025
10.30 Vincente 1-Vincente 9 (A)
11.15 Vincente 2-Vincente 10 (B)
12.30 Vincente 3-Vincente 11 (C)
13.45 Vincente 4-Vincente 12 (D)
15.00 Vincente 5-Vincente 13 (E)
16.15 Vincente 6-1ª miglior perdente (F)
17.30 Vincente 7-2ª miglior perdente (G)
18.45 Vincente 8-3ª miglior perdente (H)

QUARTI DI FINALE

Domenica 5/1/2025
13.30 Vincente A-Vincente F (1)
14.30 Vincente B- Vincente H (2)
15.30 Vincente C-Vincente G (3)
16.30 Vincente D-Vincente E (4)

SEMIFINALI

Lunedì 6/1/2025
10.00 Vincente 1-Vincente 2
11.00 Vincente 3-Vncente 4

FINALI

Lunedì 6/1/2025
17.00 Finale 3°/4° posto
18.00 Finale 1°/2° posto

INTERVISTA - Centrocampista classe ’98 cresciuto nelle giovanili della Juventus, oggi gioca in serie D e fa l’istruttore a Pianezza: «È una passione, perché starei tutto il giorno con il pallone. Con l’allenamento individuale, basato sull’analisi e la scomposizione del gesto e sempre finalizzato alla partita, si può incidere davvero sulla crescita dei ragazzi e sulla loro carriera»


«Quando, spero tra tanti anni, smetterò di giocare, non credo che farò l’allenatore di una squadra. Ma continuerò sicuramente come istruttore con l’Individual Soccer School. Io personalmente ho imparato tantissimo con Giordano Piras ed Enzo Friso, ancora adesso mi alleno con loro, quando posso. Mi piace trasmettere ai più giovani tutte quelle che sono le mie conoscenze. Lavorando con un solo allievo per volta, riesco a incidere molto di più nel suo percorso di crescita».

Parole e musica di Federico Nacci, centrocampista classe ’98 cresciuto nelle giovanili della Juventus (più un anno al Torino), protagonista di una importante carriera tra la serie C e la serie D con le maglie di Pisa, Paganese, Lecco, Bisceglie, Campobasso, Chisola, Vastese, PDHAE e, nella stagione attuale, Arconatese

«In questi anni - racconta - mi sono divertito molto e ho vissuto tante esperienze. L’obiettivo di questa stagione era salire di categoria e tornare nel professionismo, purtroppo non siamo partiti bene e sarà difficile riuscirci. Ma devo dire che a livello personale mi trovo bene, gioco sempre, la società è seria e siamo un bel gruppo, con un allenatore che è ad Arconate da più di 10 anni, una rarità nel mondo del calcio».

Di fianco alla carriera calcistica, Federico Nacci ha sempre mantenuto un rapporto speciale con l’Individual Soccer School, centro di formazione tecnico-individuale con sede centrale a Pianezza e poli dislocati in tutta Italia e in Europa: «Ho frequentato il corso base per diventare istruttore e partecipo agli incontri di aggiornamento, in modo da essere sempre informato sulle nuove metodologie e da arricchire il mio bagaglio tecnico. Da quattro anni partecipo alle settimane di formazione tecnico-calcistica estive, finora sempre in Trentino, mentre so già che nell’estate 2025 andrò in Repubblica Ceca dal 7 al 16 luglio a lavorare con allievi del posto. Inoltre tutti i lunedì, il mio giorno libero, sono a Pianezza ad allenare i nostri ragazzi. Mi accorgo con il passare del tempo che più alleni e più diventi bravo a farlo. È una passione, perché starei tutto il giorno con il pallone nei piedi. Mi piace trasmettere tanti concetti ai giovani, spero così di poter essere utile alla loro crescita e alla loro eventuale carriera».

Uno stage estivo, per quanto intensivo, è diverso dall’allenamento individuale settimanale per tutta la durata della stagione: «La prima differenza - spiega Nacci - è tra il lavoro di gruppo e quello individuale, un istruttore con un allievo. Per quanto ci siano dei principi comuni, è inevitabile che nelle sedute individuali ci sia una maggior attenzione per i dettagli, per le lacune degli allievi, per i miglioramenti da attuare. In una settimana di gruppo intravedi qualcosa nonostante il lavoro svolto sia ottimo, in una stagione intera invece ti accorgi di progressi evidenti sotto tutti gli aspetti: dalla tecnica di base all’intensità delle esercitazioni, dalla consapevolezza nei propri mezzi alla crescita mentale, che è fondamentale».

Sempre utilizzando il metodo basato sull’analisi e la scomposizione del gesto. «Per esempio, in un classico gesto di superamento frontale - il cosiddetto doppio passo, che in gergo ISS chiamiamo “avvolgo e sposto” - non sono coinvolti solo piedi e gambe, ma le spalle, le braccia, lo sguardo, tutto il corpo. Per eseguirlo correttamente, è necessaio prestare attenzione a ogni minimo dettaglio e correggere analiticamente ogni passaggio in cui è scomposto il gesto tecnico, anche e soprattutto attraverso la dimostrazione che noi istruttori eseguiamo. Nel corso della seduta, quel gesto viene effettuato in movimento, successivamente in situazioni di gioco attraverso apposite esercitazioni, con velocità e difficoltà sempre crescenti».

«Essere ancora in attività come calciatore - continua Nacci - mi aiuta ad entrare in sintonia con gli allievi: spesso mi raccontano una situazione che hanno vissuto in partita e dal momento che io mi sono trovato ad affrontare situazioni simili, si crea subito feeling. Alla fine siamo colleghi, ci capiamo velocemente, mentre un allenatore - soprattutto nelle squadre - ha inevitabilmente un punto di vista diverso, che non è quello del campo. Allo stesso modo, se in settimana sì è lavorato sul  tiro in porta e il ragazzo racconta che ha fatto gol da lontano, è una soddisfazione unica davvero. In questo senso il lunedì, il giorno dopo la partita, è perfetto».

Anche perché la partita è sempre l’obiettivo finale degli allenamenti dell’Individual Soccer School, che non vuole formare giocolieri, bensì giocatori di calcio completi. «Esatto, noi proponiamo allenamenti a ritmo molto alto, creando il più possibile situazioni che si avvicinano alla gara. Io sono un centrocampista centrale che gioca sempre con la testa alta, per cercare di visionare  tutto quello che succede in campo. All'interno delle nostre sedute di allenamento presentiamo all'allievo numerose difficoltà che in partita corrispondono agli avversari; più aumentano le difficoltà e più le esercitazioni si avvicinano a quello che ti può presentare la domenica. Se abituiamo i ragazzi a ricercare e a trovare soluzioni sempre diverse in base a ciò che accade, a testa alta e con un ritmo alto, aiuteremo loro a riportare tutto ciò che hanno acquisito durante i loro match».

GIOVANILI - Colpi in tutte le annate per i biancoazzurri: spiccano il 2008 Manuel Masi dalla Pro Eureka, i 2010 Nicola Paolillo dal Lascaris e Gigi Gennarino dalla Pro Vercelli. Ancora U17: Omar Ledda dal Chieri al Vanchiglia. Valzer di portieri: Rosolino al Borgaro Nobis, De Fazio al Lucento, Busz allo Spazio Talent Soccer. Il Vanchiglia Under 15 si assicura il bomber Elion Daka 


UNDER 17 - DOPPIETTA MONCALIERI: GIGLIO DAL VANCHIGLIA E PROCHILO DAL CHIERI

Chisola protagonista in Under 17, con due colpi che alzano notevolmente il tasso qualitativo: parliamo di Fabio Garbellini, ex Volpiano Pianese, e Marco Croce, che lascia l’Alpignano, esterni in grado di fare la differenza in ogni partita. Il terzo colpo tra i pali, dove arriva dall’Asti Matteo Rigaldo, ex Alessandria e Torino, a fare concorrenza a Issam Bahadi.

L’Alpignano si consola alla grande assicurandosi le prestazioni di Manuel Masi, esterno offensivo in uscita dalla Pro Eureka. Colpo importante anche per il Vanchiglia, che può già contare sulle prestazioni di Omar Ledda, ormai ex Chieri. Dai granata invece è andato via il centrocampista Andrea Giglio, che rinforza la mediana del Moncalieri insieme a Davide Prochilo, anche lui ex Chieri. Spazio all’Accademia Casale, che blinda la difesa con Emanuele Moncalvo, ex Volpiano e Gassino. Due innesti anche al Nichelino Hesperia: si tratta di Andra Vitale, difensore centrale dal Garino, e Luca Paic, esterno destro dal Cenisia. Si muove anche il Lucento, che sostituisce il portiere Rosolino (direzione Borgaro Nobis) con Francesco De Fazio, ex Chieri. Un altro numero 1, Tomasz Busz, si accasa allo Spazio Talent Soccer.

UNDER 16 - PRO EUREKA, ARRIVA COLETTA DAL BORGARO NOBIS, ESCONO LA DUCA E CODUTI

Il botto più importante dei 2009 è targato Lascaris, dove torna Federico Margiotta dopo una stagione e mezza al Torino. Un bel rinforzo lo porta a casa anche il Vanchiglia, che blinda la porta con l’ex Asti Gabriele Prela. Scambio di giocatori tra Pro Eureka e Borgaro Nobis: va in biancocerchiato il centrocampista Christian Coletta, percorso inverso per il difensore Andrea La Duca. Lascia la Pro anche Diego Coduti, che si accasa ai cugini del Settimo.

Scatenato l’Alpignano, che puntella la difesa con Emanuele Fierro, preso dal Lucento, e Tommaso Larosa, in arrivo dal Valle di Susa; a loro si aggiunge Sergio Rulfi, attaccante ex Chisola. A lasciare i biancoazzurri è il difensore Robert Farauanu, che si accasa allo Spazio Talent Soccer insieme a Willy Mangino, esterno sinistro ex Lucento. Il portiere Luca Bosco lascia il Pianezza e si accasa alla Pro Collegno, dove giocherà sottoleva in Under 17. L’ex Barcanova Daniele Diallo ha firmato con il Pozzomaina.

UNDER 15 - POKER PIANEZZA CON NUZZOLESE, MARINEDDU, PETROZZI E SPADA

Copertina all’Alpignano, nell’annata 2010, con un bel poker di colpi messi a segno dal direttore sportivo Lorenzo Verduci. Tra i pali arriva, da Mirafiori, Davide Sgaramella, ma è il reparto offensivo quello maggiormente rinforzato: sono attaccanti Nicola Paolillo, ex Lascaris che mister Grungo ben conosce, e Federico Zanna, ex Strambinese; per innestarli, ecco il trequartista Gigi Gennarino, in uscita dalla Pro Vercelli, in precedenza anche al Torino.

Quattro rinforzi importanti anche quelli del Pianezza, che dà il benvenuto a Nikolas Nuzzolese dal Vanchiglia, Diego Marineddu dal Cenisia, Denis Petrozzi e Luca Spada dal Lascaris: niente male davvero. Lasciano il Pianezza la mezzala Alessio Centrella e il difensore centrale Cristian Peila, che si accasano alla Pro Collegno insieme a Luca Mensio, esterno sinistro di qualità con un passato in Juventus e le ultime due stagioni all’Alpignano. Due novità anche in casa STS, si tratta di Lorenzo Pappagallo, centrocampista centrale dal Chieri, e Ludovico Tessore, attaccante dal Nichelino Hesperia.

Ma il colpo forse più importante dell'annata risale alla scorsa settimana ed è stato messo a segno dal Vanchiglia, che si è assicurato il gol di Elion Daka, che lascia il Lucento dove era approdato solo questa estate.

UNDER 14 - MICALIZZI A SETTIMO, GIGLIO ALL’ALBESE, ACHIDDU ALLA PRO COLLEGNO

Alpignano super attivo anche nei 2011: in difesa c’è l’ex Lascaris Luca Riario, in attacco Thomas Guardalben e Claudio Moscatelli, presi rispettivamente da Cenisia e Bsr Grugliasco. Due rinforzi per la Fulgor Chiavazzese del tecnico Maffei: per la porta Andrea Carnevali dal Città di Cossato, a centrocampo colo Edoardo Bassano dalla Pro Vercelli. Pillole di mercato: l’Albese ha preso l’esterno sinistro Federico Giglio, che giocava a Carmagnola. L’attaccante Flavio Micalizzi passa dal Chieri al Settimo. Dalle violette esce Niccolò Prago, che passa al San Maurizio. Un rinforzo importante anche per la Pro Collegno: Riccardo Achiddu, esterno tutta fascia proveniente dal Cenisia. La Bruinese accoglie Alessandro Miale, attaccante classe 2011 ex Roletto. Nuova avventura per Guglielmo “Gulli” Maffei: l’ex Vanchiglia ha firmato con il Gassino. Il Lucento cede Possumato (Suno) e Selvaggi (Pianezza).

MERCATO - Curiosità per i talenti pescati nel cuneese, Segilsonne Jean (2012 del Valle Varaita) e Aly Ziao Timite (2014 del Caraglio). Dalle Academy arrivano anche Mazzilli (2017 dall’Ivrea) e Okosodo (2018 dallo Spazio Talent Soccer)


La Juventus continua nel lavoro di scouting del territorio piemontese, sviluppato anche grazie al progetto delle Academy, e rinforza le sue (già incredibili) squadre con ben 11 talenti scovati nelle società dilettantistiche, e non solo quelle di prima fascia.

È il caso, per esempio, di Segilsonne Jean, talento classe 2012 preso dal Valle Varaita, nel cuneese. L’altro innesto nel gruppo degli Esordienti è invece Gabriel Zambon, difensore centrale nato e cresciuto nel Volpiano Pianese. Per quanto riguarda i 2013, l’unico volto nuovo è quello di Simone Carlomagno, portiere preso dal Lucento.  

Mario Muscari, talento classe 2014 del Chisola, non dovrà cambiare le sue abitudini per spostarsi allo Juventus Training Center, sempre nel comune di Vinovo. Farà invece molta più strada il suo coetaneo Aly Ziao Timite, preso dal Caraglio, ancora nel cuneese. Due novità anche per i Pulcini 2015: Lorenzo Rosso, in arrivo dall’Infernotto, e Matteo Bianchi, preso dal Borgosesia.

Ma non finiscono qui gli ingressi nel vivaio bianconero. Nei 2016, spazio ad Andrea Possagno dal Verbania ed Edoardo Sandano dal Vanchiglia. L’unica novità dei 2017 arriva da Ivrea e risponde al nome di Tommaso Mazzilli. È un’Academy anche lo Spazio Talent Soccer, da cui è stato preso un talentino del 2018, ovvero Kelly David Okosodo Oziabor.

INTERVISTA - Parla il nuovo allenatore della prima squadra e responsabile tecnico dell’intera società: “Il presidente Arcella è molto motivato, ci aspetta un lavoro lungo e difficile. Fondamentale la collaborazione con il Monza, ai ragazzi dobbiamo trasmettere concetti di gioco che li rendano autonomi”


Stefano Guidoni è il volto nuovo del Beppe Viola: allenatore della prima squadra, che punta decisa al salto in Promozione, e responsabile tecnico di settore giovanile e scuola calcio, con l’obiettivo di riportare il vivaio del presidente Mimmo Arcella ai fasti del passato. Qui è stato vinto un titolo regionale una decina di anni fa (con il gruppo del 2000, categoria Giovanissimi, quando la società di chiamava ancora Atletico Torino), da qui sono passati campioni come Lorenzo Lucca.

Stefano, ti aspetta una nuova avventura molto impegnativa.
“Ho conosciuto il presidente Arcella un paio di anni fa, è da allora che, diciamo così, mi corteggia. Finora non c’erano le condizioni giuste per lavorare insieme, che invece si sono create negli ultimi mesi. Ed eccoci qui. Il presidente è una persona che mi piace, ha i suoi lati spigolosi ma si vede che ha voglia di tornare a fare calcio di un certo livello. Vuole cambiare le cose, qui di cose da cambiare ce ne sono tante”.

L’obiettivo, immagino, è ristrutturare la società sul modello di quanto avevi fatto al PSG.
“Sì, l’idea è quella, ma ovviamente è un lavoro lungo e difficile. Sono entrato in corsa, quando i giochi erano già fatti. Per ora mi sto guardando intorno, per conoscere le persone e le squadre. Questi primi mesi serviranno per fissare i ruoli, per capire chi fa cosa. E arrivare, a luglio, con un’organizzazione che ci permetta di iniziare la nuova stagione con le idee chiare”.

Quindi lavori in un’ottica a lungo termine.
“Come allenatore della prima squadra in un’ottica settimanale (risata, ndr). Come responsabile tecnico invece sì, come dicevo servono anni per costruire una società, bisogna partire dall’attività di base e raccogliere i frutti stagione dopo stagione. Con i grandi, se vuoi vincere, basta comprare i giocatori. Nella scuola calcio e anche nelle giovanili, bisogna costruire mattone dopo mattone”.

Al di là delle battute, come sta andando con la prima squadra?

“Siamo una squadra forte, dobbiamo vincere, al di là degli episodi. Ho accettato questa sfida perché avevo voglia di divertirmi, di fare le cose per bene ma con piacere. Il divertimento viene prima di tutto, ad ogni livello. E invece passiamo le domeniche a discutere, a litigare, con gli arbitri, con gli avversari, con tutti. Questo non mi piace. Il calcio non è una tragedia, non va vissuto come tragedia”.

A maggior ragione nel settore giovanile.
“Certo, la prima cosa da migliorare è l’immagine della società. Cattiveria agonistica non vuol dire farsi cacciare tutte le domeniche. Bisogna puntare sull’educazione, anche nella scelta dei giocatori e soprattutto delle loro famiglie”.

Oltre all’educazione, c’è il campo.
“Con i ragazzi l’importante è trasferire dei concetti. Una base di partenza importante, in questo senso, è la collaborazione in atto con il Monza, con cui dovremo definire incontri e passaggi che porteranno alla condivisione di una metodologia di lavoro. Prima dobbiamo strutturare l’attività, poi penseremo alle persone che ne faranno parte. Il presidente Arcella è molto motivato, con il direttore sportivo Fabrizio Ghirardi stiamo imparando a conoscerci, servirà l’aiuto di tutti”.

Parli di concetti, spiegaci i più importanti.
“Il calcio sta cambiando, la parola d’ordine è intensità. Ritmi bassi, negli allenamenti e nelle partite, non vanno bene, così come non servono allenatori e istruttori che guidano i giocatori con il joystick, perché i ragazzi non acquisiscono nulla. La tecnica di base è fondamentale, ma alla velocità richiesta dal gioco di oggi. Io dico sempre, anche nei corsi che tengo come docente della FIGC, che dobbiamo giocare come in finale di Champions, ma ovviamente al nostro livello. Vuol dire correre tanto e forte, passare la palla forte, avere idee veloci. Tutto questo di può ottenere solo con giocatori che fanno scelte autonome. Ma, ripeto, servono anni di lavoro”.

Obiettivi più a breve termine?
“Rimanere nei regionali con i 2010, vincere i provinciali con i 2009: non sarà facile ma ci proviamo. Non dobbiamo mai dimenticare che qui la società è rinata da zero due anni fa, ricostruire non è mai facile e, finora, sono stati bravissimi”.

MERCATO - Dai galletti preso anche il 2014 Montesano, dai bianconeri il 2015 Corallo. L’unico 2013 è l’ex Canelli Fenoglio, tanti invece gli arrivi nel Piccoli Amici


Sono ben 12 i giovani talenti scelti dal Torino nelle squadre dilettantistiche del Piemonte, che vanno a rinforzare le squadre granata fin dalla finestra invernale di trasferimenti. È il frutto dell'importante lavoro di scouting sul territorio portato avanti dal responsabile dell'attività di base Corrado Buonagrazia e dal suo braccio destro Omar Cerutti.

Partendo dai più grandi, gli Esordienti 2012, hanno firmato con il Torino Giuseppe Loreto del Lascaris, Giuseppe Napoli dell’Asti e Felipe Salvatore del Cenisia. Arriva da Canelli l’unico rinforzo classe 2013 e risponde al nome di Riccardo Fenoglio. Per quanto riguarda le due annate di Pulcini, gli unici “colpi” sono il 2014 Elia Montesano, ancora in arrivo dall’Asti, e il 2015 Samuel Corallo, seconda scelta dal Lascaris.

Passiamo ai 2017, dove la società granata ha puntato su Marvellous Nwadeede, scoperto al Centrocampo. Ben 5, infine, gli arrivi tra i Piccoli Amici classe 2018: si tratta di Damiano Pasin (San Maurizio Canavese), Federico Milazzo (Nichelino Hesperia), Thomas Giglio (Rebaudengo), Thomas Liberti (Mappanese) e Tommaso Bittolobon (Vanchiglia).