Mercoledì, 30 Ottobre 2024

FIANO PLUS
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Città : FIANO
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Sito: fianoplus.com
  Il Prima del Fiano Plus  La prima esperienza di un campionato UISP a Fiano risale alla stagione 1994/95, in cui una compagine dall’unico nome “FIANO” prende parte al campionato Amatori della sede di Ciriè-Settimo-Chivasso. La squadra iniziale è composta in parte da giocatori tesserati esclusivamente per il campionato UISP ed in parte da giocatori (o scarti) della prima categoria o delle squadre giovanili del U.S. FIANO, militante nei campionati FIGC. Quindi, in questa prima esperienza, si nota come il calcio UISP a Fiano sia nato principalmente come complemento al calcio FIGC, per far giocare, in parole povere, chi aveva scarse possibilità di giocare in prima categoria. Fu una stagione senza particolari squilli, in cui il gruppo, tutto sommato, funzionò egregiamente. Purtroppo, a causa di varie vicissitudini societarie (ci fu la rottura ai vertici societari tra direttivo FIGC e direttivo UISP), l’esperimento cessò immediatamente e non venne riproposto nella stagione successiva. Dopo la pausa della stagione 1995/96 tornò prepotente la voglia di calcio in quel di Fiano ed una nuova squadra dal nome “GABETTI CIRIE'” (per via dello sponsor) prese parte alla stagione 1996/97 sempre nel comitato UISP di Ciriè-Settimo-Chivasso. La squadra venne formata in tempi rapidissimi ed in piena “zona cesarini” (settembre inoltrato) ed obiettivamente, da un punto di vista tecnico, si raccolse tutto ciò che era disponibile: di conseguenza la squadra era mal costruita con ruoli scoperti e con uno spogliatoio troppo eterogeneo. Nonostante tutto però, la voglia di calcio rimase e proseguì la stagione successiva con il desiderio di ottenere il definitivo salto di qualità. In quest’ottica la squadra venne rinforzata notevolmente con l’arrivo di nuovi elementi dalla prima categoria fianese, ed in più si cercò di dare nuovo impulso alla creazione di una struttura societaria solida e ben consolidata. Purtroppo il progetto svanì già nei primi mesi: da un lato i risultati sportivi si trasformarono in un autentico “flop” (e per una squadra costruita con l’unico obiettivo di vincere il campionato perché il secondo posto sarebbe stato un fallimento è immaginabile intuirne il conseguente dramma sportivo) ma soprattutto fu la situazione societaria in generale a creare non pochi problemi di spogliatoio. Infatti i vari dirigenti, a parte il presidente, andarono più che altro a rimpolpare la schiera dei “chiacchieroni da bordo campo”, ossia quei personaggi poco inclini ai lavori pratici ma sempre presenti per esternare, consigliare o polemizzare. E come in tutte le cose ad un’azione risponde sempre una reazione. Ed in questo caso il risultato fu straordinario, quella che col senno di poi potremmo definire come la vera e propria fiamma di accensione del progetto Fiano Plus e cioè la nascita di un gruppo spontaneo di cosiddetti “dirigenti-giocatori”, che nell’immediato si fece carico di mantenere tutti gli impegni assunti ma che in un secondo tempo avrebbe dato vita proprio al progetto Fiano Plus. E pensare che in quella disgraziata stagione, il gruppo dei “dirigenti-giocatori” venne usato come alibi per motivare gli scarsi risultati sportivi, fomentando i labili equilibri dello spogliatoio. Ed allora iniziò a prendere corpo l’idea di creare un nuovo sodalizio, una nuova associazione sportiva: se dovevamo assumerci delle responsabilità e degli impegni economici (che per Fioccone e Trombin incominciarono già con la “Gabetti Ciriè” ) tanto valeva a questo punto essere indipendenti e decidere completamente il nostro destino. ———————————————————————————— Mentre la stagione 1997/98 correva verso la fine senza particolari sussulti si stava già iniziando a preparare il terreno verso il nuovo sodalizio. Ormai stava diventando tutto chiaro: il gruppo dei “dirigenti-giocatori” stava delineando tutto in maniera chiara e convincente. Mancava ancora una cosa: il nome! Ed è in una fresca serata estiva che di fronte a Trombin, Cavalli, Caveglia, Scircoli e Maganuco, Fioccone fece la proposta definitiva: ci chiameremo Fiano Plus. Il nome piacque a tutti che accettarono con entusiasmo. Oramai la strada era avviata con Cavalli che assumeva il ruolo di presidente-giocatore e Trombin quello di allenatore-giocatore. I restanti soci si misero a disposizione della nuova società, soprattutto da un punto di vista economico. Infatti il bilancio preventivo della nuova società fu coperto completamente dai vari tesserati dell’associazione: chi voleva entrare a far parte della nuova squadra doveva pagare una quota di 150.000 £, mentre la restante quota fu divisa fra i soci fondatori. Il primo bilancio fu di 6.500.000 £ e comprendeva il pagamento dell’iscrizione alla lega UISP, l’affitto del campo di Fiano, oltre all’acquisto di un gioco (uno solo) di maglie per le quali si scelsero i colori che divennero sociali: rosso-blu. Per il resto non ci furono particolari difficoltà. Il gruppo di giocatori a servizio del neo-allenatore era corretto, sia a livello quantitativo (22 effettivi) che a livello qualitativo. Ci accorgemmo che il progetto che avevamo intrapreso piaceva e nonostante l’autotassazione accorsero in diversi con entusiasmo e dedizione. Il Fiano Plus è iscritto al campionato Amatori UISP (i due campionati ci sono stati fino alla stagione 2003/04) del comitato di Ciriè-Settimo-Chivasso: gli unici doveri sono quelli di divertirsi ed affrontare la stagione senza particolari proclami; viviamo alla giornata, quello che sarà lo accetteremo senza particolari problemi. Ma soprattutto dopo le tribolazioni della passata stagione, viene semplificato l’apparato societario: Cavalli gestisce la parte burocratica dell’associazione, mentre Trombin assume il ruolo di dominatore assoluto sul campo con Fioccone che agisce da legante fra il tecnico ed il resto della squadra. E si arriva al 3 ottobre 1998, data ufficiale di esordio del nuovo sodalizio. Il primo impegno è a Caselle contro l’AER Caselle. La prima formazione ufficiale del Fiano Plus è la seguente: ALASONATTI, MAGANUCO L., (GHIRELLI), BRERO, SECCO (CAVALLI), CAVEGLIA, SCIRCOLI, MARCHETTO, CAROLLO, CHIAMBRETTI, FEDERICI, GIANETTO I (GARIDDIO). Per la cronaca finisce 2-1 per il Fiano Plus grazie alla doppietta di Marchetto. Ma, risultato a parte, è l’ambiente fianese che appare rigenerato: finalmente il gruppo appare compatto ed unito, il campionato viene affrontato senza particolari aspettative ma con la voglia e la determinazione di mettersi in gioco fino in fondo. Ed i risultati successivi alimentano la voglia di ottenere un piazzamento di prestigio. Sono soprattutto le due vittorie consecutive contro Cames Stampi e Lattes Borgaro (a Borgaro) alla quarta e quinta giornata di campionato che iniziano a farci sognare. Nonostante la battuta d’arresto della sesta giornata (a Settimo contro i favoritissimi dell’Italservizi), continuiamo ad ottenere punti su tutti i campi ed a dicembre, prima della sosta natalizia, raggiungiamo l’agognata seconda posizione che significherebbe promozione nel campionato UISP Eccellenza. A questo punto l’entusiasmo vola ed iniziamo ad accarezzare il sogno della vittoria in campionato. E come spesso succede i voli, soprattutto quelli pindarici, si pagano ed iniziamo ad avere qualche problema: la ripresa del campionato è catastrofica con tre sconfitte su quattro giocate, ma per fortuna anche gli avversari non brillano più di tanto e quindi la lotta per la seconda posizione rimane sempre accesa. Il pareggio ottenuto a Fiano contro la corazzata Italservizi ci restituisce fiato e morale e ci prepara per il finale di stagione. Vinciamo bene a Busano (5-1) e contro l’Ergom in casa: a due giornate dalla fine manteniamo due lunghezze di vantaggio sulla seconda in classifica (il Fornacino) che affrontiamo, a Settimo, il 27.03.1999. Abbiamo due risultati utili su tre a disposizione, ma iniziamo molto contratti, quasi spaventati, annichiliti dalla posta in palio: l’effetto è che andiamo in svantaggio nel primo tempo in seguito ad uno svarione difensivo. Nell’intervallo gli sguardi sono cupi, la testa è bassa e la paura di vedere sfuggire il secondo posto è enorme. Ma reagiamo, una volta in campo, reagiamo: prendiamo in mano il gioco, iniziamo a creare occasioni ed intimidiamo gli avversari. Il pareggio (di Carollo) è la logica conseguenza. Il 10 aprile 1999 a Fiano è di scena l’ultima giornata contro la Grangese: timorosi per la partita precedente teniamo alta la guardia. Sono i gol di Marchetto e Gianetto I che ci permettono di vincere la partita (2-0) e di terminare la stagione al secondo posto che ci permette di ottenere subito la promozione. La formazione scesa in campo in quel pomeriggio vittorioso è la seguente: ALASONATTI, CAVEGLIA, GHIRELLI, GENINATTI (Maganuco), GIANETTO I, SCIRCOLI, MARCHETTO (Cavallari), CHIAMBRETTI (Monetti), FEDERICI, FIOCCONE (Secco), CAROLLO (Gariddio). Quello che ad inizio stagione era un sogno distante, neanche immaginabile, era diventato realtà: vennero sconfitti i gufi di inizio stagione, ma soprattutto avevamo conquistato qualcosa di importante e lo avevamo fatto con le nostre semplici forze. Fu il successo del gruppo, fu il successo di una generazione di fianesi (18 tesserati su 22 erano fianesi all’epoca), fu il successo di un paese intero. Lo scudetto  La promozione in Eccellenza portò notevole entusiasmo in un Fiano Plus che stava preparando la nuova stagione: 1999/2000. Salendo di categoria sapevamo che avremmo affrontato avversari ben più blasonati ed allora ci mettemmo alla ricerca dei rinforzi giusti. La squadra dell’anno precedente venne praticamente confermata in blocco mentre invece si cercarono i tasselli mancanti. Come al solito ci venne in aiuto l’U.S. FIANO-CAFASSE, che nel tentativo di creare una squadra da vertice fece fuori altri fianesi illustri che accorsero all’interno del FIANO PLUS: stiamo parlando del difensore Lunardi e dei centrocampisti Gianetto II e Fassero. Inoltre avevamo la necessità di cercare un ariete offensivo da affiancare a Marchetto e Federici. Arrivò da Ciriè un attaccante esperto della categoria, dal cognome ingombrante di cui sentiremo ancora parlare: Andrea Buratto. Ma fu all’ultimo, a settembre, che venne realizzato il colpo di mercato col botto: infatti si unì il ventisettenne Stefano Massimino, cannoniere del Mathi di Eccellenza FIGC. Con questi presupposti la squadra iniziò il campionato con fiducia e ottimismo. Nonostante la sconfitta per 4-1 ottenuta a Balangero contro i campioni uscenti del Gioielli Sirianni alla prima giornata la squadra si aggrappa ai propri solisti: quando questi girano la squadra va a mille, quando invece prendono una giornata di ferie scende il buio più totale. Dopo la netta vittoria sul Punto Uno ed il pareggio ottenuto a Nole con l’Edilibruna, la squadra è dilaniata da una serie incredibile di infortuni e assenze che determinano il record negativo del Fiano Plus che incappa in un filotto di sette sconfitte consecutive. A Natale la bella favola della matricola brillante sembra già un ricordo con la retrocessione nel campionato Amatori dietro l’angolo. Ma per fortuna questa volta la sosta è rigenerante e ci permette di recuperare diversi giocatori. E con essi tornano i risultati: le prime tre partite del 2000 ci portano 9 punti, 10 reti realizzate ed una sola subita. Ritorna la fiducia nei nostri mezzi anche se, a livello di risultati, saliamo su di un enorme ottovolante: ad un buon risultato (5-2 sul Cafasse, 2-1 a Settimo contro la Mezzese, 5-1 sul Real Settimo) segue subito un passo falso. E di questo passo arriviamo alla fine della stagione, conquistata solamente all’ultima giornata grazie alla vittoria inglese (2-0, Massimino mattatore) ottenuta a Settimo contro il Tornado. Archiviata la stagione appena conclusa, con non poche sofferenze, si cerca di correre ai ripari nell’allestimento della nuova squadra che, nei programmi iniziali, deve garantire un campionato un po’ più tranquillo. Questa volta si punta decisamente sull’esperienza con l’innesto del portiere Anselmo, dei centrocampisti Traina e Rovei e degli attaccanti Ferrari e Caorsi. Torniamo sulla terra ed affrontiamo l’inizio di stagione con serena determinazione, quasi fossimo tornati indietro di due anni e quasi immaginassimo che anche questa volta il risultato sarebbe stato sorprendente. Riprendiamo da dove avevamo finito con risultato pressoché analogo: battiamo il Tornado a Settimo per 3-2 grazie alla doppietta di Marchetto e a Geninatti prima che l’alluvione imperversi sul torinese decretando, per noi, una sosta di due settimane. Riprendiamo quindi il 28 ottobre ed a Fiano è di scena l’Edilbruna. La partita è vibrante, tirata fino all’ultimo: andiamo in vantaggio con il solito Marchetto, veniamo prima raggiunti e poi superati, ma nel finale affondiamo con l’uno-due vincente firmato Marchetto-Rovei. Iniziamo a capire che la squadra c’è: giochiamo un buon calcio aggiungendo una personalità fino ad ora nascosta. La settimana successiva siamo attesi dalla cosiddetta prova del nove: andiamo a Settimo contro la Mezzese. Il risultato finale (2-0 scaturito nel secondo tempo grazie alle marcature di Gianetto II e Rovei) non offre i giusti riconoscimenti al Fiano Plus che gioca il più bel calcio di sempre, uscendo dal campo tra i complimenti degli avversari. La squadra gioca un calcio universale in cui tutti ora attaccano ed ora difendono. In difesa la coppia centrale formata dall’inossidabile Caveglia con Lunardi è ben protetta dal miglior Geninatti di sempre. A centrocampo la coppia Fioccone-Marco Gianetto sforna quantità e qualità sia durante la fase difensiva che in quella offensiva. Ma è sulle corsie laterali che è avvenuta la metamorfosi: i due laterali difensivi Fassero e Mauro Gianetto si trasformano in vere spine nel fianco durante la nostra fase offensiva creando sempre superiorità numerica. In avanti il miglior Marchetto di sempre, autentico leader carismatico in campo, viene ottimamente affiancato da Rovei, assai presente nelle marcature del Fiano Plus. A questo punto la squadra inizia a crederci e ottiene altre due vittorie contro Borgonuovo e Libertas: il 18 novembre siamo in testa a punteggio pieno con in più due partite da recuperare. Il tempo di rilassarsi un momento (sconfitta contro il Leinì) e ripartiamo di slancio nuovamente con tre vittorie consecutive: 3-0 al Cervisia, 2-1 nel recupero contro il Cafasse e soprattutto 3-0 a Settimo contro i campioni uscenti dell’Italservizi. A Natale, alla fine del girone di andata abbiamo cinque lunghezze di vantaggio sulla seconda in classifica ed a questo punto l’obiettivo finale diventa lo scudetto di categoria. Dopo la sosta natalizia il campionato riprende il 3 febbraio 2001 e come due anni prima facciamo di tutto per complicarci la vita: iniziamo con due pareggi per poi perdere alla terza di ritorno il derby casalingo contro il Cafasse. La squadra è in affanno: non riesce più a giocare con quella semplicità che aveva scandito tutto il girone di andata. La vittoria a Nole con l’Edilbruna è solamente un fuoco di paglia perché tra la quinta e la sesta di ritorno perdiamo prima in casa con la Mezzese e poi a Settimo contro il Borgonuovo. A questo punto, perso tutto il vantaggio accumulato nell’andata, ce la giochiamo con le squadre di Settimo, Tornado e Borgonuovo. Il calendario ci viene incontro e ci permette di vincere agevolmente a Malanghero contro l’ultima della classe, la Filmar. Riprendiamo entusiasmo e fiducia e ci prepariamo per il finale di stagione. Il match point ci viene servito di mercoledì, quando affrontiamo, in recupero, la Libertas che viene travolta per 3-0 grazie ad un nuovo, strepitoso Marchetto. Alla penultima giornata viene a Fiano un’Italservizi in disarmo che se ne va con le ossa rotte: 6-0. All’ultima giornata, con due lunghezze che ci separano dal Borgonuovo, andiamo a Ciriè contro gli Amatori: abbiamo due risultati utili su tre a disposizione. La formazione iniziale del Fiano Plus è la seguente: ANSELMO, CAVEGLIA, LUNARDI, GENINATTI, FASSERO, GIANETTO II, MARCHETTO, CAROLLO, BURATTO, FIOCCONE, ROVEI. Ne esce una partita vibrante condita da cinque segnature. Alla fine siamo noi a prevalere, grazie alle reti di Fioccone, Marchetto e Fassero. E’ finita: rientriamo nello spogliatoio giusto in tempo per festeggiare; alziamo i nostri cori in cielo, brindiamo con i nostri bicchieri: oggi, 28 aprile 2001 a Fiano si è fatta la storia! “Il titolo va al Fiano Plus” intitola il Canavese, “Fiano plus, la legge del Re”, intitola, invece il Risveglio! Ed il trionfo appare ancora più completo se pensiamo che Marchetto vince il titolo di capocannoniere del campionato, con Buratto I e Rovei che terminano tra i primi cinque cannonieri della stagione. ——————————- Il post-scudetto  Una volta in bacheca la coppa per la vittoria in campionato è ora di preparare la stagione 2001/02 che viene affrontata con la presunzione di chi ha appena conquistato il titolo. Ormai non siamo più una cenerentola, ma siamo entrati di diritto nel gruppo delle pretendenti al titolo: gli obiettivi stagionali sono legati sia al campionato, in cui si cercherà di bissare il titolo appena conquistato, e sia alla Coppa Piemonte, in modo da misurarci con le avversarie per il titolo regionale. Viene pressoché confermata tutta la squadra della passata stagione, con l’eccezione di Traina che si prende un periodo di riflessione e Anselmo che si trasferisce presso altri lidi. Tra i nuovi acquisti spiccano il portiere Bili, il difensore Casassa ed il centrocampista Chiampi, proveniente dal Fiano-Cafasse. In più in attacco si confida sul recupero a tempo pieno di Caorsi. La stagione 2001/02 parte il 6 ottobre 2001 e vede il Fiano Plus impegnato a Settimo contro il Fornacino e la dea bendata decide di accanirsi subito contro il gruppo rosso-blu: infatti si fa subito male Marchetto, il capocannoniere della stagione precedente, che verrà messo al palo praticamente per tutta la stagione. I primi risultati sono incoraggianti con la conquista di tre vittorie nelle prime tre partite: rispetto alla scorsa stagione la squadra è meno brillante ma si fa forza sulla difesa che appare molto compatta. Tra ottobre e novembre gli impegni di coppa iniziano a farsi sentire con la squadra che va avanti a singhiozzo: in campionato tre pareggi di fila ci tengono ancorati dietro all’Edilbruna capolista, mentre è in coppa che dimostriamo brillantezza tanto da vincere agevolmente il nostro girone e qualificarci per i quarti di finale delle finali regionali. Le ultime tre partite del 2001 (in campionato) ci portano in dote tre vittorie e ci permettono di concludere l’andata al secondo posto dietro all’Edilbruna capolista. Dopo la sosta invernale riprende la stagione ed anche in questo caso il fiato è alquanto corto: perdiamo a Salassa e a Ciriè, pareggiamo con Fornacino e Leinì. Facciamo fatica a costruire gioco e soprattutto a finalizzare l’azione: l’assenza di Marchetto a cui si è aggiunta anche quella di Caorsi, viene colmata da un ottimo Buratto I che, in questa fase stagionale, si carica la squadra sulle spalle e la mantiene nelle prime posizioni. Con l’estromissione dalla coppa regionale (eliminazione contro l’AC Real Club) possiamo puntare solamente al campionato in cui l’Edilbruna entra in caduta libera, mentre sale prepotentemente il Tortorici Salassa, che macina punti su punti. Ad aprile le due vittorie contro Libertas e Borgonuovo ci permettono di contendere il primo posto ai canavesani che affronteremo a Fiano all’ultima giornata. Ma il destino si compie anche questa volta in un recupero che giochiamo a Cafasse, e questa volta la fortuna (e l’arbitro) non sono dalla nostra parte. Ci presentiamo senza Caveglia e Fioccone infortunati, che vengono sostituiti rispettivamente da Ghirelli e Massa. La partita è tesa: loro nonostante non abbiano particolari ambizioni di classifica ce la mettono tutta per rovinarci la festa. Il pallino del gioco è nelle nostre mani, con Fassero e Casassa che si propongono in fase offensiva con buona continuità. Ed è proprio sul traversone del mancino lanzese che la partita subisce una prima svolta; Buratto I, in perfetta coordinazione, svetta di testa e colpisce a botta sicura: la panchina è ormai in piedi pronta ad esultare ma l’estremo difensore avversario con un intervento straordinario riesce ad impedire all’ariete rosso-blu la marcatura del vantaggio. Rete sbagliata, rete subita! Sul capovolgimento di fronte, in perfetto contropiede il Cafasse passa in vantaggio. Ripartiamo ma appare evidente che abbiamo subito il colpo ed il Cafasse ne approfitta immediatamente. Nuovo contropiede e Ghirelli atterra un attaccante avversario: tutti ci aspettiamo il cartellino giallo mentre invece l’arbitro estrae quello rosso decretando l’inferiorità numerica. In più sul calcio di punizione susseguente, il Cafasse trova la seconda marcatura. Per il Fiano Plus è notte fonda: nel secondo tempo c’è spazio solamente per il gol della bandiera ma purtroppo non basta e con la partita consegniamo anche il titolo al Salassa che viene a Fiano, all’ultima giornata solamente per il passaggio di consegne. Terminiamo al secondo posto a tre lunghezze dal Salassa vincitore. Archiviata la stagione 2001/02 con non poca amarezza ed altrettanta delusione, ci prepariamo alla nuova stagione 2002/03 in cui vogliamo diventare nuovamente protagonisti. Pochi i cambiamenti all’interno della rosa della squadra: in entrata si segnala l’acquisto del laterale Porino, mentre in uscita Buratto I, prima dell’inizio stagionale decide di abbandonare il Fiano Plus per trasferirsi al Cafasse. La squadra come al solito inizia bene con quattro vittorie nelle prime cinque partite, grazie soprattutto ad un ritrovato Marchetto, rientrato dopo l’infortunio della scorsa stagione. Ma è evidente che se da un lato la squadra ha ritrovato la brillantezza perduta segnando un numero impressionante di marcature, dall’altro concede molto e diventa vulnerabile in fase difensiva: a Ciriè per vincere la partita abbiamo dovuto andare in gol per 5 volte! In più ci si mette anche la sfortuna che si accanisce sotto forma di legni colpiti ed occasioni buttate al vento. Alla fine del girone di andata il verdetto del campionato sembra già scritto con l’Edilbruna distanziato di 6 lunghezze dalla seconda classificata ed il Fiano Plus solamente quarto. Alla ripresa della stagione il Fiano Plus non perde i propri vizi e continua a dover sudare infinitamente per ottenere punti preziosi: a Nole contro il CRG Nole, in vantaggio per 3-0 riusciamo a subire il pareggio (di un certo Buffa) in “zona cesarini”. Alla terza di ritorno, dopo la sconfitta casalinga contro il Tornado (altri 4 gol subiti), si decide di cambiare: in questa situazione non andiamo da nessuna parte. La squadra diventa più accorta, con la difesa più bloccata e cha bada principalmente al sodo. Il cambiamento porta ad una svolta: 4 vittorie consecutive tra cui quella prestigiosa contro il Salassa, travolto per 4-1. Avviciniamo il primo posto ed il 23 marzo 2003 giochiamo lo scontro diretto contro l’Edilbruna in quel di Fiano. Andiamo in svantaggio grazie all’ennesimo gol su punizione subito, ma reagiamo prontamente con De Pace che sale sugli scudi, prima provocando il rigore trasformato da Marchetto e poi segnando con un preciso diagonale da fuori area. Gli avversari sono annichiliti e devono anche subire, prima della fine del primo tempo anche l’inferiorità numerica a causa dell’espulsione di un loro difensore per fallo da tergo su Chiampi lanciato a rete. Nell’intervallo gli umori dei due spogliatoi sono diversi, ed ecco che avviene la trasformazione. L’Edilbruna si ripresenta in campo con grande determinazione, nonostante siano in svantaggio e con un uomo in meno. Il Fiano Plus cessa di giocare: arretra il baricentro e non propone più nulla. Nel secondo tempo l’Edilbruna realizza il miracolo ribaltando il risultato e distruggendo le ultime speranze del Fiano Plus. Il nostro campionato finisce praticamente qui: le ultime partite ci consegnano un mesto quarto posto dietro all’Edilbruna che prevale sul Cafasse e sul Salassa. La Coppa Piemonte Archiviata la stagione 2002/03 che regala nuovamente il titolo di capocannoniere a Marchetto, si pensa alla stagione 2003/04 che ha un bel prologo domenica 1 giugno 2003 in cui si disputa a Fiano il trofeo “Due calci per un amico”, manifestazione benefica che ha l’obiettivo di racimolare qualche soldino da destinare all’associazione italiana per la ricerca sul cancro. Oltre al Fiano Plus, padrone di casa, partecipano anche il Torino femminile ed una rappresentativa di amministratori comunali. Per il Fiano Plus è l’occasione per presentare un nuovo acquisto, per la verità si tratta di un cavallo di ritorno: Stefano Massimino. Oltre al fuoriclasse fianese, arrivano anche il portiere Binatti, i difensori Luca Traina e Maganuco (anche lui è un cavallo di ritorno), oltre al centrocampista Cristallo e all’attaccante Vighetti. La squadra appare subito competitiva nonostante anche in questo caso la cattiva sorte decida di metterci lo zampino: a causa di un incidente motociclistico Fassero sarà assente per quasi tutta la stagione, rientrando solamente nell’ultimo mese. Ma tutto sommato, comunque, c’è molta fiducia e la squadra si prepara in altura, in quel di Mezzenile. La stagione riparte da Ciriè contro la Libertas, squadra che non ci ha mai dato particolari grattacapi. Ed in effetti anche in questo caso lo spartito non cambia con il Fiano Plus che affonda già nel primo tempo; alla fine della partita sarà 5-1 per noi che oltre ai punti portiamo a casa interessanti valutazioni sul valore tecnico della squadra. Il mezzo falso della settimana successiva (pareggio a Caselle con la Filmar per 2-2 dopo il nostro vantaggio per 2-0) non ci turba particolarmente e continuiamo a ottenere punti importanti: 4-0 al Cervisia e 4-2 a Cafasse nel derby più sentito. La sconfitta della settimana successiva a Nole contro l’Edilbruna fa da prologo all’incredibile pareggio ottenuto contro il Lattes alla sesta giornata: in vantaggio per 3-0 fino a cinque minuti dalla fine riusciamo a subire il pareggio nel recupero. Ma anche in questo caso il mezzo passo falso viene metabolizzato abbastanza semplicemente. Tra novembre e dicembre otteniamo un filotto di quattro vittorie consecutive tra cui spicca un 7-0 ottenuto contro un impaurito Borgonuovo. All’Ultima di andata, prima di Natale, andiamo a Ciriè contro il Cafe Villaggio, inatteso capolista del campionato; ne esce una partita scialba con le due squadre attente a non farsi troppo male. Alla fine dell’andata terminiamo al secondo posto a due lunghezze dal Cafe Villaggio capolista; l’Edilbruna favorita è solamente terza. Dopo la pausa natalizia il campionato riparte con il Fiano Plus desideroso di giocarsi le proprie carte: è soprattutto la coppia offensiva formata da Marchetto e Massimino che fa sognare i tifosi con lo scudetto che appare alla portata dei fianesi. Ripartiamo bene con tre vittorie nelle prime tre partite: 2-1 alla Libertas, 6-1 alla Filmar, 5-1 al Cervisia. La squadra, nonostante le vittorie, appare leggermente appannata e si salva grazie ad un maestoso Massimino che sale letteralmente in cattedra e prende per mano la squadra. Nel frattempo vi sono importanti novità legate alla gestione di parte del centro sportivo con il Fiano Plus che inizia a valutare la possibilità di realizzare dei campi da calcio a 5 in luogo di queli del tennis esistenti. Con la quarta di ritorno che non si gioca a causa della neve andiamo alla quinta con l’Edilbruna che viene a Fiano per giocarsi un primo crocevia e l’assenza parziale di Massimino (arriverà solamente nel secondo tempo) si rivela determinante: perdiamo infatti per 3-1. Ma nonostante la sconfitta nulla appare compromesso ed andiamo alla sesta giornata a Malanghero a strapazzare il Lattes infilandogli un cappotto tennistico: 6-1. E’ il canto del cigno perché la settimana dopo contro il Leinì incappiamo nella classica giornata storta. Contro un avversario che non ha nulla da chiedere al campionato e presentatosi in formazione rimaneggiata la squadra è irriconoscibile, quasi svuotata di motivazioni; e pensare che le notizie che giungevano da Ciriè (Cafe Villaggio) erano assolutamente positive con il primo posto dietro l’angolo. Ed invece la squadra gioca con il fiatone, va in svantaggio e non riesce più a recuperare nonostante le innumerevoli occasioni create (tra cui un penalty di Massimino calciato alto). La parola FINE compare però solamente contro il Cafasse, nel recupero serale, con cui riusciamo solamente a pareggiare. Il campionato svanisce a favore dell’Edilbruna che gioca un girone di ritorno perfetto e supera anche il Cafe Villaggio. Le ultime giornate si consumano all’insegna della tensione: a differenza della stagione 2001/02 questa volta la sconfitta fa male ed è difficile da metabolizzare perché la squadra era ben costruita e non aveva punti deboli, la conquista del titolo di capocannoniere di Massimino è solamente un contentino. E’ mancata solamente un po’ di convinzione nel momento topico del campionato, anche perché la partecipazione alla Coppa Piemonte ci ha tolto energie importanti. Ma a questo punto, dopo la disfatta in campionato, diventa proprio la manifestazione regionale l’obiettivo stagionale per eccellenza. E pensare che i presupposti non furono assolutamente propiziatori visto che arrivati in semifinale ci troviamo ad affrontare il Doria, squadra che nelle precedenti edizioni della manifestazione regionale ha sempre ben figurato, all’indomani della delusione in campionato. L’andata si gioca ad Orbassano e la partita decreta una nuova svolta, quasi inaspettata. La squadra che si presenta al centro sportivo con il morale sotto i tacchi, riesce a dimenticare gli episodi recenti ed una volta in campo si trasforma. Il nostro primo tempo è eccezionale: creiamo occasioni a raffica, cogliamo due volte i legni della porta avversaria, sbagliamo un nuovo penalty ma non riusciamo ad affondare. Il secondo tempo è rocambolesco con loro che vanno in vantaggio al primo affondo, pareggia uno strepitoso Massimino in rovesciata, rimaniamo in dieci a causa dell’espulsione di Fioccone ed andiamo nuovamente in svantaggio. Quando tutto sembra perduto ci pensa Marchetto che sigla il pareggio su rigore concesso nei minuti finali. La squadra ha ritrovato morale e convinzione e l’obiettivo della finale di Bra del 30 maggio questa volta non è più un miraggio. La settimana successiva a Fiano la sfida appare interminabile: ci difendiamo bene e ripartiamo in velocità ma anche questa volta la fortuna ci assiste poco con Massimino che nella stessa azione coglie per due volte i pali della porta avversaria e con il risultato che non si schioda dallo 0-0 iniziale. Ma tutto sommato per noi è sufficiente perché comunque andiamo in finale con il morale alle stelle. E devo ammettere che quei giorni a cavallo della finale di Bra furono fantastici per l’atmosfera e per la sintonia che si crearono. Il 30 maggio 2004, il torpedone rosso-blu parte da Fiano con destinazione Bra, campo antistante la basilica di Santa Maria dei fiori; avversari la squadra del Macellai Bra, squadra che gioca praticamente tra le mura amiche. La squadra è concentrata al massimo, sul pullmann non vola una mosca e nonostante le assenze di Caveglia e Rovei la squadra è ben conscia di potercela fare. Con gli spalti gremiti come non mai, la partita ha inizio con il Fiano Plus che si presenta con: BINATTI, PORINO, GHIRELLI, GENINATTI, FASSERO, CAROLLO, MARCHETTO, TRAINA, MASSIMINO, FIOCCONE, CHIAMPI. La partita è molto tirata con le due squadre ben disposte in campo, attente a non farsi sorprendere dagli avversari. Con il passare del tempo il Fiano Plus guadagna qualche metro e costringe gli avversari a rinculare all’indietro anche se la partita rimane avara di emozioni. Ma il Fiano Plus ha un Massimino in più che si inventa il gol del vantaggio con una parabola imprendibile da circa 40 metri che si insacca sotto l’incrocio dei pali. La reazione del Macellai è flebile con la difesa che protegge il proprio estremo difensore con grande attenzione. Nel secondo tempo loro cercano di arrivare al pareggio ma così facendo si espongono al nostro contropiede che diventa implacabile. Dapprima è Marchetto che sigla il raddoppio, infine a distanza di pochi minuti De Pace si inventa, di tacco, il 3-0 ben imbeccato da Chiampi. Alla fine si scatena la festa con i giocatori esultanti sotto la tribuna centrale; per la prima volta una squadra del comitato di Ciriè-Settimo ottiene la vittoria nella manifestazione regionale. Fonte fianoplus.com

Via Arcour, 15/a Fiano

Nessuna pianificazione