CUORE GRANATA - Una vita insieme per le tre colonne del Vanchiglia, retrocesse loro malgrado ai Provinciali questa stagione dopo la salvezza conquistata con l'Under 14. Con spirito battagliero suonano la carica per guidare la squadra nuovamente ai Regionali, forti di un'unione che va al di là del campo da gioco.
Lapo Ledda il capitano, mezzala sinistra trasformata in esterno, Cristiano Ledda, mezzala infaticabile e Niccolò De Luca perno dell'attacco. Sono i tre pretoriani del Vanchiglia, colonne portanti di un gruppo che punta con decisione alla vittoria del girone per riconquistare i Regionali. Una maglia cucita addosso, un legame indissolubile che va oltre il campo da gioco.
E' Niccolò De Luca a sottolineare con fermezza cosa voglia dire vestire questa casacca e cosa sia stato crescere qui.
"Io sono diciamo l'ultimo arrivato, iniziai ai Primi Calci, e mi sono sempre trovato benissimo. Essere in questa società dopo tanti anni significa molto, per tutti noi è come una seconda casa. Questo ci ha permesso di legare subito, formiamo un trio fantastico, affiatato dentro e fuori dal campo".
La forzata retrocessione non ha certo fatto piacere e il capitano e faro della squadra Lapo Ledda è laconico nel commentare il cambio di categoria: "Non è stato bello e la differenza si nota, nel gioco, negli avversari, è tutto più indietro".
Cristiano Ledda però coglie i lati positivi: "La squadra è cambiata un po', ma sono arrivati compagni forti, come Alex D'Agnese, Mattia Marchetti e Andrea Casale. Con loro puntiamo a riconquistare i Regionali, che meritiamo. L'anno scorso è stato il primo campionato a 11 e ci siamo accorti delle differenze con quello della Scuola Calcio, è più competitivo, si cerca la vittoria. Conquistare il primo posto nel girone e diventare campioni provinciali è il nostro primo obiettivo".
Tre caratteri diversi e tre calciatori simbolo diversi. Per Cristiano è Jorginho, per Niccolò Ibrahimovic "per la sua grinta, per il suo modo di essere dentro e fuori dal campo". Mentre Lapo ammira Neymar "quando scende in campo il suo calcio diverte e si vede che si diverte, anche a costo di sembrare irridente".
Ma quando chiediamo in quale squadra professionista i tre sognerebbero di giocare insieme, non ci sono dubbi: "Juve!" dichiarano all'unisono.
Le qualità di tutti e tre sono state testate oltre che in campionato, da riconoscimenti esterni. I cugini Ledda hanno svolto dei provini, Lapo con Juventus (ben tre) e Novara, mentre Cristiano con il Torino e altri due con la Juve. Per Niccolò una chiamata al raduno della rappresentativa regionale di categoria, una bella esperienza e un bel riconoscimento per il lavoro svolto al Vanchiglia. In attesa di una prova anche per lui in qualche squadra professionista, il consiglio di Lapo Ledda è "di dare sempre il massimo in quelle occasioni. Quando provi con i professionisti vedi quanto più impegno, più testa, ci vogliano per stargli dietro, quindi dobbiamo dare ancora di più. Cercando sempre di divertirci".
Parole da capitano e il cugino Cristiano non ha dubbi: "Tra noi, Lapo è il più forte. Veloce, tecnico. Ed è sempre pronto ad aiutare la squadra".
Alla fine la chiosa finale è comune a tutti e tre, a gran voce dicono: "FORZA VANCHIGLIA!"