SOCIETA' - Un'altra notizia esclusiva di 11giovani trova conferma: l'ex responsabile dell'area tecnica del Chieri, con un passato importante da calciatore e da allenatore, ricomincia dal Vanchiglia. "Una scelta e un investimento da parte della società su una figura tecnica dal valore indiscusso (allenatore Uefa A professionista), ma anche sulla persona e sulle sue qualità morali, che si sposano perfettamente con il credo e il modus operandi della società" si legge nel comunicato stampa, che riportiamo integralmente
L’U.S.D. Vanchiglia 1915 comunica che dal 1º luglio 2022 Vincenzo Manzo ricoprirà il ruolo di Direttore Tecnico del club, con responsabilità dall’attività di base fino alla prima squadra.
Una scelta e un investimento da parte della società su una figura tecnica dal valore indiscusso (allenatore Uefa A professionista), ma anche sulla persona e sulle sue qualità morali, che si sposano perfettamente con il credo e il modus operandi della società.
Vincenzo Manzo ha una dote che prevale su tutte: la semplicità. Una qualità palesata nella vita e trasmessa in campo ai “suoi” ragazzi. Capacità e competenza, acquisite sul campo, completano il profilo professionale e umano del nuovo Direttore Tecnico granata.
Ma conosciamolo meglio.
Nato a Salerno il 16/04/1976, all’età di 13 anni si trasferisce a Torino per inseguire il sogno di diventare un calciatore. Approda, infatti, nel settore giovanile della Juventus, dove gioca con il ruolo di play di centrocampo per sei stagioni fino alla Primavera. In bianconero condividerà campo e spogliatoio con – tra gli altri – Alessandro Del Piero, Christian Manfredini, Fabrizio Cammarata, Jonatan Binotto, Alessandro Dal Canto, Dario Baccin, e in quegli anni vestirà anche la maglia delle nazionali giovanili (dalla Under 15 alla Under 18), insieme a tanti futuri campioni tra cui spiccano i nomi di Alessandro Nesta e Francesco Totti.
Con la Primavera si laurea campione di Italia del 1994, vince il torneo di Viareggio e nel 1995 la Coppa Italia.
In questi anni si allenerà spesso con la prima squadra guidata da Giovanni Trapattoni e poi da Marcello Lippi (è la Juventus di Baggio, Vialli, Ravanelli, Paulo Sousa e Deschamps), prima di approdare in Serie C.
A soli 23 anni, la sua carriera è stroncata sul nascere da tre gravi infortuni al ginocchio sinistro (crociato anteriore, posteriore e rotula), che lo costringeranno ad appendere prematuramente gli scarpini al chiodo.
Ma da qui nasce una nuova avventura per Vincenzo. Quella di allenatore.
Inizia, nella società del Bacigalupo, un percorso tra i dilettanti che lo porterà a vincere sette titoli regionali e un titolo nazionale (con i Giovanissimi classe 1992 del Rivoli Collegno nel 2005). Nel frattempo collabora come responsabile tecnico del Treviso.
Approda poi agli Allievi Nazionali del Novara dove resterà tre anni, centrando per due anni di fila le fasi finali.
Ancora un’esperienza alla Beretti del Como (condita da un campionato vinto), prima di meritarsi – nel 2012 – il passaggio al calcio dei grandi, con la chiamata del Borgosesia che gli affida la conduzione tecnica della Serie D per tre stagioni.
Dopo l’esperienza in Valsesia, arriva quella al Chieri, dove resta quattro stagioni, al Legnano (entrambe in Serie D) e per ultimo al Piacenza nel 2020 in Serie C.
Nelle prime squadre colleziona più di 400 panchine (valorizzando e lanciando più di 100 giovani calciatori nei professionisti e conquistando per tre volte i play off), centrando uno storico traguardo nel 2017: vincere la Coppa Italia con il Chieri (in quella squadra giocava anche Junior Messias).
Nella stagione 2021-2022 torna al Chieri come Responsabile Area Tecnica: sotto la sua egida, la Prima Squadra arriva a pochi punti dalla zona play off, le squadre del Settore Giovanile si qualificano tutte alle fasi finali di categoria e sono ben tre i giovani talenti approdati ai professionisti: Tommaso Marras al Monza, Jacopo Mosole al Genoa e Samuele Giaĺlombardo al Fiorenzuola. Ennesima dimostrazione del talento di Vincenzo Manzo di crescere e valorizzare giocatori per la Prima squadra e per il calcio professionistico.
Questo il percorso da calciatore e da allenatore di Vincenzo Manzo, che potrà e dovrà rappresentare per il Vanchiglia un valore aggiunto. Esperienza e conoscenze al servizio di tutti gli allenatori e cura dei ragazzi a 360º, da parte di chi “vivrà” praticamente sul campo ogni giorno, tutti i giorni, curando ogni minimo particolare.
Una nuova sfida da vincere insieme, per continuare a scrivere la storia del calcio giovanile a Torino e in Piemonte, con l’obiettivo di valorizzare il vivaio granata, rendendo il Gaspare Tallia un ricettacolo di sogni per tanti bambini e ragazzi che si avvicinano allo sport del calcio.
Come nell’immagine riportata: tutti per uno uno per tutti!