INTERVISTA - Insieme a Luciano Ferramosca, il vicepresidente del Moderna è l’artefice della rinascita del campo di strada delle Cacce: “Per essere all’anno zero, stiamo andando benissimo, portare l’Under 17 ai regionali sarebbe un sogno. Le basi sono solide, a maggio vogliamo rifare il memorial Ale&Ricky”
"Siamo all'anno zero di una nuova avventura. E sono molto soddisfatto di come sta andando". Parole e musica di Riccardo De Maglianis, attuale vicepresidente del Moderna Mirafiori ma di fatto primo artefice del percorso che porterà alla fusione tra il Moderna (senza Bacigalupo) e l’Atletico Mirafiori di Luciano Ferramosca. Nell'impianto sportivo di strada delle Cacce c'è tanto movimento, in settimana i campi sono pieno di squadre che si allenano e nel week end le tribune gremite di genitori e tifosi che assistono alle partite con rinnovato entusiasmo.
Per questa stagione - l'anno zero - rimangono due matricole separate, ma dalla prossima si passerà da una collaborazione totale a una vera e propria fusione, con l'ambizione di “ricreare su questo storico campo una nuova storia di successo, pianificando con serena calma il futuro”.
Riccardo De Maglianis, chi parte con il piede giusto è a metà dell’opera, si dice.
“L'inizio è davvero promettente. Abbiamo la Prima squadra che punta al salto in Prima categoria. Un settore giovanile completo, con tutte squadre che stanno affrontando i campionati provinciali in modo competitivo, in particolare l’Under 17 di Francesco Di Monda è in piena corsa per i regionali, nonostante domenica abbia subito la sua prima sconfitta: sarebbe un traguardo storico, al primo anno di attività della nuova società. Anche nella Scuola calcio stiamo ricostruendo, per ora abbiamo squadre miste di Esordienti e Pulcini, oltre all’attività di base. Dobbiamo riconquistare la fiducia del quartiere”.
Da dove nasce il Moderna Mirafiori?
“Luciano Ferramosca già dalla scorsa stagione ha deciso di tornare in pista e, insieme al direttore generale Pasquale Blandi, ha iniziato a ricostruire le squadre. In estate ha chiesto a me e Pasquale di far rivivere questo storico campo come ai vecchi tempi, quando qui si vincevano i campionati e si organizzavano grandi tornei. Un passo per volta, ci proviamo. Se posso specificare, senza fare la guerra a nessuno: ci piacerebbe instaurare una collaborazione costruttiva con le altre società del territorio, la pluralità dell’offerta fa crescere tutti”.
Una casa solida si costruisce dalle fondamenta, che per una società di calcio vuol dire impianto sportivo.
“Esatto. Qui l’impianto è bellissimo, certo servirebbe qualche intervento come quello sull’illuminazione, ma ci stiamo muovendo nei luoghi delegati per creare le giuste condizioni e poter impostare ragionamenti a lungo termine. Le potenzialità e l’intenzione di fare investimenti non mancano certo. L’altro elemento fondamentale è costruire una struttura societaria solida”.
Parlaci della struttura societaria, allora.
“Io e Luciano possiamo vantare uno staff davvero competitivo, costruito con persone fidate, con cui collaboriamo da anni. Oltre al direttore generale Pasquale Blandi, abbiamo Mauro Buzzacchino come direttore sportivo dei dilettanti, Paolo Tomaino direttore sportivo di settore giovanile e scuola calcio, Natale Moncada direttore tecnico e Sergio Affinito come responsabile dei dirigenti. Poi ci sono il responsabile della scuola calcio Claudio Ivaldi e quello dell’attività di base Luca Blandi. Non ultima, perché è la mia prima collaboratrice negli aspetti di gestione, c’è mia moglie Adriana Giarrusso, che attualmente è presidente, ma nel prossimo consiglio direttivo assumerò io la carica di presidente, a dimostrazione di quanto credo in questo progetto. Anche gli allenatori sono tutti preparati, e infatti i gruppi stanno crescendo a vista d’occhio”.
Obiettivi?
“A lungo termine, come detto, vogliamo riportare questa società ai fasti di una volta, ma senza fare il passo più lungo della gamba. Per questo è importante porsi anche obiettivi intermedi: puntiamo alla Prima categoria, come settore giovanile ci piacerebbe collocarci tra intorno al 30° posto nella classifica del SuperOscar, il sogno sarebbe portare una squadra nei regionali ma senza averne l’ansia, andrebbe bene anche l’anno prossimo quando punteremo a rinforzare tutte le squadre. Come scuola calcio invece dobbiamo migliorare i numeri e costruire una filiera completa, con tutte le annate. E dobbiamo ricominciare a organizzare grandi eventi”.
Eventi come tornei? Puoi anticipare qualcosa?
“Sì. A maggio vogliamo rifare il memorial Ale&Ricky, i ragazzi cui è anche intitolato il nostro impianto sportivo. Era un appuntamento importante, con tante società professionistiche: non sarà facile riportarlo subito a quei livelli, ma anche in questo caso, un passo per volta, ci arriveremo. Diamo appuntamento a maggio, per ora non posso dire di più”.