CONFERENZA STAMPA - Ufficiale il passaggio di proprietà della società dalla famiglia Gandini (che mantiene il controllo del centro sportivo) a Stefano Sorrentino. “Dieci anni splendidi, di più non potevamo fare, lascio ha chi ha le potenzialità per andare oltre” saluta l’ex presidente. L’ex portiere rilancia: “Tutta la mia carriera è stata una sfida, riproporre la strada del Chievo è troppo, ma proveremo ad alzare l’asticella”
La stretta di mano tra Luca Gandini e Stefano Sorrentino ha sancito ufficialmente il passaggio di proprietà del Chieri. Questa mattina il centro sportivo Roberto Rosato ha ospitato la conferenza stampa che ratificato questa svolta epocale per la società collinare, “la Juventus dei dilettanti” come l’ha definita l’ex numero 1 di Torino, Chievo, Palermo, Aek Atene e Recreativo Huelva, che ai ruoli di commentatore televisivo e procuratore sportivo ora aggiunge anche quello di presidente. O meglio, lo aggiungerà dal 1° luglio, perché il cambio di proprietà avverrà con la nuova stagione sportiva e questi mesi serviranno per organizzare la nuova struttura societaria.
La notizia centrale è che la famiglia Gandini cede la società ma mantiene la proprietà del centro sportivo, a garanzia di un passaggio del testimone graduale e, possibilmente, indolore. Poi tanti ringraziamenti e dichiarazioni d’intenti, ma era certo questa la sede giusta per svelare chi andrà via dal Chieri, chi rimarrà e chi gestirà la nuova società targata Sorrentino, anche se sembra scontato un ruolo per il padre Roberto, il fratello Ivano e il braccio destro Antonio Montanaro. Se ne parlerà, molto, nelle prossime settimane.
LUCA GANDINI: "TANTI MOMENTI BELLI DA RICORDARE, TANTE PERSONE CON CUI HO CONDIVISO UNA PASSIONE"
“Dieci anni sono tanti, è stata una splendida avventura, con tantissimi momenti da ricordare e tante persone che hanno condiviso con me questa passione, ma ora è giunto il momento di andare oltre, per me e per la società” ha esordito Luca Gandini, che poi ha spiegato meglio la decisione di passare la mano, condivisa con la sua famiglia: “Ci pensavo da tempo, ma dovevo trovare la persona giusta. Con tutto quello che abbiamo fatto in questi dieci anni, in cui abbiamo portato il Chieri a diventare un’eccellenza del calcio piemontese in termini di organizzazione, strutture, risultati e valorizzazione dei giovani talenti, sarebbe stato assurdo cedere senza una prospettiva di miglioramento. Sono convinto che Stefano sia la persona giusta, ha professionalità, serietà e competenza per garantire un futuro importante alla società. Le altre nostre attività necessitano una mia presenza più assidua, io probabilmente ero arrivato al limite delle mie capacità, per andare oltre servono una competitività e una voglia di ottenere risultati che necessitano uno sforzo in più, che non potevo garantire perché il calcio per me è una seconda attività. Noi abbiamo messo le basi, penso di aver scelto una persona che possa andare oltre, perché Chieri può fare un ulteriore salto di qualità con la guida di Stefano Sorrentino. Comunque rimarrò vicino alla società, la mia famiglia rimane proprietaria del centro sportivo, insomma noi siamo e rimaniamo qui”.
STEFANO SORRENTINO: "MAGARI IL NUOVO BAGGIO CE LO ABBIAMO IN CASA..."
Anche Stefano Sorrentino inizia dai ringraziamenti: “Grazie a Luca e alla famiglia Gandini che mi dà questa possibilità. Tutti sanno che io avevo in mente un progetto nei dilettanti, quando mi è arrivata la prima telefonata pensavo fosse uno scherzo, ma con Luca ci siamo trovati e capiti subito, sono molto contento di questa scelta: avevo parlato anche con altre società, ma Chieri è come la Juventus nei professionisti, sono felice che abbiamo scelto me. Cercherò di rubare a Luca più segreti possibili in questi mesi di affiancamento, da luglio gli romperò le scatole tutti i giorni, ha fatto cose grandiose, già fare come lui sarebbe un successo. Tutta la mia carriera è stata una sfida, fin da quando mi hanno scartato nelle giovanili della Juventus e ho ricominciato con il Torino, poi gran parte della mia carriera in serie A l’ho vissuta in un quartiere di Verona, eppure qualche soddisfazione me la sono tolta. Riproporre la strada del Chievo è troppo, ma proveremo ad alzare l’asticella”.
Poi qualche dettaglio sul progetto sportivo: “Se l’Italia non va ai Mondiali, il problema è anche alla base, a livello giovanile e dilettantistico. Oltre alla Prima squadra, che ho già salutato, il Settore giovanile è il fiore all’occhiello del Chieri, i giovani vanno sostenuti e aiutati, saranno al centro del nostro progetto. Si parla tanto delle favole di Gatti o Lucca, che stavano per smettere di giocare, si sono rilanciati in società dilettantistiche e ora sono professionisti nel giro della nazionale… bravi loro, ma vuol dire che prima è stato fatto qualche errore. Quanto altri ragazzi di quel livello ci sono qui in giro? Magari abbiamo il nuovo Baggio ce lo abbiamo qui in casa… Io per prima cosa vorrei trasmettere loro gli occhi della tigre. E poi metterli nelle condizioni di emergere”.
È ancora presto, invece, per fare i nomi di chi gestirà la nuova società. “Dal primo all'ultimo della famiglia del Chieri - assicura Sorrentino - parlerò con tutti. Qualche cambiamento ci sarà, è ovvio, qualche persona di mia fiducia entrerà, la mia famiglia mi darà una grossa mano. Ho già qualcosa in mente, ma non ci sarà nessuno stravolgimento, a partire dalla collaborazione con la Juventus, che è mia intenzione continuare: andremo presto a parlare anche con loro. Di sicuro io sarò qui 24 ore su 24, nascerà la mia scuola portieri e il primo obiettivo sarà quello di formare dei giovani per il professionismo”.