INTERVISTA ESCLUSIVA - Il presidente dell’Atletico Mirafiori: “La mia società sta rinascendo e abbiamo ottime prospettive grazie alla collaborazione con il Moderna Mirafiori. Ringrazio tutte le persone che si sono impegnate per organizzare di nuovo il torneo Ale&Ricky e tutte le società che hanno accettato il nostro invito”
Luciano Ferramosca non ha mai amato i riflettori ma rimane un protagonista indiscusso nel mondo del calcio torinese e non solo: istintivo e istrionico, grande intenditore di pallone, genio e sregolatezza tra i presidenti, segnato dalla vita come pochi altri. La sua casa calcistica è l’impianto sportivo di strada delle Cacce, dove è nato e cresciuto anche il suo compianto figlio Alessio, strappato alla vita troppo presto quando era arrivato ad indossare la maglia della Juve.
Quell’impianto, curato con affetto per tante stagioni e poi un po’ abbandonato, sotto il peso dei ricordi che porta con sé, sta tornando a nuova vita da un paio di stagioni a questa parte: “Vedere quel campo, per me legato a tanti ricordi, pieno di bambini e ragazzi che giocano a pallone, è davvero una gioia” racconta.
La sua creatura, l’Atletico Mirafiori, sta rifiorendo grazie all’impegno di una squadra capitanata da Pasquale Blandi, e ha ottime prospettive in virtù della collaborazione in atto con il Moderna Mirafiori, la società di Riccardo De Maglianis e Natale Moncada che si è trasferita questa estate in strada delle Cacce. “Per ora conviviamo, poi vedremo se sposarci” scherza Ferramosca, che poi spiega: “Io rimango presidente dell’Atletico Mirafiori, con cui abbiamo le squadre della Scuola calcio, quelle che mi interessano di più perché rispondono all’esigenza di sport, condivisione e socialità del quartiere. Purtroppo non ho più il tempo di dedicarmi quotidianamente al calcio, come facevo una volta, ma per quanto posso sono presente. Poi c’è il Moderna Mirafiori, che ha il Settore giovanile e la Prima squadra. Ospitiamo anche altre attività, sempre legate al calcio, perché voglio che questo impianto, dedicato ad Ale e Ricky, torni ad essere pieno di risate, di felicità, di voglia di vivere. È il modo migliore per ricordarli”.
C’è anche il torneo che, dopo qualche anno di pausa dovuto anche alla pandemia, tornerà in grande stile a maggio: “Sì, sono veramente felice di questo e voglio ringraziare tutte le persone che si sono impegnate per organizzarlo e tutte le società, davvero tante, che hanno accettato il nostro invito a partecipare. Sarà un torneo lungo, con un mese di partite, per ora dedicato a due sole annate e riservato solo alle dilettanti. So che alcune professioniste avrebbero avuto piacere a partecipare, ma vogliamo fare un passo per volta, nel torneo come nella società. Facciamo le cose per bene in questa edizione, per crescere e migliorare c’è sempre tempo”.