Sabato, 28 Dicembre 2024
Giovedì, 08 Giugno 2023 09:29

Chieri, entrano in società Claudio Bello e Marco Palmiere. La presidenza di Stefano Sorrentino è già al capolinea?

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Marco Palmiere, Stefano Sorrentino e Claudio Bello Marco Palmiere, Stefano Sorrentino e Claudio Bello

NOVITA’ - “Siglato l’accordo di collaborazione tra Chieri Calcio, Carrara e Bacigalupo” si legge sulla pagina Facebook del Chieri. I nuovi equilibri sono tutti da disegnare: chi sarà il nuovo presidente, proprio Claudio Bello? E dove giocherà la serie D, al Rosato (con un nuovo accordo da trovare con Luca Gandini) o a Torino?


Che succede a Chieri? È la domanda che, da qualche giorno, assilla il mondo del calcio piemontese. E non potrebbe essere altrimenti, visto il peso che la società del presidente Stefano Sorrentino ha negli equilibri regionali, con la prima squadra che si è salvata in serie D e un settore giovanile di primissimo livello. Diciamolo subito: l'ex portiere di serie A, che lo scorso giugno ha rilevato la società da Luca Gandini (ma non l'impianto sportivo, e non è un dettaglio) potrebbe già essere arrivato al capolinea della sua avventura da presidente.

Ieri, dopo qualche giorno di silenzio assoluto, sulla pagina Facebook della società collinare è spuntato un post dal tono ottimistico: «Il Chieri Calcio si allarga! Siglato oggi accordo di collaborazione tra Chieri Calcio, New Usd Carrara ASD e Bacigalupo per la crescita e lo sviluppo dei tre poli calcistici nel territorio torinese». In foto, ai lati dell’ex portiere, sorridono Claudio Bello, presidente del Carrara che sta lavorando a una profonda ristrutturazione dell’impianto sportivo di corso Appio Claudio, a Torino, e Marco Palmiere, presidente del Bacigalupo dopo essere stato numero uno anche dell'Atletico Torino.

Se la collaborazione con il Carrara (pronta a entrare nelle Academy Chieri) era già stata annunciata in un progetto che prevedeva anche un nuovo polo calcistico al Mercadante (questo gestito direttamente dal Chieri, ma ormai non sarà più così), l’entrata in scena del Bacigalupo è una novità. L’accelerazione e l’ufficializzazione dell’accordo con Claudio Bello e Marco Palmiere serve, realisticamente, per chiudere i conti di fine stagione e per pensare con più serenità alla prossima, che per il vero Sorrentino aveva già organizzato con tanto di annunci ufficiali: Antonio Montanaro promosso direttore generale, Alberto Gerini in arrivo dal Lascaris come direttore sportivo, il mandato a Omar Cerutti di proseguire con le giovanili, la gestione della Scuola calcio affidata a Mirko Di Luca, Alessandro Bellin e Andrea Canavese.

Uno scenario che, alla luce di queste novità, è tutto da ridisegnare, a partire dal vertice della società. La data della verità potrebbe essere quella di martedì prossimo, quando il consiglio direttivo del Chieri potrebbe - i condizionali, in questa storia ingarbugliata, sono d’obbligo - procedere alla nomina di Claudio Bello come nuovo presidente, e chiudere così la gestione Sorrentino. Così fosse, tutte le altre cariche sarebbero da confermare o ridefinire a cascata.

I nodi centrali sono essenzialmente due: gli sponsor e l’impianto sportivo. L’entusiasmo e le ambizioni di Stefano Sorrentino, che ha comunque centrato tutti gli obiettivi sportivi che si era prefissato in questa stagione (salvezza in serie D, lancio di tanti giovani talenti, giovanili più che competitive, scuola calcio allargata nei numeri, campi sempre pieni con partite e tornei senza soluzione di continuità), si sono scontrati con le titubanze di un paio di sponsor importanti e con l’aumento delle spese. Al capitolo uscite, la voce principale è proprio quella dell’impianto sportivo, la “bomboniera” del Rosato costruita e rimasta di proprietà dell’ex presidente, Luca Gandini. Se cambiano gli equilibri societari al Chieri, andrà trovato un nuovo accordo con il padrone di casa. Ma Claudio Bello e Marco Palmiere potrebbero essere anche interessati ad aprire uno scenario inedito, ovvero portare la serie D a Torino. E, dall’altra parte, Gandini starebbe anche pensando a ricostruire una scuola calcio tutta sua. Insomma, i tavoli aperti sono tanti e il nuovo Chieri è ancora tutto da disegnare.

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