ATTUALITA’ - “La gara deve essere considerata nulla a causa dell’errore commesso da entrambi i partecipanti e non è possibile quindi procedere con l’affidamento” scrive il Comune di Candiolo. Ma la polemica continua. Andrea Loddo: “Danno di immagine e di tesserati. Ora dove iscrivo le mie squadre?” Gianni Matacchione: “Un cavillo, non abbiamo sbagliato noi, qualcuno ne risponderà. Vie legali anche per insulti e diffamazioni”
Il bando per l’assegnazione del Candiolo Village e degli impianti sportivi è stato annullato. “La gara deve essere considerata nulla a causa dell’errore commesso da entrambi i partecipanti e non è possibile quindi procedere con l’affidamento” scrive il Comune di Candiolo sulla sua pagina Facebook, in un lungo post (che riportiamo integralmente qui di seguito) in cui ricostruisce tutta la vicenda.
Il risultato immediato è che, fino alla presentazione del prossimo bando di gara e quindi almeno per la prossima stagione sportiva, il Candiolo rimarrà nell’impianto sportivo dove opera da 7 stagioni. Ma è ovvio che le manifestazioni e le tensioni di questi giorni avranno degli strascichi, nei rapporti tra le parti in causa e nelle aule di tribunale. Un esito che traspare nel post dell’amministrazione comunale di Candiolo e che invece la Polisportiva Garino preannuncia in modo chiaro, nel comunicato stampa (anche questo riportato integralmente di seguito) in cui racconta il suo punto di vista su tutta questa complicata vicenda.
“Abbiamo scherzato, è tutto da rifare” commenta amareggiato Gianni Matacchione, presidente del Garino, che continua: “La gestione di questo bando è stata disastrosa, non abbiamo sbagliato noi ma chi ha scritto il bando. Se non ci fossero state tutte le proteste, cosa sarebbe successo? Il bando sarebbe stato comunque annullato? Abbiamo girato tutto ai nostri legali, qualcuno si prenderà la responsabilità dei propri errori. E questo vale anche per gli insulti, le minacce e le diffamazioni, anche personali, che abbiamo ricevuto. Non stare a guardare e a farci prendere in giro”.
Il Candiolo (anche la loro comunicazione ufficiale è riportata di seguito) prende atto dell’annullamento del bando. Il presidente Andrea Loddo: “Tutto da rifare. Noi abbiamo battagliato ed eravamo pronti a continuare, abbiamo la missione portare avanti i nostri colori e i nostri valori sociali e non solo sportivi nel nostro paese. Fortunatamente è andata bene, abbiamo un’altra chance da giocarci. Intanto abbiamo subito un danno, in termini di immagine e di iscritti, e aspettiamo ancora di capire dove iscrivere squadre il 2 febbraio, se qui a Candiolo o a None: siamo pronti a tutelarci con gli avvocati. A None, sia detto per inciso, c’è un bando di assegnazione dell’impianto sportivo: noi non partecipiamo ma collaboriamo con chi c’è. Serve fair play tra società, per questo non accettiamo lezioni da Garino”.
COMUNE DI CANDIOLO - COMUNICATO ESITO DEFINITIVO GARA ASSEGNAZIONE CANDIOLO VILLAGE E IMPIANTI SPORTIVI
È arrivato il momento di fare chiarezza, dopo una settimana di campagna offensiva e denigratoria assolutamente inutile e gratuita in quanto, come già scritto nel precedente comunicato del 17 giugno, l’esito della gara per l’affidamento del Candiolo Village ancora non era stato pubblicato in via definitiva, le verifiche approfondite e dovute erano ancora in corso.
Perché gara pubblica e non affidamento diretto. Il giro d’affari (entrate) di questa struttura, dichiarato dalla stessa ASD Candiolo, si aggira intorno ai 200.000€ all’anno. Oltre a questo fatturato occorre anche considerare e aggiungere che, con scrittura privata tra le parti, è stato concordato che ASD Candiolo percepisce, dall’Enjoy Padel, un ulteriore introito di 35.000€/anno per l’utilizzo degli spogliatoi e la gestione della segreteria. Ciò significa che il valore economico totale stimato della concessione dell’intera struttura per 10 anni è pari all’incirca a 2.500.000€. Ed è proprio la consistenza della valenza economica il motivo per cui la legge non consente di procedere con un affidamento diretto, come l’ASD Candiolo avrebbe voluto.
Come si è proceduto. Per preparare il bando di gara per l’affidamento, si è riunita la Commissione consiliare, con una composizione mista maggioranza e minoranza proprio per dare la massima neutralità, trasparenza e condivisione ai contenuti della gara. Il lavoro della Commissione ha portato all’approvazione di una relazione contenente le linee guida per l’assegnazione, approvata all’unanimità nel Consiglio comunale con delibera n°5 del 07-03-2022.
Contenuto della gara. Nella sostanza il bando di gara prevedeva che eventuali partecipanti consegnassero la proposta contenente: busta B chiusa con offerta tecnica (valorizzazione della struttura, servizi, iniziative) con 80 punti in palio; busta C chiusa con offerta economica (rilancio sul canone annuo partendo dalla base di 10.000€ all’anno) con 20 punti in palio. 80 parte tecnica, 20 parte economica (difficile sostenere, come fa qualcuno, che si sia privilegiata la parte economica su quella tecnica). Il bando è stato pubblicato per 45 giorni. Il giorno della scadenza sono state presentate due offerte: una dell’ASD Candiolo; una della Polisportiva Garino.
Risultati della gara. Il giorno 16 giugno si è riunita una Commissione tecnica formata dal segretario comunale, la responsabile del procedimento e due commissari esterni. Tale Commissione ha aperto la prima delle due buste (offerta tecnica) di entrambi i partecipanti. Ha preso quindi atto del contenuto e valutato in base ai criteri definiti nel bando: offerta tecnica ASD Candiolo = 57,80 punti (su 80 punteggio massimo); offerta tecnica Polisportiva Garino = 50,41 punti (su 80 punteggio massimo). Da questa prima valutazione si denota tra le altre cose un livello di entrambi i progetti presentati non proprio eccellente (i punti potevano arrivare fino a 80).
Sono state poi aperte le seconde buste di entrambi i partecipanti e sono state valutate in base alla formula contenuta nel bando di gara: offerta economica ASD Candiolo 10.000€/annuo canone base + incremento del 5% (totale di 10500€/anno), punteggio risultante 5 punti; offerta economica Polisportiva Garino 10.000€/annuo canone base + incremento del 20% (totale di 12000€/anno), punteggio risultante 20 punti.
La somma dei punteggi ottenuti è risultata quindi:
- ASD Candiolo 57,80 (offerta tecnica) + 5 (offerta economica) = 62,80
- Polisportiva Garino 50,41 (offerta tecnica) + 20 (offerta economica) = 70,41
È evidente che un’offerta tecnica robusta e propositiva (max 80 punti) avrebbe potuto portare ad un risultato finale sicuramente diverso, indipendentemente dall’offerta economica (max 20 punti).
La commissione tecnica ha concluso, nella giornata del 16 giugno, la sessione di verifica delle due proposte pervenute e ha comunicato l’esito provvisorio della gara. Sono seguite nei giorni successivi tutte le verifiche scrupolose e puntuali di ogni aspetto contenuto nelle proposte pervenute e la responsabile del procedimento, terminando in queste ore tutte le valutazioni di competenza ha provveduto all’adozione e alla pubblicazione del provvedimento definitivo, da cui emerge quanto segue.
Nella prima busta (riguardante l’offerta tecnica) aperta in sede di commissione aggiudicatrice, entrambi i proponenti hanno indicato erroneamente il valore del canone già compreso del rialzo che invece, per legge, doveva essere sconosciuto. Tale importo infatti andava indicato solamente ed esclusivamente nella seconda busta (offerta economica) da aprire successivamente alla valutazione tecnica in modo tale da tenere distinte e indipendenti entrambe le valutazioni come avviene in tutte le gare pubbliche.
Per questo motivo è stata da poco pubblicata la determina che, in maniera ufficiale e definitiva, sancisce quanto segue: la gara deve essere considerata nulla a causa dell’errore commesso da entrambi i partecipanti e non è possibile quindi procedere con l’affidamento.
Conclusioni. Abbiamo preferito tacere e aspettare l’esito definitivo. Abbiamo chiesto che si facesse altrettanto ma non c’è stata, da parte di qualcuno, questa pazienza. Abbiamo subito ingiurie e offese, che avranno il loro seguito. Quello che è avvenuto in questi giorni nei confronti di sindaco, assessori e consiglieri è stato un linciaggio mediatico, e non solo, senza precedenti a Candiolo, attaccando le persone anche a livello personale, nel tentativo di screditarle, diffamarle e intimidirle, in alcuni casi anche con minacce fisiche e personali. Sono state fatte dichiarazioni false, pubblicate anche sui mezzi di informazione. Ancora più grave è stata la strumentalizzazione fatta attraverso bambini e ragazzi coinvolti volutamente nella protesta senza spiegare loro che nessuno si sarebbe mai permesso di mandarli via e non farli più giocare a Candiolo. Ora, certi di aver fatto tutto quanto nella massima legalità, trasparenza e correttezza, valuteremo come proseguire questo percorso.
IL COMUNICATO STAMPA DEL CANDIOLO
Comunicazione ufficiale dal direttivo dell'ASD Candiolo:
- Perso atto della mancata assegnazione degli impianti sportivi di Candiolo a causa di un errore tecnico commesso in egual misura da entrambi i concorrenti precisiamo quanto segue.
- L' ASD Candiolo non ha strumentalizzato alcuna situazione ma si è limitata ad esprimere grande preoccupazione sulla situazione generale relativamente al futuro dei propri ragazzi.
- I risultati provvisori comunicati ufficialmente (confermati oggi) hanno fatto reagire e irritare un’intera comunità che si stava vedendo sottrarre un patrimonio sportivo e sociale per una esigua somma di denaro.
- L'indicazione sul valore nominale del bando (2.500.000 €) che potrebbe fare alludere a eventuali interessi, teniamo a precisare che si tratta di valori di ricavi stimati su dieci anni ed essendo la nostra un'associazione sportiva dilettantistica (ASD) regolamentata dal principio “senza scopo di lucro” il valore nominale rappresenta la quasi totalità di costi su dieci anni di attività.
- Per quanto riguarda l'esito del bando non possiamo far altro che prenderne atto e attendere le fasi successive della procedura.
IL COMUNICATO STAMPA DEL GARINO
A tutti i nostri tesserati che si chiedono, e mi chiedono, “allora come è andato il bando, abbiamo vinto?”, la risposta è: in Italia chi pensa di fare delle cose fatte bene, in maniera seria, mettendoci mezzi propri, spesso viene penalizzato. La realtà italiana è lo specchio di quanto successo al bando di Candiolo, prima vinto e poi annullato per un cavillo burocratico che fa sorridere. Questa è la realtà, non siamo pronti per i cambiamenti importanti, abbiamo paura e quindi vince chi alza la voce o usa la prepotenza, chi minaccia, chi diffama.
Ma non preoccupatevi Garino non intende usare le stesse armi, siamo troppo superiori, non ci abbassiamo a simili gesti ma prendiamo atto con rammarico della decisione del Comune di Candiolo. Non faremo azioni di protesta, non insulteremo nessuno, non prenderemo in giro nessuno, continueremo a respirare l’aria pulita di Garino!
Certo però non siamo stolti. Chi ha fatto ingiurie e ha insinuato addirittura a brogli, ad azioni di forza e complotti della Juventus per cacciare il Toro, a manie di grandezza del comune di Vinovo che deve allargare i propri confini nei comuni limitrofi al punto da far inserire nella commissione una sua figura che potesse pilotare il bando, a chi ha sostenuto che 300 bambini sarebbero stati messi in mezzo alla strada come se nell’impianto fossero previste villette a schiera, senza sapere i contenuti del progetto tecnico… beh, chi ha detto tutte queste infamie dorma preoccupato perché adesso verrà l’ora della resa dei conti!
Ma torniamo al bando. Errore tecnico? Molto discutibile… magari sì, ma non dei due partecipanti che hanno interpretato nello stesso modo la redazione dell’offerta tecnica che doveva comprendere un allegato, il famoso piano finanziario dei 10 anni di convenzione, alias “business plan”. Bene, tra le voci di uscita una indicava il costo di affitto, che giustamente doveva essere coerente con l’offerta proposta altrimenti non vi era congruità tra i due documenti. Risultato: bando annullato in quanto non si poteva mettere il valore di affitto poiché oggetto di indicazione economica in busta C. Ma né Candiolo né Garino hanno deciso autonomamente di mettere il piano finanziario nella busta B, era espressamente indicato di farlo. E quindi? Beh, era necessario mettere un dato finto. Sì, perché in Italia funziona così, vince chi racconta più balle. Risultato finale: errore tecnico, sì, ma di chi ha studiato il bando, perché sarebbe bastato bloccare la cella di Excel di questa riga con l’indicazione dell’importo di 10.000 euro non modificabile oppure dare indicazioni di mettere il piano finanziario nella busta C.
Pertanto adesso cosa succederà? Succede che non ci sono né vinti, né vincitori. Abbiamo perso tutti, ha perso l’Italia e ognuno si dovrà prendere le responsabilità delle sue sconfitte. Noi tuteleremo i nostri interessi nelle sedi più opportune.
Errore tecnico = errore arbitrale e quindi partita da ripetere. State tranquilli, cari tesserati del Garino, che quando la partita sarà da ripetere noi ci saremo e vedremo questa volta cosa si inventeranno!
Nel frattempo? Beh Garino andrà avanti come sempre nella sua struttura, una delle più belle e importanti della nostra Regione, a breve altri miglioramenti ci aspettano e di questo posso solo ringraziare tutti voi per la fiducia ma, in primis, il Comune di Vinovo che nei nostri progetti ha sempre avuto fiducia e ci ha sempre appoggiato.
Garino quindi va avanti più forte di prima. Attenderemo con ansia la ripetizione della partita!