Mercoledì, 25 Dicembre 2024

FOCUS - Tante conferme e un blocco massiccio arrivato dal Chieri, così come il tecnico Roberto Rosano, per crescere e superare alla grande l'esame Giovanili.
 


Si presenterà ai nastri di partenza del nuovo campionato con il piglio da grande il Lenci Poirino, dopo l'importante campagna acquisti che l'ha vista coinvolta in questo primo scorcio d'estate. Dopo l'arrivo a fine maggio di Roberto Rosano sulla panchina (già in passato giocatore di futsal con questa stessa maglia, nonché vincitore del Super Oscar con i 2008 del Chieri Calcio con cui vanta diversa altra buona esperienza) la società di Davide Baglio si è attivata per creare un gruppo forte e coeso, partendo da una base solida e inserendo innesti di qualità, con un intero gruppo arrivato dal Chieri.

Corposo lo zoccolo duro di ragazzi confermati. Si tratta di Andrea Alba, Alex Costanzo, Mattia Fichitiu, Alessandro Fischetti, Gabriele Giaimo, Gabriel Giumala, Emanuele Giuzio, Tommaso Lanfranco, Lorenzo Lisciotto, Fabio e Federico Marocco, Riccardo Migliore, Kristian Miraglia, Simone Mò, Francesco Turino e Alberto Visca.

Come detto tutti i nuovi arrivi vestivano la maglia azzurra, ben 8, per garantire a Rosano una rosa ampia e versatile. La società dà il benvenuto quindi a Davide Farhang, Gabriele Folli, Kevin Maddalena, Gabriel Rosano, Alessandro Silvestri, Stefano Tinaglia, Gabriele Turano e Stefano Volpe.

MERCATO - Mercato ricco per tutte le annate in casa Volpiano, con il dichiarato intento di essere assoluti protagonisti nella nuova stagione.
 


Si lavora di gran lena al Volpiano, mescolando attentamente continuità ed innovazione. Se i nomi dei tecnici sono stati all'insegna della prima, le novità strutturali per la nuova stagione sono importanti, con i campi a 11 e 9 in sintetico nuovi di zecca e un mercato che ha visto coinvolte in maniera decisa tutte le compagini dei regionali.

UNDER 17 - INNESTI MIRATI IN OGNI REPARTO. ALESSANDRO CHIARIA IL GRANDE COLPO

Enrico Scanavino guiderà un gruppo già di per se solidissimo, costantemente nelle posizioni di testa lo scorso anno in una lotta serrata ed avvincente. Nessun grande stravolgimento quindi: tra i pali arriva a dar man forte Diego Vadanescu, protagonista della bella stagione del Gassinosanraffaele; davanti come detto Alessandro Chiaria dal Lascaris per garantire reti, mentre per sventarle Luigi Iovene, anch'egli ex bianconero; per finire rimpolpano il centrocampo Patrick Szasz Spataru dal Rivarolo e Luca Bertoglio dal Caselle.

UNDER 16 - AUMENTA IL PESO OFFENSIVO. PUNTELLATI ANCHE DIFESA E CENTROCAMPO

Proseguirà con i suoi ragazzi il tecnico Roberto Uranio, provando a portarli ancora più in alto. E per farlo servono reti pesanti, quindi spazio agli innesti offensivi di Simone Duo dal La Chivasso e soprattutto di Christian Rognetta del Borgaro Nobis, arrivato a quota 12 prima della sospensione. Sempre dal Borgaro il centrocampista Nicola Piscitelli, mentre Lorenzo Palladino dal Venaria rinforza la fascia.

UNDER 15 - COLPI A PROFUSIONE PER I 2006. TRIO DELLE MERAVIGLIE DAL MERCADANTE

L'esperienza di Enzo Vogliotti è stata messa al servizio di un gruppo che ha avuto non poche difficoltà nella stagione da poco conclusa. Per aiutarlo è stato quindi disposto un mercato importante per i Giovanissimi e i nomi di spicco arrivano dal Mercadante, squadra che nei Provinciali stava disputando un campionato di assoluto livello, con 100 reti all'attivo e solo 3 al passivo. Carlo Jones è l'estremo difensore, mentre in avanti Leonard Muntean come esterno offensivo e il trequartista Niccolò Avenati garantiranno gol e qualità. Tra i pali proverà a dire la sua anche Alberto Codres, giunto dal La Chivasso, mentre Manuel Murtinu del Gassino agisce come esterno basso. Sempre per l'attacco, energie fresche assicurate dall'altro esterno alto arrivato questa volta dall'Ivrea, ovvero Michael Sbarra.

UNDER 14 - DA SISPORT E BORGARO NOBIS FORZE FRESCHE A TUTTO CAMPO

Pronti per il nuovo anno con ben due gruppi per l'Under 14 e allora sotto con gli innesti, 5 fino ad ora. Dal Borgaro Nobis Vidal Shotang e Mohamed Ajlani, rispettivamente esterno basso e centrocampista. Difesa e fascia offensiva saranno invece coperti dagli ex Sisport Paolo Pavignaniti e Simone Sebastiani, mentre Luca Palladino dal Venaria sarà la nuova punta.

Estremamente soddisfatto il Ds Lorenzo De Simone, che si augura che "...tutti gli innesti di qualità inseriti in ogni gruppo aiutino le squadre a fare meglio della scorsa stagione in tutte le annate e possano portare la società a diventare un solido punto di riferimento nella zona di Torino nord. Siamo carichi per questo nuovo inizio, non solo per il lockdown e lo stop imprevisto che abbiamo patito tutti, ma anche perché torneremo a giocare in un impianto nuovo di zecca e non vediamo l'ora di inaugurarlo. L'augurio per tutti è che sia un buon campionato".

MERCATO - Dopo solo un anno torna a vestire la casacca nero arancio Domenico Campestre


Fervono i preparativi in casa Area Calcio, per garantire al tecnico Riccardo Botta una formazione in grado di destreggiarsi al meglio nel girone che verrà. E allora chi meglio di un ragazzo che l'ambiente lo conosce già, per rinforzare un reparto offensivo che in questa sfortunata stagione ha stentato un po'? Torna dopo un solo anno Domenico Campestre, forte dell'esperienza maturata nella forte Cheraschese. Solo tre reti a referto per lui fino a febbraio, ma un bagaglio importante acquisito in una squadra che lottava per le posizioni di vertice, ora da prestare al servizio del sodalizio langarolo.

E metteranno tanta voglia anche gli altri due nuovi innesti, da San Sebastiano con furore ovvero Flavio Mazrreku e Cristian Trucco.
Per Mazrreku l'occasione di far coppia davanti proprio con Campestre, rinforzando ulteriormente il reparto avanzato albese, mentre Trucco darà man forte alla difesa garantendo versatilità, potendosi destreggiare sia in retroguardia che come centrocampista difensivo.

MERCATO - Nerazzurri scatenati in previsione della nuova stagione, per puntare più in alto e scongiurare un'annata di sofferenza.
 


Piedi per terra e sguardo verso il futuro nella tana dei Lupi. Il Bacigalupo 2006 ha chiuso questa annata sfortunata al terzultimo posto in classifica, più vicino alla retrocessione diretta che alla salvezza e allora sotto con il mercato, per un 2020/2021 all'insegna della tranquillità.
E gli innesti sono di sicuro affidamento, visto che arrivano da un Nichelino Hesperia che si è guadagnato un tranquillo posto a metà classifica e stava lasciandosi alle spalle società come Bra e Fossano. Lorenzo Comito e Luca Crivello andranno a dar man forte alla retroguardia, mentre Alessio Di Pasquale e Federico Negro rimpolperanno il settore offensivo. Lorenzo Frangini infine per garantire qualità e rapidità sulla fascia.
L'ambientamento per loro siamo sicuri non sarà complicato, dato che ritrovano il tecnico che li ha mirabilmente guidati la scorsa stagione ovvero Salvatore Tesauro.

MERCATO - Bomber Matteo Vedovato va a rinforzare il già fortissimo attacco novarese. Marco Orto chiama al Mercadante due suoi fedelissimi.
 


Primi botti estivi di qualità in Under 17.

Il battagliero Sparta Novara di Alessandro Moro va a rimpinguare il devastante reparto avanzato con un innesto di qualità, quale Matteo Vedovato. La scorsa stagione al Casale, il 9 nero stellato stava andando fortissimo e con 18 reti all'attivo puntava decisamente alla conquista della marcatori, trascinando altresì i suoi verso un podio tutt'altro che improbabile. Ora si unisce ad una compagine altrettanto forte e di altissima qualità e potrà verosimilmente puntare a migliorare palmares e score personale.

Due invece gli innesti al Mercadante, con Marco Orto che rinforza la sua nuova squadra portando dal Pozzomaina due ragazzi che gli garantiscono sicuro affidamento e grazie ai quali stava guidando il sodalizio di via Monte Ortigara ad una difficile salvezza. Sarà Stefano Liuni a difendere i pali della formazione granata, forte dell'esperienza accumulata nel tostissimo girone dello scorso anno; davanti invece uno dei simboli di un attacco tutt'altro che da squadra delle retrovie, ovvero Oscar Ataupillco, autore di 9 reti prima del brusco stop.

ORGANIGRAMMA - Tra grandi cambiamenti e continuità, arrivano nomi importanti nella società guidata dal presidente Luigi Pelella, nata poco più di un anno fa dalla fusione tra River Mosso e Real Leinì.
 


Volti nuovi in casa River Leinì, colpi importanti nel nuovo organigramma per far crescere la giovane società piemontese al meglio.
Si parte dal vice presidente, carica ora ricoperta da Donato Altieri, ma di rilievo è anche l'avvicendamento al ruolo di Direttore Generale avvenuto tra Christian Manzi e El Habib Kharmoudi. Colpaccio del Real Leinì, che si assicura un nome di rilievo, ora alla sua prima vera esperienza dirigenziale, dove potrà mettere in campo tutta l'esperienza maturata sul campo sia da allenatore (in Marocco oltre alla serie B, qualche puntata nel massimo campionato e presenze anche in C e D nostrane) che in panchina, tra giovanili e Prima Squadra in società come Alicese, Orizzonti United, Gioventù Rodallese.
E svolta anche nella Scuola Calcio, con Roberto Virga (Lesna Gold, Barcanova, Lascaris) nuovo responsabile del settore.

Per il resto tante conferme a livello dirigenziale e per quanto riguarda le panchine il cambio più importante ha riguardato la Prima Squadra, con Nicola D'Agostino nuovo mister. Così come nuovo è il preparatore atletico Antonio Stassi, che lavorerà anche con la Juniores e il preparatore dei portieri delle giovanili che sarà Paolo Digiglio.

Più stabili le altre panchine, visto che Giuseppe Benfanti, Angelo Di Pinto e Michele Barbieri vengono confermati, guidando rispettivamente Juniores, 2004 e 2006. Unica eccezione i 2007, affidati alle cure di Corrado Mariconda.

PANCHINE - Anche lo Sparta Novara pronto per il nuovo anno, tra continuità e nuovi innesti.
 


Anche le bianche casacche novaresi hanno completato il quadro delle panchine e dopo questa sfortunata annata sono pronti a ripartire, per riprendere il discorso lasciato a metà in questa stagione che poteva avere risvolti estremamente interessanti.

Partiamo con la categoria principe dei regionali, l'Under 17, che vede ai nastri di partenza il confermatissimo Alessandro Moro, che stava guidando il suo fortissimo gruppo (già vincitore in Under 15) ad un'altra stagione da protagonista. Chiusa anticipatamente in vetta (in condivisione), siamo sicuri sarà protagonista anche la prossima.
Similmente, prosegue il connubio tra Davide Stangalino ed i suoi 2006, anch'essi stoppati sul più bello dall'emergenza Covid, dopo che le 20 tornate disputate li avevano proiettati in vetta con un discreto margine sulla seconda.

I nomi nuovi riguardano quindi le annate 2005 e 2007.
L'Under 16 si avvarrà della guida tecnica di Sergio Gabasio, arrivato dalla Juniores della Romentinese e Cerano.
Per l'Under 14 e il suo importante passaggio dalla Scuola Calcio al Settore Giovanile infine, il sodalizio novarese si è avvalso della competenza di Mario Giannone, arrivato dal Borgovercelli e forte dell'esperienza maturata in sei anni alla Pro Vercelli.

PANCHINE - Manca ancora l'ufficialità, ma i primi tasselli per le panchine dell'anno a venire sono stati posizionati e i nomi non son da poco.
 


Si prospetta un'annata interessante per il sodalizio granata. La società ufficialmente non ha ancora dichiarato le panchine per il nuovo anno, aspettando di completare il parco allenatori per tutte le categorie, ma i primi due innesti sono fatti e le premesse sono estremamente interessanti.

Per i 2005 arriva il "Sindaco" Gigi Serra, portando la sua lunghissima esperienza al servizio dell'ambiziosa formazione torinese. Colpo di qualità visto il notevolissimo curriculum del tecnico, che lo ha visto seduto nel corso degli anni su tante importanti panchine (Vanchiglia, Pozzomaina, Lucento, Settimo, Atletico Chivasso), prima dell'ultima esperienza al Barcanova, dove negli anni si è destreggiato tra Juniores, Prima Squadra e Under 15. In casa granata per altro ritrova il Ds Michele Onorato.

​​​​​​Più breve, ma non meno importante l'esperienza garantita dall'innesto per i 2004, con Marco "Bobo" Orto che conferma il feeling con l'annata 2004 dopo l'ultima positiva stagione al Pozzomaina. Grinta da vendere per il neo tecnico, capace di risollevare le sorti di diverse squadre in passato (River Mosso, con cui vincerà il torneo proprio in casa del Mercadante contro il Borgaro Nobis e successivamente porterà la compagine al 3° posto nei Provinciali; San Mauro, dove rivitalizza la squadra chiudendo il campionato battagliando fino all'ultimo) e portare il Pozzomaina nella stagione 2019/2020 a risultati di prestigio, come le vittorie su Lascaris e Alpignano (probabilmente la partita della stagione) che con ogni probabilità, dopo un inizio stellare, avrebbero garantito alla società di via Monte Ortigara una tranquilla salvezza.

INTERVISTA - Quattro chiacchiere con una delle colonne del Chieri, vice campione in Under 16 nella stagione 2018/2019 e prossimo all'avventura nei Nazionali.
 


Piede destro educato, ottima visione di gioco, giostra in mezzo al campo ricoprendo un po' tutti i ruoli ed è una vera e propria bandiera della forte annata 2003. Parliamo di Dario Laneve, capitano del Chieri e colonna portante del sodalizio azzurro da ormai sette anni. Stabilità è la parola d'ordine nel suo curriculum, visto che prima della lunga permanenza teatina, la sua ancor giovane carriera lo ha visto mettersi in mostra in un'altra importante realtà del torinese, ovvero il Chisola. Esperienze solide e di qualità in due società di livello, che hanno formato calcisticamente e umanamente il ragazzo.

"Crescere in due società così prestigiose è stato senza dubbio formativo. Ho avuto la fortuna di essere seguito da tanta gente preparata e più di tutte sono state due le persone che hanno lasciato un forte segno sulla mia crescita. Al Chisola Marco Negro mi ha segnato profondamente, aiutandomi a migliorare tecnicamente con il duro lavoro e concentrandosi molto anche sulla componente tattica. E' lui che mi ha portato al Chieri per altro ed ha svolto un ruolo primario anche dal punto di vista umano, guidandomi alla comprensione di quali siano le modalità giuste di comportamento dentro e fuori dal campo. Concetti che poi ho ripreso i primi due anni al Chieri nei Giovanissimi FB e nei Giovanissimi sotto la guida di Marco Pecorari. Calcisticamente mi ha aiutato a giocare più semplice, bacchettandomi quando finivo per intestardirmi su un calcio più complicato. A livello umano il modo in cui gestiva lo spogliatoio, il gruppo, mi ha trasmesso i principi giusti per essere un buon capitano, un modello per i miei compagni. Ho ancora da imparare sicuramente, ma credo di aver recepito l'importanza di essere un punto di riferimento per quanti sono in campo, a mettere il senso di squadra davanti a se stessi ed essere sempre pronto ad appoggiare chi si trova in difficoltà durante i 90'."

Questa stagione interrotta è stata un brutta botta da assorbire.
"E' un peccato avere interrotto un'annata tanto divertente. Il campionato era davvero combattuto, stavamo dando vita ad un girone molto bello ed interessante e dopo un inizio più stentato, soprattutto negli scontri diretti, ci stavamo riprendendo alla grande, proprio mentre eravamo ad una spanna dalla vetta. Però ritengo sia stato giusto preservare la nostra salute fermando tutto. Alla fine tra di noi non abbiamo mai perso contatto e abbiamo svolto un programma di forza datoci dalla società da fare a casa. E' stata dura restare chiusi così tanto tempo, ma alla fine giusto così."

Pensi la serie A stia facendo bene a ripartire?
"Loro ritengo di si. Per tutto quello che ci gira attorno e perché possono essere un segnale importante per le persone. Un modo per farci sentire che piano piano può tornare tutto alla normalità."

Con il Chieri una finale ai Regionali e ora ti aspettano i Nazionali, sempre con Christian Viola alla guida.
"La stagione passata è stata la mia prima finale regionale, un peccato averla persa, ma è arrivata dopo un percorso estremamente soddisfacente. Durante l'anno abbiamo avuto anche qualche piccolo problema, ma da vera squadra lo abbiamo superato, combattendo e dando vita a grandi sfide con gli avversari, prima fra tutte l'emozionante semifinale con il Pozzomaina. Ora ci saranno i Nazionali e sarà interessante scontrarsi con tante realtà di grande livello. Essere guidati ancora dal tecnico Viola è significativo, perché ci conosce e ci garantisce continuità. Spero che questa esperienza possa aiutarmi a mettermi in mostra e farmi guadagnare delle apparizioni in prima squadra, con la quale già questo anno appena finito ho potuto fare degli allenamenti. Più avanti ovviamente il sogno è raggiungere il professionismo."

Hai dei punti di riferimento a cui ti ispiri?
"Calcisticamente Zidane. So giocare da mediano, trequartista, mezzala, ma preferisco di gran lunga la fase offensiva. A livello umano Del Piero, per ciò che mostrava dentro e fuori dal campo."

E a livello societario chi ti piace?
"Sebbene tifi la Juventus, apprezzo molto il modello Atalanta, per il lavoro che fa con i giovani, il gran numero che porta ad alti livelli. Spero che in Italia si punti sempre di più alla nostra valorizzazione."

PANCHINA - Fiducia al giovane tecnico dopo la positiva, ma purtroppo monca, esperienza alla guida dei 2003.
 


Abbiamo parlato con il tecnico Euplio Lo Russo, che la scorsa stagione prese i 2003 durante le vacanze di Natale, mentre navigavano in pessime acque e rimise in carreggiata un gruppo di qualità. La fine anticipata della stagione non ha permesso al sodalizio novarese di conquistare una tranquilla salvezza sul campo, ma ha garantito all'allenatore la fiducia della società, che gli ha offerto la panchina della prima squadra per disputare il prossimo campionato di Promozione.
Parte quindi molto giovane la carriera del neo allenatore delle bianche casacche, che alle spalle lascia diversi anni da giocatore tra Eccellenza e Promozione e una gavetta che lo ha visto passare tra giovanili e attività di base, con tanto di laurea in scienze motorie, un tirocinio al Milan e un'esperienza al Novara, per poi fare il 2° in Eccellenza. Ci spiega lui stesso la decisione di concentrarsi totalmente sulla panchina.

"Ho sempre avuto il pallino di allenare fin da quando ero piccolo. Oltretutto giocavo in mezzo al campo, quindi in un certo senso già guidavo la squadra. Ho anche avuto la fortuna di incontrare tanti allenatori che mi hanno stimolato, tra tutti Giorgio Dossena all'Oleggio, un tecnico che merita categorie ben più alte e ha le capacità per non sfigurare anche tra i professionisti. Mi ha aiutato a capire tante cose, che potrò mettere in pratica ora che mi ritrovo nella sua posizione. Avrei potuto continuare magari altri 10 anni a giocare, ma penso sia importante iniziare il prima possibile un percorso professionale se si vuole arrivare in alto. Ovviamente l'obbiettivo, il sogno è il professionismo, per questo ho deciso di mettermi in gioco quanto prima."

Con questa tua esperienza alla prima squadra, dirai addio alle giovanili?
"L'approccio con gli adulti è differente rispetto a quello che hai con i ragazzi, si parte da due filosofie diverse per allenarli, guidarli da un punto di vista tecnico e mentale. Mi piace lavorare con i giovani, trovare il modo giusto per stimolarli, aiutarli a tirar fuori tutto il loro potenziale. Ritengo che la cosa più appagante per un allenatore e aiutarli a crescere non solo calcisticamente, ma anche umanamente. Ed è un concetto ugualmente valido per i giocatori più anziani ed esperti. Le nostre competenze [di allenatori] non sono solo quelle tecnico-tattiche, la funzione che svolgiamo a livello personale è altrettanto importante. Dobbiamo essere un supporto, un aiuto e capire che abbiamo lasciato qualcosa alle persone da noi seguite è la soddisfazione più grande che possiamo avere".

Il tuo rapporto con lo Sparta e i suoi ragazzi? Stavi tirando fuori la quadra da una brutta situazione.
"Io sono di Novara e sono contento di avere la possibilità di mettermi alla prova in una piazza storica e bella come questa, in una società che può vantare un ottimo settore giovanile. L'anno scorso presi questo gruppo che navigava in cattive acque, ma la qualità dei giocatori rendeva chiaro che avessero ottenuto meno di quanto meritassero. Io ho dato una mano, ma il merito è tutto loro e devo rendergli io grazie per quello che mi hanno trasmesso in così poco tempo. E' stata una bella esperienza e tanti elementi sono convinto potrebbero mostrare le loro capacità anche in prima squadra."