SEMIFINALE 1 - Finale clamoroso a Grugliasco, dove le formazioni di Primerano e Bert si affrontano per un posto in Paradiso. Sembrava tutto fatto per uno strepitoso Nichelino Hesperia, ma questo Pinerolo ha 7 vite!
PINEROLO-NICHELINO HESPERIA
RETI: st 1' Unkponmwan (N), 15' Pussetto (P), sts 5' La Monica (N), 16' Agu (P)
PINEROLO (4-3-2-1): Cain, Ghiano (sts 17' Maccario), Scatena, De Dominicis (st 38' Laveglia), Zaffonte, Bonino (st 20' Giglio), Sconfienza (sts 7' Sconfienza), Carbone (st 7' Incandela), Pussetto (st 28' Andreello), Pepe, Duarte (st 45' Mulas). A disp. Chiabrando, Pacconi. All. Primerano
NICHELINO HESPERIA (4-1-3-2): Cutrì (pts 13' Vigliarolo), Bahadi, Pagliuca, Scorzoni (st 47' Graffino), Bianco, Imbrogno, Dell'Aquila, Cerbone (st 25' La Monica), Unkponmwan, Noviello (sts 13' Peduto), Linciano (sts 9' Perrone). A disp. De Gennaro, Diamescu, Mitrofan, Zago. All. Bert
NOTE: pt 4' De Dominicis (P) fallisce rigore
AMMONITI: st 5' Bonino (P), 41' Noviello (N), pts 5' La Monica (N), 10' Pepe (P), sts 8' Agu (P), 10' Giglio (P), 14' Ghiano (P)
LA PARTITA
Una gara incredibile, una semifinale di puro pathos quella andata in scena tra Pinerolo e Nichelino Hesperia. Le due squadre si conoscono bene, tra campionato e tornei questa stagione si sono incontrate diverse volte e l'ultima è stato un trionfo del Pinerolo, 3-0 nella prima gara dei quadrangolari. Il Nichelino però non vuole ripetere lo spartito visto in quella gara ed è pronto a continuare a scrivere la storia, per una finale che avrebbe dell'inconcepibile solo per il blasone, non certo per quanto mostrato nel corso dell'anno.
E la partenza promette fuochi d'artificio da subito, visto che al 4' arriva già la prima, clamorosa palla gol. E' per il Pinerolo, la cui azione insistita è premiata con un calcio di rigore per fallo di mano. Decisione che sembra ineccepibile, non ci sono troppe polemiche e capitan De Dominicis si presenta dagli 11 metri. Ma il fato dà una mano ai nichelinesi, visto che il destro del 4 di Pinerolo si infrange sul palo esterno e si spegne sul fondo. L'occasione mancata non scompensa più di tanto la formazione del tecnico Primerano e nella prima fase i suoi ragazzi si fanno preferire, anche se peccano di precisione al momento dell'ultimo passaggio. Inizialmente Scorzoni, baluardo davanti alla difesa, si trova spesso in inferiorità numerica sulle folate del centrocampo avversario, ma in breve il Nichelino prende le misure comincia a mettere la testa fuori dal guscio, e in due minuti confeziona due ghiotte occasioni. La prima al 13' fa il paio con il rigore sbagliato dagli avversari: Bahadi si propone sulla destra, rasoiata a filo d'erba che attraversa l'area, pescando Noviello al centro. Il destro a botta sicura del 10 fa gridare al gol, ma la palla si spegne di un soffio alla destra di Cain. Subito dopo è l'incornata di Bianco da azione d'angolo a far suonare un altro campanello d'allarme alla retroguardia guidata da De Dominicis. L'inerzia sembra passata nei piedi dei ragazzi con la maglia a scacchi, ma al 21' il Pinerolo confeziona una ripartenza perfetta sull'asse Pepe-Duarte, con l'11 che si invola e serve tutto solo in area Pussetto. Sembra cosa fatta, ma il piatto di prima intenzione termina alto per il rammarico di una parte della tifoseria, mentre dall'altra si tira un grandissimo sospiro di sollievo. I ritmi sono alti e vivaci, ma da questo momento le occasioni latitano, eccezion fatta per un mancino velleitario di Ghiano dalla distanza che Cutrì blocca in due tempi.
Sebbene il campo non aiuti un giro palla fluido, con la sfera che spesso e volentieri cambia direzione per un rimbalzo irregolare, saltano all'occhio alcuni aspetti del gioco di entrambe. Da un lato Pepe è senza dubbio il faro del Pinerolo e sebbene ogni tanto si innamori troppo del pallone, quando si accende i suoi ne giovano e riescono a farsi vedere dalle parti di Cutrì. Dall'altra è Unkponmwan a trascinare la sua squadra. La dirompente fisicità del 9 del Nichelino e le sue leve lunghe sono un costante pericolo per chiunque degli avversari abbia la palla ed è davvero uomo ovunque, facendo a sportellate in attacco e primo nel pressing in pressoché ogni lato del campo. Sui due fronti poi interessante sfida sulla fascia tra i terzini Bahadi e Bonino, a destra l'uno, a sinistra l'altro, partiti con il piglio giusto e impegnati sia in lavoro di retroguardia, che quando c'è da spingersi avanti, non lesinando nell'impegno e mettendosi in mostra con alcune pregevoli iniziative. E' proprio da uno scontro tra i due, vinto da Bahadi, al 37', che la squadra di Bert va vicinissima al vantaggio, con piccola polemica in coda. L'azione parte quindi da Bahadi, che riparte e riceve poi al limite dell'area; imbucata per il velocissimo Linciano che con un bel tocco supera Cain in uscita, con la palla destinata in rete. Sulla traiettoria è però salvifico il posizionamento di De Dominicis che salva, ma gli avversari lamentano un fallo di mano che sarebbe valso il rigore. Dalla tribuna restano molti dubbi, difficile però capire quanto il braccio fosse attaccato al corpo, l'arbitro deve aver valutato altrimenti e quindi nulla di fatto. Il direttore di gara, fino a questo momento impeccabile, subisce forse la concitazione del momento, fischiando la fine del tempo con 5 minuti di anticipo, ma risolta subito la questione il parziale si conclude regolarmente. Non prima che proprio Linciano di rabbia scagli un potente destro da fuori area che chiama Cain al non facile intervento, ma sull'angolo successivo si risolve tutto in un nulla di fatto.
Le due compagini riordinano le idee negli spogliatoi, ma l'avvio della ripresa è scioccante per i bianco blu. Non passa neanche un minuto che Scorzoni illumina l'uggioso pomeriggio con un filtrante in area che Unkponmwan, scattato sul filo del fuorigioco, controlla perfettamente, eludendo l'uscita disperata dell'estremo difensore avversario e ribadendo in rete. E' una mazzata pesantissima per De Dominicis e compagni, che accusano il colpo e vivono un momento di sbando, cedendo il campo e peccando in confusione in fase di impostazione. L'inerzia è quindi a favore del Nichelino, ma il terreno di gioco viene in aiuto dei ragazzi di Primerano. E' il 15' quando lo scambio tra Ghiano e Pussetto favorisce Duarte, che però al momento della conclusione si incarta e permette alla difesa di liberare. Sembra tutto risolto, ma la retroguardia del bianco rossa, si produce in un rinvio difettoso, la sfera carambola nella sfera d'influenza di Pussetto, che da vero bomber d'area sfrutta l'occasione concludendo di prima in rete. La rete rivitalizza i pinerolesi, che due minuti dopo ancora sull'asse Duarte-Pussetto vanno vicini al gol, ma Cutrì è superlativo.
Dopo qusto brivido, da entrambe le parti si assiste a tanta buona volontà, non accompagnata però da altrettanta precisione, nonostante una girandola di cambi che riguarda per altro principalmente il Pinerolo. Il tecnico Bert però ha La Monica come asso nella manica e l'ex Chisola fa subito valere la sua presenza. Grazie anche al supporto dell'immenso Unkponmwan, che spostato dietro le punte risulta oltremodo pungente, come avesse una riserva infinita di energie che gli avversari non riescono a contenere. Proprio i due confezionano le due occasioni migliori per il Nichelino, con il 9 che al 35' conclude di poco alto; e il 18 che in chiusura di tempo colpisce di testa per una velenosa palombella che Cain manda in angolo. L'equilibrio che si vede in campo è restituito anche nella azioni da gol e l'ultimo squillo è di marca Pinerolo, con Laveglia che con un preciso lancio dalle retrovie pesca in area Andreello. Il controllo del 19 in area è perfetto, la conclusione appena al lato, anche se la prospettiva fa urlare al gol la tifoseria. Si chiudono qui i 90 minuti e i supplementari si prospettano incandescenti.
Sarà una mezz'ora che non deluderà le attese, con il Nichelino che alla fine piangerà lacrime amare e un Pinerolo che per il rotto della cuffia riuscirà a portarla a casa.
La ripartenza è di marca bianco rossa a scacchi, con il riflesso di Cain a rispondere alla spizzata del solito Unkponmwan in ara. Ma il primo tempo supplementare, combattuto e giocato a mille all'ora da entrambe le formazioni, è tutto in due occasioni clamorose, una per parte. Al 10' Andreello lancia tra le linee Pepe, che elude il fuorigioco e ha l'occasione della vita. Il controllo però è difettoso, la palla si allunga e sull'uscita di Cutrì il 10 di Primerano commette fallo, con tanto di giallo al seguito. Al 12' la risposta del Nichelino è altrettanto ghiotta, con Noviello ad un passo dal vantaggio, ma come successo agli avversari nel finale di secondo tempo, la prospettiva inganna le tribune e la sfera termina sul fondo.
Con l'ultimo quarto d'ora in prossimità si pensa ai rigori e mister Bert inserisce Vigliarolo, eroe nei quarti contro il Chisola con ben tre rigori sventati, in vece di Cutrì, ma suo malgrado il cambio risulterà decisivo.
Si arriva ad un finale infuocato, gli ultimi 15 minuti rappresentano l'essenza del calcio in ogni sua rappresentazione ed entrambe le squadre meritano tutti gli elogi del caso, per come gettano il cuore oltre l'ostacolo per cercare la vittoria.
E' il 1' quando un arrembante Andreello sfiora il gol con un velenoso tiro da fuori. Non passa neanche un minuto che a rispondergli è Linciano, sempre dalla distanza, ma la conclusione termina alta.
Cosa serve per sbloccare una situazione simile? Ma un calcio da fermo ovviamente e ci pensa allora Bahadi a pennellare sulla testa di La Monica una perfetta punizione, che il subentrato insacca con un poderoso colpo di testa al 5'.
Per la squadra di Elio Bert è l'apoteosi, un esplosione di gioia per una società a 10 minuti da riscrivere la storia dei campionati Regionali. Dall'altra parte però c'è un avversario per il quale è difficile trovare aggettivi per descrivere la caparbietà con cui non si arrendono mai. Il Chieri lo ha scoperto nei quarti, lo scoprirà anche il Nichelino.
Privi di De Dominicis uscito per infortunio, con il cronometro che ormai li condanna, i numi del Calcio decidono di posare il loro sguardo sui coraggiosi ragazzi di Primerano, condannando altresì la squadra di Bert alla più atroce delle beffe. E' il primo minuto di recupero quando un disperato lancio dalle retrovie cerca la saetta Agu, entrato subito dopo il 2-1 con le stimmate del salvatore della patria e subito primo spauracchio da scongiurare per la stanca retroguardia nichelinese. Il 20 in blu si lancia alla disperata, ma Vigliarolo in uscita fuori area sembra in anticipo e pare poter sventare senza problemi il pericolo. La sorte però non è dello stesso avviso e volta le spalle all'eroe dei quarti del Nichelino: intervento bucato, palla che resta lì e Agu che non si fa pregare, controllando e da posizione defilata spedendo nella rete sguarnita un gol tutt'altro che banale. E' 2-2 all'ultimo respiro, il tempo di ribattere dal centro e scambiare qualche fraseggio che il direttore di gara fischia la fine. Si va ai rigori.
Dal dischetto inizia il Nichelino e spicca oltremodo il carattere della squadra a scacchi, che sembra non aver subito affatto il contraccolpo psicologico di un pareggio subito all'ultimo respiro, mettendo pressione agli avversari con rigori pressoché perfetti. Dall'altra parte però c'è un muro di concretezza che risponde colpo su colpo e si arriva quindi al 5°. Dagli 11 metri si presenta Bahadi e il destino è davvero beffardo, calando come una scure su uno dei migliori giocatori di questa semifinale; destino che ha le fattezze di Superman Cain, che intuisce il lato giusto e sventa il tiro, mandando il compagno Pepe a risolvere la tenzone. Il 10 del Pinerolo, dopo aver illuminato il centrocampo dei suoi per 120 minuti, non permette alle gambe di tremare e con un destro potente manda i suoi a giocarsi la finalissima.
Tra la gioia dei supporter del Pinerolo e il sostegno dei tifosi del Nichelino, resta da sottolineare la bella atmosfera vista sugli spalti, con tanto tifo mai sopra le righe e le due fazioni sempre composte e propense a spronare i propri colori, senza che si generasse alcuna frizione. Una bella giornata di Sport, chiusa dal bellissimo applauso tributato dei tifosi bianco rossi al proprio portiere Vigliarolo, andato a fine gara sotto la tribuna.
Entusiasmo alle stelle in casa Pinerolo, con la squadra che negli spogliatoi fa scattare la festa, nonostante la preoccupazione per i potenziali infortuni (De Dominicis, Ghiano) e i potenziali squalificati per la finale. Ma mister Primerano esprime ovviamente tutta la sua soddisfazione per un grandissimo traguardo: "Siamo una squadra che non muore mai, un cuore enorme, per ragazzi che hanno dimostrato di crederci fino alla fine. Forse avremmo meritato qualcosa di più nei 90 minuti, con quel rigore sbagliato all'inizio, la gara sarebbe andata in modo diverso. E' doveroso ringraziare tutti i ragazzi per l'annata splendida che hanno fatto e per il grande cuore che hanno messo nell'incontro di oggi, abbiamo avuto quel pizzico di fortuna che aiuta gli audaci, ma credo ci siamo meritati questo traguardo. Senza nulla togliere al Nichelino a cui vanno fatti tanti complimenti per il per il percorso intrapreso, hanno fatto un grande lavoro".
La delusione è tanta tra gli avversari, tanto lo scoramento per esser stati ad un passo dal riscrivere la storia, cosa che comunque questi ragazzi hanno fatto anche senza la finalissima e a cui vanno tantissimi applausi. Non è esente da commozione il tecnico Elio Bert, che ha solo parole al miele per il suo gruppo: "30 secondi di ingenuità, peccati di gioventù che sono sicuro non ripeteranno più avanti. Questo gruppo aveva ottime qualità già dall'anno scorso, sono contento del lavoro che abbiamo fatto io e mister Scopacasa e di come si siano impegnati loro. Siamo partiti in 18 e abbiamo chiuso in 18, con il supporto di alcuni ragazzi dell'Under 16, sono stati tutti molto uniti. Ho allenato in realtà importanti, Chisola, Cbs, ma questo è stato probabilmente l'anno più bello che ho vissuto con i ragazzi, me lo porterò sempre nel cuore, peccato aver mancato quella ciliegina sulla torta, ma va bene così, questo è il calcio. Ora la mia idea è passare ai grandi, vedremo come andrà".