FINALE - Reti bianche al termine dei tempi regolamentari, molto intensi ma con poche occasioni limpide, nonostante i due allenatori abbiamo giocato a viso aperto. Ai rigori segnano i chisolini Lazzarin, Cappelli e Cammarata, per i biancoazzurri solo Donadio. Alpignano secondo a testa altissima
ALPIGNANO-CHISOLA 1-3 dcr (0-0 dtr)
ALPIGNANO: Traversi, Sumin, Calliero (st 10’ Zanella), Amorosi, Miceli, Curri, Donadio, Miceli (st 13’ Ciliberti), Ledda, Fioccardi, Molon. A disp. Greco, Covacci, Dilettoso, Cittadino, Ciliberti. All. Gianluca Baseggio.
CHISOLA: Santoro, Duò, Franzé, Scarangella, Cammarata, Bianchi (st 8’ Macrì), Nazeraj (st 16’ Cappelli), Mallamace, Arcudi (st 10’ Lazzarin), Giambertone, Chessa (st 2’ De Notarpietro). A disp. Prato, Alliu, Centinaro. All. Renato Garrone.
SEQUENZA RIGORI: Fioccardi (A) traversa, Mallamace (C) parato, Donadio (A) gol, Lazzarin (C) gol, Molon (A) parato, Cappelli (C) gol, Curri (A) parato, Cammarata (C) gol.
Sono le parate di Luca Santoro (giustamente eletto miglior giocatore della finale) a regalare la vittoria in Under 14 al Chisola: dopo tante beffe dagli undici metri, la società del presidente Luca Atzori festeggia, sul campo di casa, il primo titolo del SuperOscar 2021. Reti bianche al termine dei tempi regolamentari, dal dischetto le reti di Lazzarin, Cappelli e Cammarata condannano l’Alpignano, che esce a testa alta dopo un torneo di altissimo livello.
Come tutte le finali, lo spettacolo tarda a decollare, con le due squadre molto attente a rispettare le direttive degli allenatori e non commettere errori, più che ad attaccare a testa bassa alla ricerca del gol. I due moduli speculari finiscono per annullarsi. Renato Garrone presenta il suo Chisola con la difesa a 4 in linea, il metronomo Scarangella a dirigere il traffico in mezzo, fiancheggiato da Mallamace e capitan Arcudi; davanti Nazeraj (sempre efficace nei movimenti) e Chessa agiscono ai lati del possente centravanti Giambertone. Anche l’Alpignano di Gianluca Baseggio presenta 4 difensori, davanti a loro Curri agisce da frangiflutti, lasciando Miceli e Molon liberi di inserirsi; capitan Donadio attacca sulla destra, il talentuoso Fioccardi fa i suoi numeri a sinistra, in mezzo sgomita Ledda.
La prima occasione arriva dopo 3 minuti, il chisolino Nazeraj approfitta di una respinta corta della difesa biancoazzurra per calciare da ottima posizione, ma il suo piattone destro non centra il bersaglio: a conti fatti, sarà la palla-gol più nitida di tutto il primo tempo. Con il passare dei minuti cresce l’Alpignano, pericoloso soprattutto con le giocate dei singoli sulle corsie esterne, mentre nel finale è ancora il Chisola a buttare in mezzo qualche pallone interessante, ma il contributo di Giambertone si limita a un colpo di testa innocuo.
Nella ripresa i due allenatori dimostrano di crederci: nell’Alpignano Molon alza il suo raggio d’azione, nel Chisola l’ingresso di De Notarpietro e Lazzarin porta il trequartista alle spalle di Giambertone. Le occasioni comunque latitano: al 7’ proprio Molon calcia a lato una punizione dal limite dell’area, dall’altra parte al 14’ il portiere Traversi rischia grosso sul pressing di Giambertone, ma se la cava. Ancora un botta e risposta a pochi minuti dalla fine, con una splendida cavalcata del biancoazzurro Sumin vanificata dal tiro “moscio” di Donadio, mentre sull’altro fronte Lazzarin si libera con un dribbling elegante al limite, ma il suo più che un tiro è un passaggio al portiere. Reti bianche dicevamo, poi le emozioni dei rigori: medaglia d’oro per il Chisola, argento amaro per l’Alpignano.