La sfortuna a volte sembra farlo apposta, perché se una giornata che dovrebbe essere una festa, una delle più belle calcisticamente parlando, si trasforma invece in un incubo, allora non puoi fare altro che prendertela con la cattiva sorte, e poi dimostrare a tutti che sei in grado di lottare e di rinascere di nuovo. È la storia di Luca Auricchio, attaccante classe '99 in forza alla Pro Settimo Eureka che, nella finale regionale giocata con il Borgaro, fa un cambio di direzione e sente quel "maledetto crack". La diagnosi è impietosa: rottura del crociato e un lungo stop che lo terrà fuori dal campo per molti mesi. Tante le difficoltà iniziali, tanta la paura di non riuscire a tornare più a certi livelli: "I primi giorni ho pensato molto, non sapevo neanche più se volevo continuare a giocare - dice Auricchio - ma poi vedevo i miei amici in campo e mi veniva sempre più voglia di entrare anche se non potevo". Da lì allora la risalita, passo dopo passo, con un unico obiettivo: rimettere divisa e scarpini e rientrare su quel campo verde che tanto gli mancava.
Luca Auricchio ce l'ha fatta. Dopo lunghissimi mesi che sembravano non passare più, è tornato al servizio di Guido Bordin e della Pro Settimo Eureka: "Non posso dire più di tanto sulla differenza che c'è rispetto al settore giovanile perché mi sto solo allenando e non ho fatto ancora partite, però sicuramente sarà molto più bello e divertente." E poi continua: "Con il mister mi trovo davvero bene, lui crede in me e mi sta dando molta fiducia nonostante io sia rientrato da poco da un infortunio lungo." Anche sulla squadra le impressioni sono ottime: "La maggior parte dei miei compagni li conoscevo già perché ci giocavo insieme, però anche con quelli nuovi mi sto trovando abbastanza bene".
Sicuramente, con quello che ha superato e con la sua voglia di continuare a lottare, ha dimostrato quanta grinta e quanta determinazione abbia nonostante la giovane età, e anche sugli obiettivi ha le idee chiare e non si smentisce: "Come squadra adesso l'obiettivo è riuscire a vincere tutte le ultime partite che ci saranno per salire ancora un po' di classifica". Stesso discorso vale personalmente: "Voglio rimettermi in forma il prima possibile impegnandomi sempre di più, poi a giugno si vedrà se ci sarà l'occasione di andare in una squadra professionista, sarebbe un sogno".
Lui ce l'ha messa tutta per tornare a rincorrerlo quel sogno e ce l'ha fatta. È solo l'inizio, la strada è lunga e di ostacoli ne incontrerà, ma Auricchio ha tutte le qualità per percorrerla.