SOCIETA’ - Manca ancora una comunicazione ufficiale, ma è ormai sicura la rottura con il responsabile del settore giovanile, nonostante la stagione positiva e la Primavera sia ancora in corsa nei playoff
Le strade del Novara e di Andrea Fabbrini si sono definitivamente separate. Un epilogo che era preventivabile fin dallo scorso dicembre, quando l’ex presidente di Trapani e Giarre, Marco La Rosa, ha acquisito la società insieme a Pietro Lo Monaco, ex direttore sportivo del Catania, oggi direttore generale dei novaresi: è normale che una nuova proprietà scelga le persone cui affidare la gestione sportiva. Più particolare la tempistica: il divorzio sembra ormai avvenuto e definitivo, anche sui canali ufficiali del Novara non è ancora stato pubblicato niente.
Andrea Fabbrini (già capo degli osservatori del Torino dal 2013 al 2017, responsabile del settore giovanile prima della Pro Vercelli fino al 2019, poi del Torino) ha iniziato a gestire le giovanili del Novara nel 2002, quando la società era appena rinata dal fallimento e i tesserati si contavano sulle dita di una mano. Tre squadre iscritte ai campionati nazionali nella prima stagione, tutte e cinque in quella attualmente in via di conclusione, con un notevole innalzamento della qualità. Una crescita che si è concretizzata in particolare nella Primavera (allenata da un altro ex professionista come Franco Semioli), che sabato si giocherà la semifinale di ritorno dei playoff, un risultato impensabile a inizio stagione.
Nonostante i buoni risultati, la collaborazione tra il Novara e Andrea Fabbrini finisce qui. Rimangono tante questioni aperte: da un lato, chi assumerà la guida delle giovanili azzurre, e dall’altro dove andrà Fabbrini nella prossima stagione, magari insieme al fedelissimo Semioli.