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Sabato, 08 Dicembre 2018 18:09

Caselle, inaugurato il nuovo campo in erba sintetica: “E’ un nuovo inizio”

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EVENTO - La manifestazione degli InsuperAbili e un torneo di 2008 fanno da cornica al taglio del nastro. Il sindaco Luca Baracco: “La società del Caselle non è mai morta, ma questa è indubbiamente una rinascita. Luciano Loparco: “Il Caselle ha intrapreso percorso culturale diverso, per formare se non i campioni di domani, sicuramente gli uomini di domani”


A volte le immagini valgono più delle parole per raccontare la rinascita di una società. Perché è prima di tutto - scusate il gioco di parole - una questione di immagine. Se entri oggi nell’impianto sportivo del Caselle, vieni accolto da un’infilata di murales. Dentro è tutto dipinto di fresco, ovunque a strisce rosse e nere. Il campo principale in erba naturale è tirato a nuovo, subito dietro brilla il nuovo manto in erba sintetica, già tracciato per giocare. 11, 9 e 5 giocatori. Il bar, le tribune, gli spazi aperti sono riempiti dalle persone. E siamo solo all’inizio, visto il progetto complessivo cui, nel giro di qualche anno, questa nuova dirigenza vuole arrivare. 

L’immagine è fondamentale per dimostrare lo stato di salute di una società. L’altra cartina di tornasole sono i numeri: anche in questo caso, dopo anni di magri raccolti, è tornata l’abbondanza: ci sono tutte le categorie iscritte, i campi sono pieni di ragazzi e bambini. Il prossimo passo sarà la qualità, ma avere tutto e subito è oggettivamente impossibile. Anche perché la dirigenza del nuovo Caselle è operativa solo da questa estate: intorno al presidente Nicandro Perosa, l’unico anello di congiunzione con il passato, sono arrivati il vicepresidente Roberto Carbone (il principale ideatore della nuova struttura), il direttore generale Maurizio Aprà e il direttore sportivo Raffaele Balluardo, attorniato dal suo staff tecnico in cui campeggiano Michele Gentile, Christian Zullo e tanti altri.

Con queste premesse, sabato è stata la giornata di inaugurazione del nuovo campo in erba sintetica, alla presenza delle autorità cittadine e sportive e con la benedizione di Don Claudio, che ha ricordato che “gli aspetti educativi e formativi sono fondamentali nello sport. Durante tutto l'arco della giornata il torneo “Dicembre casellese” dedicato alla categoria Pulcini 2008 ha fatto giocare Chisola, Sisport, Pro Eureka, Bsr Grugliasco, Lucento, Orione Vallette, Fiano e Tetti Francesi. Inoltre in mattinata si è svolta la manifestazione sportiva  organizzata con l’Associazione InsuperAbili, che promuove il gioco del calcio con bambini e ragazzi con disabilità motorio e/o cognitiva: due bellissime partite in cui i ragazzi in maglia blu hanno giocato con quelli del Caselle, dimostrando una sensibilità straordinaria e regalando al pubblico una lezione di sport, amicizia e inclusione.
 

GLI INTERVENTI DELLE AUTORITA’

“È iniziata la nuova era del Caselle”, ha tuonato Raffaele Balluardo introducendo gli interventi delle autorità. Il primo a prendere la parola è stato il padrone di casa, il presidente Nicandro Pertosa: “Quest’anno il Caselle compie 110 anni, io ne ho vissuti gli ultimi 25. Dopo qualche anno di difficoltà, questa giornata è un nuovo punto di partenza: la società si è rinnovata completamente, con questa nuova squadra siamo riusciti a ridisegnare l’impianto sportivo e iscrivere tutte le squadre. Stiamo impostando il lavoro per i prossimi 110 anni...”

Quindi il sindaco Luca Baracco: “La società del Caselle non è mai morta, ma questa è indubbiamente una rinascita. Quando in estate mi hanno presentato i progetti de nuovo Caselle mi sembrava fin troppo ambiziosa, e invece i fatti stanno dimostrando che si può fare. E sottolineo che non è solo una questione di impiantistica, ma un rilancio sociale e culturale nel nome dello sport”.

Microfono a Luciano Loparco, coordinatore Sgs Piemonte: “Parliamo del futuro, il futuro parte dai bambini, sono loro che devono scriverlo. La scelta di inaugurare il nuovo campo coinvolgendo gli InsuperAbili e i ragazzi con disabilità vuol dire che il Caselle ha intrapreso percorso culturale diverso, per formare se non i campioni di domani, sicuramente gli uomini di domani”.

 

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