FACCIAMO CHIAREZZA - Luca Atzori e Barbara Massari inibiti per 8 mesi per un “accordo di collaborazione non autorizzato dalla LND e non comunicato alla FIGC”. Il presidente del Chisola: “Il progetto delle seconde squadre è autorizzato e promosso dalla Federazione. È assurdo”. Il nuovo direttore generale del Vinovo Massimo Finotello: “Tutto trasparente, che male c’è a collaborare?”
La scoperta dell’acqua calda. La delibera del Tribunale Federale in merito alla partita Vinovo Sport-Garino (era il 14 settembre, prima giornata delle qualificazioni ai regionali) ha portato all’inibizione per 8 mesi per i presidenti Luca Atzori e Barbara Massari, a causa di una distinta del Vinovo Sport scritta sulla carta intestata del Chisola. Ma la motivazione vera che si legge nella sentenza è che il Vinovo Sport Events è la seconda matricola, o società satellite che dir si voglia, del Chisola. Stessa sede, stesso impianto sportivo, stessa segreteria. La sentenza parla di un “accordo di collaborazione non autorizzato dalla LND e non comunicato alla FIGC”. Ma funziona esattamente così anche per le altre società satellite presenti in Piemonte, una ventina in tutto. Che piaccia o meno, questo è un dato di fatto, che tutti - Federazione compresa - conoscono perfettamente.
LUCA ATZORI
“La verità è che diamo fastidio perché vinciamo” tuona il presidente del Chisola, Luca Atzori, che continua: “Il progetto delle seconde squadre è autorizzato e promosso dalla Federazione, è intrinseca la collaborazione con la società madre, la condivisione degli spazi e della segreteria fa parte del progetto. Stiamo facendo un percorso per rendere sempre più indipendente il Vinovo Sport Events, che ormai è in grado di camminare sulle sue gambe, e fa un importante lavoro sportivo e sociale nei confronti dei giovani. Ma è ovvio che il Vinovo Sport Events è nato da una costola del Chisola. Non ci dobbiamo nascondere, non abbiamo nulla di cui vergognarci, facciamo tutto alla luce del sole. Abbiamo sbagliato a compilare una distinta, e veniamo puniti per questo? È semplicemente assurdo. Offriamo ai ragazzi, anche a quelli che non rientrano nelle scelte del Chisola, la possibilità di allenarsi e giocare in una struttura di alto livello, con un’organizzazione professionale e istruttori qualificati, per questo i giocatori e le loro famiglie vogliono rimanere con noi. Se qualcuno fa finta di non saperlo, è in malafede. Concludo con un consiglio alle società che rischiano di trovarsi nella nostra stessa situazione: organizzatevi, anzi organizziamoci per evitare problemi come quello che è capitato a noi, facciamoci aiutare dagli organi competenti perché finora brancoliamo tutti nel buio”.
MASSIMO FINOTELLO
Per il Vinovo Sport Events parla Massimo Finotello: “Nei prossimi giorni, una volta sistemati i passaggi legati al mio precedente impegno con il Chisola, assumerò la carica di direttore generale del Vinovo Sport Events. La recente sentenza, che ha confermato la regolarità dell’operato del Vinovo Sport Events, ci fa sorridere più che altro per il modo in cui è nata: tutto parte da una sconfitta sul campo, netta e indiscutibile (4-0), che una società ha scelto di non accettare, preferendo insinuazioni e accuse infondate. Spiace vedere che il concetto di fair play, che dovrebbe essere alla base dello sport, venga dimenticato così facilmente. Era abbastanza ovvio, e anche del tutto trasparente, che usassimo le stesse sedi e gli stessi campi del Chisola: in ambito associativo non sportivo succede continuamente, e non c’è nulla di male nel condividere spazi, risorse e collaborazioni. Non c’è nulla di male nemmeno nel collaborare con una società come il Chisola: c’è un rapporto diretto a livello tecnico, molti dei nostri giocatori arrivano proprio da lì. Le società attorno a noi hanno sempre avuto veri e propri “blocchi” provenienti dal Chisola e nessuno si è mai scandalizzato.”.
Finotello allarga il discorso. “Il Vinovo Sport Events, anzi, ha un ruolo importante proprio perché offre una seconda possibilità a quei ragazzi che, per il livello altissimo del settore giovanile del Chisola, non riescono a trovare spazio lì. È una forma di attenzione concreta verso i giovani calciatori, ben conosciuta e apprezzata da chi vive questo ambiente. Il nostro progetto è serio e indipendente. A dimostrarlo ci sono le tante gare giocate contro il Chisola - e spesso perse, com’è normale che sia quando si gioca contro una grande società - senza alcun “biscotto” o ombra di combine. Oggi il Vinovo Sport Events è ai regionali con tutte le categorie, e speriamo di mantenerle. Abbiamo una stagione intensa da portare a termine, e nel frattempo continuiamo a crescere anche con la Scuola calcio: gli Esordienti 2012 hanno vinto il girone autunnale e ora stanno ben figurando in uno dei gironi più difficili, affrontando tutti primi gruppi. I 2014 stanno mostrando un bel percorso di crescita, e stiamo già programmando con entusiasmo la prossima stagione, cercando nuove opportunità e spazi per ampliare ancora le nostre attività. Infine, voglio ringraziare il Crocetta Calcio per la preziosa collaborazione di quest’anno, che ci ha dato una grande mano sul piano logistico. Ah, già… ma forse anche le collaborazioni, da qualche parte, non sono concesse”.