I risultati che Piero Bar ha ottenuto quest’anno alla guida dell’Union Valle di Susa 2001 non sono affatto male, eppure, causa alcune incomprensioni con la società ha deciso di rassegnare le dimissioni al presidente Casciello. Seguiremo l’andamento della situazione con la società che lavora per garantire un tecnico alla squadra per il prossimo biennio e, nel mentre, ha deciso di affidare la panchina, come traghettatore, a Giuseppe Tartaglia, già allenatore dei 2004 e responsabile dell’area tecnica della squadra valsusina.
Piero Bar, ormai ex allenatore dell’Union 2001 ha commentato così: “Stiamo parlando di dimissioni e non di esonero, mi sono reso conto che le mie idee non erano in sintonia con le esigenze della società e ho quindi deciso di farmi da parte, mi dispiace aver lasciato i ragazzi. Ho avuto la fortuna di allenare una signora squadra a livello qualitativo, ho infatti ottenuto un buono score. Mi è stato imposto di far giocare tutti e 18 i ragazzi, ho anche ricevuto pressioni da qualche genitore, su questo non sono d’accordo, stiamo parlando di ragazzi di 15 anni non di 5. Credo che se uno è più bravo di un altro deve farlo vedere, in una squadra ci deve essere meritocrazia, pagare una quota non ti assicura il posto da titolare, bisogna guadagnarselo, è un diritto che va acquisito. Nulla da dire contro il presidente, un’ottima persona. Personalmente ho fatto alcuni errori ma sono contento di essermi messo in gioco. Ho iniziato con 20 ragazzi e finito con 20, e pur essendo un allenatore duro i ragazzi si sono affezionati , e questo è un fattore da considerare quando si valuta un allenatore. Fin dall’inizio, a costo di perdere qualche partita, ho voluto far giocare i ragazzi palla a terra e provare a giocare a calcio, ovviamente con i nostri limiti. Ho avuto la fortuna di mandare ben 6 ragazzi in rappresentativa e non sono pochi! Ho uno splendido rapporto con tutti i ragazzi, dal primo all’ultimo. Il calcio credo sia lo sport più bello del mondo ma anche il più “sporco”.
Come ho detto prima, secondo me, ho fatto un buon lavoro: siamo arrivati ad un punto dai play off dei regionali, in un girone proibitivo con Bsr, Lucento, Lascaris, e abbiamo avuto una delle difese meno battute dell’intero campionato. Ora sono “sulla piazza”, in cerca di nuove esperienze; fino a giugno, però, sarò fermo, se ne riparla dalla prossima stagione. Con Tartaglia ho avuto un battibecco, lui ha dato le dimissioni e subito dopo che le ho date io, ha deciso di ritirare le dimissioni e di candidarsi come allenatore dei 2001; sono rimasto deluso dal suo comportamento. Gli auguro il meglio…per i ragazzi. Molti mister dell’Union Valle di Susa mi hanno fatto i complimenti, questo è importante.
Chi ha preferito placare gli animi è il Direttore Generale, il signor Rudy Coccia che ha dichiarato: “ Si tratta di dimissioni e non di esonero, in ogni caso meglio non fare tante parole inutili”.
Il presidente della società, Vicenzo Casciello: “Nessun esonero, ci ha comunicato le sue dimissioni per motivi lavorativi privati che non gli permettevano più di seguire la squadra . Abbiamo accettato le sue dimissioni, come facciamo sempre. Tartaglia sarà un traghettatore, porterà la squadra fino a fine stagione, stiamo cercando qualcuno per il prossimo biennio, anche se nel ricercare le persone siamo penalizzati dalla distanza, pochi allenatori vogliono venire a Susa e questo ci rammarica. Abbiamo alcune idee per la prossima stagione ma ora sarebbe inutile fare i nomi di gente tesserata per altre società. Per quanto riguarda lo spogliatoio sono contento che i ragazzi abbiano accettato bene il cambio mister”.
Il neo-tecnico Giuseppe Tartaglia ha precisato alcune cose: “Mi è stato imposto dalla società di prendere i 2001, io quest’anno non avrei dovuto allenare perché ricopro già l’incarico di responsabile tecnico, eppure mi sono trovato ad allenare i 2004 ed ora anche i Giovanissimi. Non accetterei assolutamente un prolungamento per i 2001 oltre giugno, mi limito a portarli al termine della stagione. Il gruppo dell’Union Susa dei Giovanissimi Torino non è indietro, questo sicuramente è da riconoscere al tecnico che mi ha preceduto: è una squadra che gioca bene, proseguirò sul suo 4-4-2, non ho intenzione di stravolgere nulla, non avrebbe senso. Piero Bar deve raccontare le cose come sono andate realmente: durante la sua squalifica, pretendeva di dettarmi i cambi durante le partite della sua squadra, accetto il fare la formazione perché ovviamente conosceva i ragazzi meglio di me ma se aveva bisogno di un burattino ha sbagliato persona. Dopo di me non so chi si siederà su questa panchina, so solo che allenatori patentati a Susa non ce ne sono e quei pochi che ci sono hanno già una collocazione. Ripeto: complimenti a Bar per il lavoro che ha svolto ma deve imparare a rispettare le persone, non può trattarle da burattini. Per me non c’è stato nessun battibecco, il problema lo ha avuto lui con il presidente, non io. Se Bar dovesse ritornare ad allenare i 2001 sarei felicissimo. Vorrei terminare dicendo che a me Piero Bar non ha fatto nulla di male, per me è finita lì”.