TROFEO LASCARIS - Si è chiusa a Pasqua la 51esima edizione del Trofeo Lascaris. Partito da lontano, dalla fase provinciale, il torneo ha continuato a calcare i campi di via Claviere fino al rettilineo finale, la fase nazionale. A Pianezza si sono radunate tante realtà diverse nel corso delle settimane, quelle che già conosciamo perché fulcro dei campionati provinciali e regionali in Piemonte, ma anche le professioniste e squadre dilettantistiche arrivate da fuori regione per partecipare. Ne è derivato un trofeo variegato, fatto di conferme ma anche di sorprese e scoperte. La cerimonia di premiazione ha chiuso i tre giorni di fase nazionale e coronato la festa. In presenza i rappresentanti della società, su tutti il presidente Vincenzo Gaeta.
LE PAROLE - Il Trofeo Lascaris è motivo d'orgoglio per Vincenzo Gaeta, un orgoglio che si acuisce guardando quanto bene si sono comportate le società dilettantistiche nel corso della competizione come dimostra non solo la vittoria del Tau ma anche il secondo posto della Pro Eureka, il quarto del Lucento e il sesto dei padroni di casa del Lascaris: "Un premio al lavoro di tutte le società dilettanti, che si sono confrontate a pari livello con delle professioniste. Da tanto tempo una dilettante non arriva in finale, da tanto non vinceva il trofeo. Questo la dice lunga sul lavoro delle società. Il Tau è un club che lavora molto bene". Sul percorso del Lascaris, classificatosi sesto dopo la finale per il quinto posto persa ai rigori contro la Juventus: "Abbiamo sbagliato qualche partita. La formula tutti contro tutti fa sì che un errore possa portarti fuori dalle prime. In ogni caso abbiamo fatto un torneo di buon livello con un'ottima finale contro la Juventus. Secondo me la sfida ai bianconeri è stata la nostra miglior partita. Volevamo divertirci, ci siamo divertiti tutti, abbiamo avuto feedback positivi da parte delle società e siamo contenti". Un ulteriore motivo d'orgoglio è dato dalla risposta del pubblico e l'interesse suscitato nei confronti degli addetti ai lavori: "Il torneo tutti gli anni è seguito, c'è grande affluenza. Ci sono anche tanti procuratori che vengono a vedere queste partite perché vogliono vedere i ragazzi che già conoscono e non solo, vogliono vedere professionisti e dilettanti, come si confrontano tra di loro dal vivo. L'Under 16 è ancora una categoria dove non c'è ancora un pieno di formazione e dove si possono trovare elementi buoni anche per i professionisti". Infine sugli obiettivi del Lascaris per il futuro: "I nostri obiettivi sono continuare a lavorare come stiamo facendo, provare ad alzare tutti gli anni l'asticella per far crescere la nostra società. Il livello generale si è alzato tantissimo, diventa più divertente. La federazione con la novità sui gironi élite sta andando nella direzione di creare un campionato di livello più alto. Si vede anche dalle rappresentative piemontesi, negli ultimi anni stanno crescendo molto a livello nazionale".