SOCIETA’ - Il nuovo responsabile delle giovanili Michele Sbravati, per non disperdere il lavoro dell’ultimo decennio e lo scouting sul territorio garantito dalle Academy, potrebbe scegliere una soluzione interna per la scuola calcio: in lizza il responsabile scouting del Piemonte, il team leader delle Juventus Academy e il responsabile di Primi calci e Piccoli amici
È durato ben 12 anni, con due stagioni di intermezzo all’Inter, il percorso di Gigi Milani alla Juventus. Un tempo con pochi eguali, in un mondo frenetico come quello del pallone, tanto che la scuola calcio bianconera è ormai disegnata a sua immagine e somiglianza. La testimonianza della bontà del lavoro svolto sono i quattro giocatori che fanno parte della rosa della serie A: tre arrivano dall'attività di base, ovvero l'astigiana Kean, il cuneese Moretti e il valdostano Nicolussi Caviglia, cui va aggiunto Fagioli, arrivato 14enne dalla Cremonese, oggi anche in Nazionale. Un risultato che poche società possono vantare, frutto di un meticoloso lavoro di scouting sul territorio, reso possibile dalla nascita e dallo sviluppo del progetto Academy, indispensabile per una società che, pur muovendosi in un'ottica mondiale, deve essere sostenibile. Ne fanno parte la Sisport, prima tra le società satellite; il Chisola, fucina di talenti (vedi il portiere classe 2009 Alberto Rostagno, fresco di tesseramento) e le decine di società affiliate distribuite in tutte le province del Piemonte, con la Cbs ultima arrivata.
Un patrimonio che la nuova gestione, capitanata da Cristiano Giuntoli, non potrà disperdere. Come succede sempre in questi casi, il nuovo direttore sta portando a Torino la sua “squadra”, ovvero Giuseppe Pompilio, Stefano Stefanelli e il nuovo responsabile del settore giovanile, l'ex Genoa Michele Sbravati (18 anni al grifone, a proposito di collaborazioni longeve), che dovrà realisticamente appoggiarsi a chi conosce il territorio piemontese. Da una parte Massimiliano Scaglia, che si concentrerà sulla Primavera ma darà una mano anche nelle giovanili, che però si muovono in un'ottica nazionale e internazionale. E dall'altra, quella della scuola calcio e dell'attività di base, chi sarà il prescelto per la pesante eredità di Gigi Milani? Potrebbe arrivare una soluzione esterna, ad oggi improbabile anche per una semplice questione di tempistica: difficile individuare un profilo adatto a fine giugno. Oppure una soluzione interna, che dia continuità al lavoro delle ultime stagioni.
Da un semplice lavoro di deduzione, i profili papabili non sono tanti. Anzi, non sono più di tre: Davide Bellotto, responsabile scouting del Piemonte, Andrea Vaccarono, team leader delle Juventus Academy, e Marco Battaglia, responsabile di Primi calci e Piccoli Amici. Senza dimenticare Paolo De Ceglie, responsabile tecnico dell’attività di base, cui però è riservato un ruolo di campo, e non organizzativo. Bellotto (che ad oggi appare in pole position), Vaccarono e Battaglia conoscono perfettamente la macchina organizzativa della Juventus, l’hanno vissuta da dentro, per lungo tempo, con differenti ruoli, con un costante percorso di crescita. Tutti formati sotto l’ala di Gigi Milani, potrebbero essere le persone giuste a non disperdere il lavoro dell’ultimo decennio, che ha portato - come detto - frutti importanti anche in serie A e promette di portarne ancora, visto il potenziale dell’Under 23 e di tanti ragazzi delle giovanili.