Spesso il mondo del calcio dà risalto agli episodi meno “nobili” che accadono sui campi giovanili e non. Tuttavia, tanti, piccoli episodi di fair play succedono normalmente e vengono sottaciuti. Noi vogliamo segnalarne uno, di “ordinario” fair play forse, importante tuttavia poiché è nell’ordinario di queste cose che vive il calcio e in generale, lo sport.
Accade tutto nel primo tempo. La partita è Casale-Giovanile Salesiana, Allievi 2000. I nerostellati conducono per 1-0 e stanno premendo alla ricerca del raddoppio. Il direttore di gara, nel corso di un’azione offensiva del Casale, ravvisa un intervento falloso in area e decreta la massima punizione. Immediate le proteste degli ospiti. L’arbitro per un istante esita ma ormai la decisione è presa. Scrivanti, giocatore nerostellato gli si avvicina, lo prende da parte e con garbo gli fa notare che, sì, in effetti le rimostranze dei giocatori avversari sono fondate. Non c’è stata alcuna irregolarità. Probabilmente rassicurato circa i dubbi iniziali, l’arbitro torna sulla sua decisione e non concede il penalty. Al termine del primo tempo i compagni di squadra di Scrivanti confermano al direttore di gara la versione del loro compagno.
La partita terminerà con il successo del Casale per 3-0.
Fonte: www.casalefbc.it