Andreano Audetto è il nuovo allenatore degli Allievi 2000 della Cheraschese. Il padre di Luigi lascia quindi il Bra dopo una sola stagione, nella quale con il gruppo Allievi è riuscito a centrare per la prima volta la qualificazione regionale. Reduce da un quadriennio alla guida dei ’99 tra Fossano e Bra, il tecnico ha centrato per due volte il pass per le fasi finali regionali e nella prossima stagione guiderà una Cheraschese che quest’anno ha chiuso al quarto posto il proprio girone regionale, dietro a Chieri, Chisola e Colline Alfieri. Una nuova avventura quindi per Audetto che, come ammette lo stesso tecnico, ha avuto diverse richieste prima di cedere alla corte della Cheraschese: “Sono stato contattato da molte squadre, e questo ovviamente mi ha fatto piacere. Ho scelto di andare alla Cheraschese, oltre per questioni di vicinanza, perché è un’ottima società con un programma serio. Non conosco la squadra, per me sarà uno stimolo in più oltre che una sfida visto che negli ultimi 4 anni ho allenato ragazzi che bene o male conoscevo già”.
Andreano Audetto torna poi per un attimo sull’esperienza al Bra, conclusasi forse con troppa fretta, visto che già a marzo di fatto si sapeva che non avrebbe più fatto parte dello staff per la prossima stagione: “Già a marzo sapevo che non avrei fatto parte degli allenatori del Settore giovanile del Bra per la prossima stagione. Quando Bonofiglio è diventato responsabile ha cercato di reintegrarmi, ha fatto una battaglia per me. Quando mi hanno chiesto di tornare, mi hanno proposto diversi ruoli come direttore tecnico, allenatore di 2003 e 2004, ma ho detto di no. Ho sentito sfiducia per la non conferma di marzo e ho quindi deciso di non restare. Devo però dire che a Bra mi sono trovato bene, ho legato molto con tutte le persone con cui ho avuto modo di lavorare e coi ragazzi ho tuttora un bel rapporto. Gli ultimi due mesi della stagione sono stati faticosi, io come i ragazzi abbiamo gioco forza percepito questa sorta di situazione di abbandono dovuta ai tanti cambiamenti in società e quindi un po’ ne abbiamo risentito”.