FASE FINALE - Sfida accesa che termina senza vincitori né vinti, con le due compagini che rimangono in corsa per la qualificazione. Pari giusto per quanto visto in campo, in una gara dall'andamento ondivago: torinesi in vantaggio con Messina dopo soli 4 minuti, pareggio opite di Larossa al 10' della ripresa
LUCENTO-BAVENO STRESA 1-1
RETI: pt 4' Messina (L), st 10' Larossa (B)
LUCENTO (4-4-2): Borlizzi, Ledda, Espinoza, Dellisanti, Filisteo, Coppola, Rametta (st 3' Penafiel), Macrì G., Messina, Alvarado (st 22' Di Leo), Macrì N.. A disp. Odigie, Constantinescu, Cancilla, Ibeh, Di Matteo, Carlino, Colacchio. All. Olivieri
BAVENO STRESA (4-3-3): Travaini, Palamara (st 1' Di Gesu), Gueye, Ceglia (st 6' Bellani), Romano (st 1' Larossa), Gioria, Caramia, Merlo, Nocera, Palmieri, Filippeddu. A disp. Farina, Basso, Cento, Fortunato, Smutko, Profeta. All. Ferrario
AMMONITI: pt 9' Espinoza (L), st 28' Filisteo (L), 31' Palmieri (B)
1° TEMPO
Dopo la prima giornata Lucento e Baveno Stresa sono a un bivio, l'unico obiettivo da perseguire è la vittoria per rinverdire le speranze di accedere alla fase finale. Entrambe le squadre puntano tante delle loro carte sul centravanti con la 9 sulle spalle. Da un lato il poderoso Messina attorno a cui ruota Alvarado in appoggio, dall'altra lo spauracchio Nocera, autore di ben 50 reti in campionato e pronto ad approfittare dei cross di Palmieri e Filippeddu. Il Lucento cerca subito di prendere in mano il pallino del gioco, ma al 3' il primo brivido lo regala il Baveno Stresa con Palmieri. Il 10 ospite prende palla a sinistra e prova la conclusione dalla distanza, Borlizzi non trattiene, ma riesce con prontezza a recuperare la sfera prima che superi completamente la linea di porta, così stabilisce il direttore di gara, dalla tribuna difficile dare una valutazione. Scampato pericolo il Lucento, oggi in totale completo nero, colpisce al primo affondo. Cross dalla destra di Nicolò Macrì, Messina prende il tempo alla difesa e di punta da dentro l'area tocca di prima e sigla l'1-0. La rete aumenta l'agonismo, ma le azioni da gol latitano, con le difese che si fanno preferire agli attacchi. Per vedere un'altra conclusione pericolosa bisogna attendere il 17': Filisteo è bravo in uscita a intercettare la sfera e servire sulla corsa il centravanti lucentino, che dimostra di abbinare fisico e tecnica superando il diretto marcatore e lasciando partire un velenoso diagonale, che però si spegne sul fondo. Scampato pericolo il Baveno si ricompatta e prende gradualmente campo, aumentando nel finale di tempo la pressione e andando vicino al pari. Ci prova prima Palmieri di testa sull'angolo battuto da Filippeddu, ma senza precisione. Poi è proprio l'11 ad andare al tiro, premiato dalla pregevole giocata di Nocera che scarica abilmente pur circondato da tre avversari, ma la conclusione è debole e facilmente intercettata da Borlizzi. Due minuti dopo altro intervento dell'estremo difensore di casa, ma questa volta è davvero clamoroso. Su azione insistita degli ospiti la palla arriva al bomber del Baveno che da centro area tenta la conclusione, sembra tutto fatto per il gol, ma il riflesso di Borlizzi è da antologia e il pallone termina in angolo. L'ultimo squillo è sull'asse Nocera-Palmieri, ma il 10 non è preciso e manda sul fondo.
2° TEMPO
Mister Ferrario al ritorno in campo opta immediatamente per due cambi, con gli ingressi di Di Gesu e Larossa e la mossa paga. Pronti via e Borlizzi è attento in uscita su Nocera, con il Baveno che dimostra di voler mantenere alta la pressione già vista nel finale del primo parziale. Al 10' infatti arriva la meritata rete del pari: palla a Merlo nella zona centrale del campo, con il capitano che si destreggia mirabilmente tra gli avversari e lancia il suo cannoniere sulla sinistra. Il 9 sembra avere un controllo difettoso con la sfera che si allunga verso il fondo, ma con un rapido scatto recupera in tempo per mettere in mezzo, dove l'accorrente Larossa approfitta di una difesa lucentina non impeccabile per insaccare da due passi. A questo punto sono i padroni di casa a mettere la testa fuori dal guscio, le squadre si allungano, gli scattanti Penafiel e Di Leo cercano di creare scompiglio nelle fila del Baveno, si assiste a tanti bei duelli come quello tra Messina e un eroico Gueye, che non teme il divario fisico e si batte come un leone, ma i due estremi difensori non compiono più parate di rilievo. Da una parte Travaini si fa trovare pronto due volte su Messina, dall'altra Borlizzi controlla facilmente la conclusione di Merlo da fuori.
Si arriva alla fine, dove ancora una volta vengono costruite le due chance più ghiotte, entrambe di marca Lucento. La prima è un piccolo giallo, perché su una punizione in mezzo la sfera sembra carambolare sul braccio di un difensore, ma le lamentele più grandi arrivano dagli spalti più che dal campo; al 3' di recupero poi il numero da funambolo di Di Leo sulla linea di fondo consente al 17 di scaricare un rasoterra velenoso, che però attraversa tutta l'area senza che nessuno riesca ad approfittarne. Finisce qui, un pari tutto sommato giusto e che complice il successo della Pro Eureka sul Suno, fa si che entrambe le squadre arrivino all'ultimo turno a giocarsi il tutto per tutto.