SALUZZO - Una stagione da sogno coronata da un traguardo mai raggiunto prima nella storia della società, grazie alla vittoria per 2-0 sul Cuneo Olmo, il Saluzzo è campione del girone D! Il mister Andrea Dematteis: "Si è creato uno spirito di gruppo incredibile, c'è stato da subito un feeling speciale con la squadra ed un fuoco che continuerà ad ardere per tanto tempo dentro di noi"
È il caso di dirlo, i ragazzi del Saluzzo under 17 hanno scritto una pagina di storia indelebile della società, la vittoria del campionato regionale è infatti la prima in assoluto a livello giovanile, un risultato straordinario per capitan Shita e compagni, arrivato all'ultima giornata dopo una corsa emozionante ed incerta fino all'ultima gara. Il merito è di un gruppo che ha saputo soffrire, crescere, lottare ed infine esultare meritatamente, dall'arrivo del mister Dematteis a gennaio la squadra ha cambiato marcia, non accontentandosi di disputare solamente il buon campionato che già si prospettava, ma di sognare e poi di credere in qualcosa di più.
Alzi la mano chi, ad un mese dalla fine del campionato, avrebbe pronosticato questo epilogo, soprattutto guardando il calendario del girone D che per il Saluzzo recitava nell'ordine: Fossano, Busca, Bra e Cuneo Olmo. E sono state proprio le ultime due gare quelle decisive con la tripletta di Davide Bonansea (36 reti in campionato e capocannoniere della categoria) per espugnare Bra e la grande motivazione e voglia vista in casa contro il Cuneo Olmo, battuto 2-0 in una cornice bellissima, esplosa poi in festa al triplice fischio finale. La stagione però non è ancora finita, adesso il mirino è sulle finali regionali, dove nella fase a gironi i granata dovranno vedersela con Chieri, Derthona e Vanchiglia, un girone ostico, ma i presupposti per fare bene ci sono tutti, e poi nessuno a Saluzzo ha intenzione di smettere di sognare.
Il primo a credere in quest'impresa è stato proprio il mister Andrea Dematteis:
"A gennaio la società mi ha chiamato per provare a dare una sterzata alla stagione, io ho accettato perché per me Saluzzo vuol dire casa, ma ho messo subito in chiaro che l'obiettivo era vincere e forse per questo mi hanno preso un po' per pazzo. Però è da subito scattata un qualcosa con i ragazzi che credo ci porteremo dentro per tanto tempo e questo feeling speciale ha sicuramente accelerato il processo di crescita della squadra".
C'è stato un momento di svolta nel vostro percorso?
"Sicuramente la partita con il Fossano ha avuto una grande importanza, il pareggio beffa nel finale poteva demoralizzarci, e infatti il risultato contro il Busca era ancora figlio di quella delusione, ma poi ci siamo ricompattati e ci siamo detti di provarci fino alla fine, che l'obiettivo era entrare nelle prime tre e di arrivare all'ultima partita in modo che valesse ancora qualcosa e così è stato. La partita con il Cuneo Olmo l'abbiamo preparata nei minimi dettagli e il risultato ci sta anche stretto per quanto abbiamo creato, per questo ci tengo a ringraziare il mio Staff, il vice allenatore Lorenzo Bertola e il preparatore atletico Giorgio Miretti, e poi domenica abbiamo fatto una prestazione pazzesca. Dobbiamo ringraziare anche la società, soprattutto Angelino e Quaranta, che non ci hanno fatto mai mancare nulla e che per l'occasione hanno organizzato un vero e proprio evento, c'erano più di 450 persone ad assistere alla gara che hanno creato un'atmosfera bellissima ed incredibile che ci ha sicuramente gasato".
Davide Bonansea è il trascinatore della squadra?
"Davide ha ovviamente i numeri dalla sua parte ed è cresciuto tantissimo, fino a due anni fa infatti giocava nei provinciali, ma è stato il singolo al servizio della squadra e non il contrario. Parlando di numeri e di singoli giocatori però mi sembra di sminuire la vera forza della squadra che è il gruppo, lo spirito di sacrificio e la voglia che ho visto di dare sempre una mano ai propri compagni e questo va al di là del talento in campo, conta di più il carattere. Quando ho visto questo spirito e che finito l'allenamento i ragazzi non scappavano via ma avevano il piacere di stare insieme ho pensato: cominciamo ad esserci! Eravamo diventati un gruppo vero, unito e compatto, a quel punto il mio compito era quello di esaltare il singolo per metterlo a disposizione del collettivo, perché ho sempre pensato che bellezza, idee e coraggio rendono il giocatore libero, senza timore e sudditanza psicologica. Preferisco undici persone che remano nella stessa direzione credendo nelle idee, nelle emozioni, nella bellezza e nello spirito di gruppo; spero di aver insegnato questo ai ragazzi e di aver dato questi segnali alla gente che domenica ha fatto il tifo per noi e che spero continuerà a farlo nel prossimo futuro".
LE FOTO DELLA PARTITA E DELLA FESTA FINALE (galleria fotografica di Thomas Bertone)
-
Titolo Titolo
-
Titolo Titolo
-
Titolo Titolo
-
Titolo Titolo
-
Titolo Titolo
-
Titolo Titolo
-
Titolo Titolo
-
Titolo Titolo
https://giocaacalcio.it/index.php/concorsi/regolamenti/vinci-una-partita-omaggio/under-17-regionali-saluzzo#sigProId2590aa6fb2