Lunedì, 25 Novembre 2024
Giovedì, 26 Novembre 2015 12:54

Il derby di Andrea Menghini: "Due tra le migliori realtà in Italia. Sarà stimolante per i miei ragazzi"

Scritto da Manuel Bosco

UNDER 17 SERIE A / L'INTERVISTA - Il tecnico del Torino espone la sua filosofia di gioco nella settimana che porta all'attesissimo match contro i cugini della Juventus

Andrea Menghini, uno che di Toro se ne intende, può guardare tutti dall’alto nella classifica del campionato Under 17 Serie A e B: frutto di nove vittorie su dieci partite ed una sola sconfitta. In vista dell’attesissimo derby contro la Juventus, abbiamo chiesto al tecnico di analizzare il match raccontandoci anche qualcosa del suo passato da calciatore.

Mister, un derby è sempre un derby, forse lo è ancora di più quando in ballo c’è il primato della classifica, che partita sarà secondo lei?
Beh, indipendentemente dal risultato, il primato non lo perdiamo, perché noi come primato vogliamo intendere i primi due posti, ovvero quelli che permettono il passaggio alle fasi finali; parlando del derby, è sempre una partita affascinante in qualsiasi categoria, è la partita che i ragazzi aspettano tutto l’anno per dimostrare di che pasta sono fatti ai rivali della stracittadina; il nostro avversario è fortissimo, sono un gruppo sul quale la società ha investito moltissimo per ottenere il meglio, e quando giochi con avversari del genere è molto stimolante per i miei calciatori.

Ha già in mente un modulo per affrontare il derby o ha un modulo che predilige a prescindere?
"Prima del modulo noi abbiamo una filosofia di calcio, cercare di contenere gli avversari e concedere poco creando e facendo girare molto il pallone, questo perché secondo me prima del modulo bisogna lavorare sulla mentalità dei ragazzi, questi campionati sono il cantiere nel quale i ragazzi vivono la loro fase di costruzione per diventare calciatori completi".

Mi trovi il punto forte della sua squadra e quello che lei ritiene il punto forte della Juventus.
"Si può dire che la forza del Torino è il gruppo, dispongo di ragazzi molto affiatati che, calcisticamente e non, sono cresciuti insieme formando una coalizione molto salda che produci i suoi frutti anche sul campo; la Juventus non la conosco molto come realtà interna, dovresti chiedere al loro allenatore (ride), a parere mio il loro punto migliore è costruito sulle grandi potenzialità degli individui, su tutti credo che Goh e Kean siano due giocatori eccezionali, ma ce ne sono altri che ad esempio sono fissi in nazionale. Con questo non voglio assolutamente fare intendere che il loro gruppo non sia importante; per filosofia noi lavoriamo molto sul gruppo ma disponiamo anche di eccellenti individualità".

Ci parli un po’ del suo passato da calciatore.
"Sono del Torino e nel Torino da quando ho dieci anni; ho disputato tutte le categorie giovanili e sono anche passato per la serie A ma ho smesso abbastanza presto, ormai sono quindici anni che alleno nel Settore giovanile; ho cominciato dagli Esordienti fino ad arrivare qui. In passato ho vinto praticamente tutto con le Giovanili, dal campionato Berretti a quello Allievi".

E del suo passato da calciatore c’è stato qualche allenatore che ha impresso una mentalità di gioco che lei adesso riversa sui suoi ragazzi?
"Ho preso qualcosa da tutti, ho avuto degli allenatori che sono stati quasi dei secondi padri, sia calcisticamente parlando che non, grandi uomini e grandi maestri; da tutti ho appreso qualcosa che sto trasmettendo di conseguenza ai miei ragazzi oggi".

Anche se è un derby, se la sentirebbe di fare un pronostico?
"Nel derby è praticamente impossibile fare un pronostico, si affrontano due delle migliori squadre a livello nazionale, noi giocheremo per vincere, tre punti sarebbero importantissimi per noi, ma sappiamo bene che in partite come queste tutti e tre i risultati sono possibili, speriamo di fare bene; dico “sperare” perché ogni squadra spera di far bella figura, sperava anche la Roma martedì andando al Camp Nou, ma i valori in campo erano ben diversi; la mia speranza è proporzionata ai valori che scenderanno in campo, e, sapendo quanto vale la mia squadra, posso sperare in una vittoria".

Letto 1767 volte Ultima modifica il Giovedì, 26 Novembre 2015 13:06

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