Venerdì, 08 Novembre 2024

SOCIETA’ - Gli astigiani del presidente Gianluca Castrignano entrano nelle Academy bianconere: “Ci piacerebbe che questo progetto con la Juve aiutasse a migliorare la qualità dell’insegnamento calcistico in tutto il territorio”


La Scuola Calcio Astigiana, meglio conosciuta come SCA Asti, è il nuovo punto di riferimento della Juventus nel sud del Piemonte: è stata infatti ufficializzata giovedì scorso, in una conferenza stampa che si è tenuta nella sala conferenze della Banca di Asti, l’affiliazione della società astigiana alla Scuola Calcio Juventus Italia, il progetto delle Academy, nato nel 2015 che conta già 27 punti sul territorio nazionale, con cui la società bianconera condivide e diffonde i suoi valori e metodi di insegnamento per i giovani.

Per la società del presidente Gianluca Castrignanò (accompagnato dai collaboratori Marilena Cervellino, Daniele Delli Poggi e Paolo Rossi) è un salto di qualità davvero importante: nata come realtà di quartiere nel 2012 con una cinquantina di iscritti, oggi la SCA Asti conta più di 500 tesserati e ha la filiera di Scuola calcio e Settore giovanile al completo, comprese le ragazze della Pink. Dopo il recente riconoscimento come Scuola calcio èlite della FIGC, ora l’affiliazione con la società più titolata d’Italia: “È stata una grande sorpresa, ma teniamo i piedi per terra. Ci piacerebbe che questo progetto con la Juve aiutasse a migliorare la qualità dell’insegnamento calcistico in tutto il territorio. Sono sette anni che Asti cerca una via per riportare il calcio ad alto livello: noi vogliamo fare la nostra parte mettendo al centro i giovani e un’attenzione particolare all’educazione e al sociale”, ha dichiarato il presidente Castrignanò, come riporta il sito www.lanuovaprovincia.it.

Il progetto Scuola Calcio Juventus Italia, presentato dal responsabile Paolo Morganti, è finalizzato individuare centro di eccellenza sul territorio nazionale, dove formare i tecnici e quindi i calciatori secondo principi e criteri stabiliti dalla proposta tecnica, sportiva ed educativa di Juventus, che abbina la parte “di campo” con la crescita del singolo come persona. Grazie a questa collaborazione, i tecnici della Sca seguiranno i corsi di formazione del centro sportivo di Vinovo e saranno costantemente in contatto con lo staff delle giovanili bianconere.

INTERVISTA - L’allenatore si confessa: “Io non sfascio le squadre, se i giocatori vanno via sono le società che devono chiedersi il perché. Ho scelto il Lascaris per le persone e per l’ambiente sano, dove si pensa alla crescita dei ragazzi e non ad altri interessi”


È l’allenatore più “chiacchierato” dell’estate, il suo passaggio dal Lucento (dove avrebbe dovuto allenare sia Under 17 che Under 16) al Lascaris ha sconvolto gli equilibri - un po’ fragili, per il vero - del calcio giovanile piemontese e scatenato reazioni di ogni tipo.

Emiliano Ferrari, sarà un’intervista senza peli sulla lingua: raccontaci la tua verità.

“Capisco l’amarezza che provano al Lucento, ma ho deciso che non sarei rimasto perché c’erano delle cose che non mi piacevano. Chiariamo subito un punto fondamentale: i ragazzi sarebbero andati via lo stesso dal Lucento, sono loro che dovrebbero domandarsi e capire il perché. Detto questo, non voglio rispondere alle provocazioni, ognuno per la sua strada: faccio un sincero “in bocca al lupo” al Lucento, come ho fatto “in bocca al lupo” al Chisola l’anno scorso”.

La domanda è obbligata: che cosa non ti piaceva al Lucento?

“Non voglio parlare delle situazioni interne a una società dove ho passato un anno. Io ho la coscienza pulita e vado a testa alta, sono loro che dovrebbero farsi delle domande”.

Hai detto che i giocatori sarebbero andati via lo stesso. Il problema è che non avresti avuto squadre all’altezza?

“No, non è quello il problema. Ripeto, ho visto cose che non mi sono piaciute… diciamo che la giusta crescita dei ragazzi non era la priorità”.

E te ne sei accorto a fine giugno? Al Lucento sono arrabbiati anche per la tempistica della tua decisione di andartene.

“Sì, sono cose successe a fine giugno, se no me ne andavo prima. Io penso solo al bene dei ragazzi, sto in una società dove vogliono il bene dei ragazzi e non altre cose personali. Basta, non farmi andare oltre, se parlo succede un casino…”

Senti Emiliano, visti gli addii burrascosi con Lucento e Chisola, non ti preoccupa farti la nomea di allenatore che sfascia le squadre quando se ne va?

“Di squadre sfasciate ne ho viste tante…”

Sì ma qui parliamo di te.

“Io non pago i giocatori, non prometto nulla e non regalo nulla né a loro né alle loro famiglie: attenzione, non dico che altri lo facciano, ma io no di sicuro. I giocatori vogliono venire da me non dico perché li miglioro, sarei presuntuoso, ma quantomeno non li rovino, ed è già tanto. Se i giocatori seguono un allenatore che se ne va, è la società che deve farsi delle domande”.

Ti hanno seguito in tanti al Lascaris.

“Ma io non ho chiamato nessuno, ho solo avvisato che non sarei rimasto lì al Lucento, per correttezza nei loro confronti. Ripeto, sarebbero andati via comunque e li hanno chiamati tutti: hanno scelto i ragazzi dove andare. È difficile stare nelle mie squadre, mentalmente e fisicamente chiedo tanto, però vogliono venire, un motivo ci sarà”.

Quando hai deciso di lasciare il Lucento, chi ti ha cercato?

“Non faccio nomi ma mi hanno chiamato tutte le società migliori di Torino e del Piemonte, tanto sono sempre le stesse. Questa operazione erano pronti a farla tutti, anche quelli che adesso danno giudizi. Io sono una buona esca… ma decido da chi farmi pescare”.

Chi ti ha "pescato" al Lascaris?

“Il presidente, Marina, Balice. Ho sposato il Lascaris perché sono stato attratto dalle persone. Persone sane in un ambiente sano, dove si pensa alla crescita dei ragazzi e non ad altri interessi: io voglio allenare in società così”.

Rispondiamo a tutte le voci, mentre ci siamo. Quindi non è una questione di soldi?

 “Altre società mi hanno offerto molto di più, ma io cerco chiarezza e tranquillità per fare il mio lavoro per bene”.

Obiettivi?

“La crescita mia, dei ragazzi, della società, di tutto. In un percorso biennale”.

È una promessa, ti fermerai due anni?

“Sì, abbiamo concordato un progetto di due anni e lo rispetterò, se mi permetteranno di lavorare bene. Posso aggiungere una cosa?”

Ci mancherebbe, dopo tutte queste domande cattive…

“Giocheranno sempre i più pronti, quelli che si allenano bene, quelli che hanno voglia di crescere e di dimostrare. Non giocheranno mai i raccomandati, quelli che pensano di dover giocare per diritto. Chiaro?”

SOCIETA’ - L’ex responsabile dell’attività di base del Cuneo ritrova Roberto Basso e dichiara: “A convincermi è stato un progetto, dimostratosi ambizioso ed a lungo termine”


Il Busca 1920 è lieto di annunciare il nuovo direttore tecnico del Settore giovanile per l‘annata sportiva 2019/2020: Gianlorenzo Marro.

Allenatore con licenza Uefa B, Marro è stato ha seguito un lunghissimo percorso nel settore giovanile del Pedona, in cui, in quattordici anni di attività, è stato prima allenatore e poi responsabile. Nelle ultime due stagioni il “grande salto”, con il passaggio all‘Ac Cuneo 1905, di cui è stato coordinatore dell‘attività di base.

“Sono stato entusiasta per questa nuova chiamata da parte di Roberto Basso, che conosco bene, e del direttore generale Luca Bosio. A convincermi, più che le parole legate alla stagione attuale, è stato un progetto, dimostratosi ambizioso ed a lungo termine, con l‘evidente volontà da parte dell‘ambiente di crescere”, le parole di Marro.

Gli fa eco Bosio, che precisa: “L‘arrivo di Gianlorenzo è l‘ennesima conferma di come tutto il Busca 1920 voglia aumentare la propria professionalità sportiva, in particolar modo per quanto concerne il settore giovanile. Non nascondo che prossimamente potrebbero esserci altre novità anche dal punto di vista tecnico”.

Fonte: www.buscacalcio1920.it

PANCHINE - Promozioni interne per Mario Carrù (Under 17) e Stefano Peretto (Under 16)


Tutte soluzioni interne al Cirié, dove il responsabile del Settore giovanile Claudio Rocchietti ha definito l’organigramma tecnico in vista della prossima stagione sportiva. Gli allenatori del biennio Allievi arrivano direttamente dalla Scuola calcio: Mario Carrù è promosso in Under 17, Stefano Peretto guiderà l’Under 16.

L’unico che rimane con il gruppo già allenato quest’anno è Luca Rovaretti, che porta i 2005 nella categoria Under 15. Invece sulla panchina dell’Under 14, che giocherà nei regionali, c’è Paolo Comità, che scala al gruppo 2006 dopo aver allenato i 2004.

PANCHINE - Definite anche gli allenatori del Borgata, con le novità Roberto Tavola e Francesco Messina


Con quattro qualificate su quattro ammesse ai regionali (ben tre tramite ripescaggio) e un lavoro impegnativo di formazione delle rose che attende il responsabile Andrea Frau, il Cit Turin ha completato l’organigramma tecnico delle giovanili. Tutti confermati gli allenatori della scorsa stagione: Donato Orlandella in Under 17, Salvatore Loddo in Under 16, Fabrizio Zecchi in Under 15 e Luca Piccaretta in Under 14; rimane anche Francesco Pace, tecnico dell’Under 19,

BORGATA CIT TURIN - CONFERMATI ANGELO MEZZELA E LUCA FANCELLU

Tutto definito anche sulle panchine della società “satellite” del Borgata Cit Turin, ma con un paio di novità. Confermati Antonio Magnati in Under 19, Angelo Mezzela in Under 17 e Luca Fancellu in Under 15. L’Under 16 è stata assegnara a Roberto Tavola, ex giocatore Juve che era già nel giro Borgata come collaboratore tecnico; per l’Under 14 invece arriva Francesco Messina dal Real Orione.

ESCLUSIVA - Francesco Pedone confermato in Under 17, l’ex Primavera della Lazio con il gruppo 2004, promozione interna per la squadra del 2005


Sono Andrea Bonatti, ex Primavera della Lazio, e Corrado “Ciccio” Grabbi, in bianconero da una vita, i due allenatori che ancora mancavano nell’organigramma tecnico delle giovanili della Juventus, mentre Francesco (anche lui “Ciccio”) Pedone continuerà con l’Under 17 ed è già ufficiale la nomina di Lamberto Zauli per la Primavera.

Andrea Bonatti, bresciano classe ’84, dal 2016 al febbraio 2018 allenatore della Primavera della Lazio (con la pesante eredità di Simone Inzaghi, una prima stagione molto positiva e una seconda finita con l’esonero), precedentemente allenatore in seconda alla Salernitana e preparatore atletico di Crotone e Grosseto. Bonatti - allenatore moderno, carismatico e “maniacale” nella preparazione delle partite - assumerà la guida dell’Under 16 al posto di Paolo Beruatto, che comunque rimarrà in società con un nuovo incarico.

Per l’Under 15 invece spazio a Corrado “Ciccio” Grabbi, torinese “doc” classe ’75, cresciuto nelle giovanili bianconere ed esploso con un famoso gol alla Lazio nel dicembre ’94, salvo poi vivere una carriera da professionista non all’altezza di quell’inizio, nonostante i 100 gol da professionista concentrati tra Modena e Ternana. Grabbi fa parte dello staff tecnico della Juve fin dalla stagione 2009-2010, ha seguito tra Pulcini, Esordienti e Giovanissimi regionali l’annata 2000 di Kean e Nicolussi Caviglia, che spesso lo citano nelle loro interviste per qualità umane e professionali; nella scorsa stagione faceva parte dello staff dell’Under 23, ora la grande occasione con l’Under 15 nazionale.

MERCATO - L’ex Chisola e Juventus è il fiore all’occhiello della squadra 2003, che a centrocampo potrà contare su Caputo dal Barcanova, Sobrà dal Bacigalupo e Del Frari ancora dal Chisola. 11 volti nuovi anche nei 2005, tra cui Famhy dal Lucento e Compierco dal Vanchiglia


In pieno movimento il mercato del Cenisia, orchestrato dal nuovo direttore sportivo Raffaele Curcio: le categoria Under 17 e Under 15 sono state notevolmente rinnovate, mentre “per il 2006 abbiamo voluto dare fiducia all’intero gruppo che arriva dalla Scuola calcio avendo numeri ma sopratutto qualità”, spiega il ds. Lavori in corso invece per l’Under 16.

UNDER 17 - IN TRE DALL’ATLETICO TORINO: RETEUNA, GARBOSSA E CALIGIURI

La squadra classe 2003 di Matteo Curcio si presenta ambiziosa ai nastri di partenza della nuova stagione, in virtù di un mercato davvero importante. Dal Barcanova arriva il portiere Lorenzo Pozzo, mentre a rinforzare la difesa ci sono il centrale Luca Reteuna e il terzino Alessandro Garbossa, entrambi dall’Atletico Torino, insieme al centrocampista Gabriele Caligiuri. Il reparto maggiormente rinnovato è proprio la mediana, che potrà contare su Michele Caputo, secondo colpo dal Barcanova, Marco Sobrà dal Bacigalupo e Gabriele Del Frari, preso dal Chisola. Inoltre c’è un importante innesto di fantasia e qualità con ben tre esterni d’attacco: il colpaccio Angelo Ferrara, ex Chisola ma di proprietà della Juventus, Marco De Liddo dal Sanmauro e Giancarlo Agostino dal Collegno Paradiso.

UNDER 16 - PRESI MAZZACCARO E BILLETTO

Per ora sono solo due i volti nuovi nel gruppo 2004: Mazzaccaro (figlio dell’allenatore) in arrivo dal Barcanova e Billetto, preso dal Kl Pertusa.

UNDER 15 - CINQUE DALLA CBS: TARICCO, LINGUA, TAGNA, FARFARIELLO E FEZULLA

Una squadra tutta nuova per l’annata 2005, dove sono ben 11 i nuovi acquisti. Ben 5 giocavano nella Cbs: Matteo Taricco, Alberto Lingua, Alberto Tagna, Emanuele Farfariello ed Emiliano Fezulla. Arrivano da società di grande prestigio anche Ismael Famhy (Lucento), Nicolò Compierco (Vanchiglia), Alexander Feer (Atletico Torino) e Gabriele Palazzo (Barcanova), mentre si candidano a soprese Dragos Dodita e Federico Sezzano, entrambi dal Trecate.

SOCIETA’ - Ancora da definire l’allenatore dei 2003, che non sarà Fabio Isaia. Il direttore generale assicura: “Stiamo completando le rose di 2003 e 2004, certo cambiano gli obiettivi”


Schiarita nel futuro del Lucento, che si era ritrovato “nella tempesta” con le categorie Under 17 e Under 16, dopo l’addio di parecchi giocatori e il passaggio di Emiliano Ferrari al Lascaris. La squadra 2004 è stata affidata a Ermanno Gigliotti, che proprio al Lascaris ha allenato ben 14 anni, mentre per l’allenatore dei 2003 bisognerà aspettare ancora qualche giorno, visto che la candidatura di Fabio Isaia è decaduta.

“Ma la cosa più importante è che, nonostante tutto, siamo riusciti a fare le squadre. D’altronde noi siamo il Lucento...” dichiara con orgoglio Gianfranco Maione, direttore generale del Lucento.

“Certo cambiano gli obiettivi - continua - prima potevamo ambire al titolo regionale con i 2004, adesso il primo pensiero è salvarsi con tranquillità, anche se sono convinto che abbiamo allestito delle rose competitive”.

Se gli chiedi del passato, ovvero dell’addio di Emiliano Ferrari, qui vissuto come un vero e proprio tradimento, Maione glissa senza nascondere il suo pensiero: “No comment, sono abituato a parlare con e di uomini veri, io”.

MERCATO - Il Chisola, oltre l’ex Torino e Alessandria, prende anche Broggio dal Borgaro e Laronga dall’Alpignano. Il difensore del Toro, l’anno scorso alla Pro Vercelli, blinda la difesa biancoazzurra


Non si ferma il mercato classe 2004: il Chisola, non contento dei tanti colpi già messi a segno dal direttore sportivo Enzo Scalia (clicca qui), si regala altri tre giocatori importanti per la squadra Under 16: si tratta di Savino, di proprietà del Torino che ha giocato l’ultima stagione con la maglia dell’Alessandria, Laronga, preso dall’Alpignano, e Broggio, strappato al Borgaro, tutti giocatori in grado di fare la differenza.

Ma l’Alpignano non vuole essere da meno e - dopo Mirabella e Caroppo in arrivo dal Chieri (clicca qui) - blinda la difesa con Luca Bianco, centrale del Toro prestato l’anno scorso alla Pro Vercelli: un autentico colpaccio per il direttore sportivo Omar Cerutti.

MERCATO - Il centrocampista centrale classe 2004 giocherà nell’Under 16 granata: è un altro Cervotto che spicca il volo verso il calcio che conta


Lorenzo Cafà è un giocatore del Torino, vestirà la maglia granata nel campionato Under 16 (presumibilmente sotto la guida tecnica di Christian Fioratti). 

Centrocampista centrale di buon piede e ottima visione di gioco, capace di interpretare con continuità anche la fase difensiva, Cafà si è messo in mostra quest’anno con la maglia del Venaria e aveva provato in inverno con il Toro, convivendo lo staff tecnico granata a puntare su di lui. Ora la grande occasione di misurarsi con il calcio professionistico.

Per il Venaria è un’altra grande soddisfazione, ormai i Cervotti sono tornati serbatoio abituale per le prof: quest’anno già Francesco Minosse, difensore del 2002, è passato ad Alessandria, dove ritrova l’ex compagno di squadra Simone Gaetano.